Grande Fratello per Marte [0902-ESA].

L’ESA ha annunciato i due componenti europei dell’equipaggio che parteciperà alla prima fase di studio di 105 giorni per il progetto Mars500. A partire dal 31 marzo 2009 i due Europei con quattro Russi inizieranno questa simulazione della missione su Marte.

Dopo una selezione iniziata con 5600 candidati, gli ultimi quattro hanno iniziato l’addestramento il mese scorso ed ora siamo giunti alla scelta finale che ha stabilito due componenti per l’equipaggio principale e i due per l’equipaggio di riserva, pronti a sostituire i titolari in caso di necessità.
I titolari sono Oliver Knickel, un ingegnere meccanico dell’esercito tedesco e Cyrille Fournier, un pilota civile francese. Cedric Mabilotte e Arc’hanmael Gaillard, entrambi francesi, faranno parte dell’equipaggio di riserva.
Allo scopo di investigare il fattore umano di una simile impresa, l’ESA utilizzerà l’esperienza dell’Institute of Biomedical Problems (IBMP) Russo e la missione principale sarà di 520 giorni per sei persone iniziando a fine 2009.
La simulazione seguirà esattamente un profilo reale, compresa la parte di discesa ed esplorazione della superficie del pianeta rosso. Anche l’alimentazione sarà uguale a quella utilizzata sulla International Space Station.
La simulazione avrà luogo in un habitat sigillato, costruito nei pressi di Mosca. Un primo ‘allenamento’ durerà 105 giorni ed avverrà proprio a partire dal prossimo aprile, prima del ‘viaggio’ vero e proprio di 520 giorni.
L’equipaggio dovrà avere cura di se stesso per quasi due anni e quindi la loro sopravvivenza sarà nelle loro mani, affidandosi però al lavoro di migliaia di ingegneri e scienziati che li assisteranno ed attenderanno sulla Terra.
Proveranno l’estremo isolamento della perdita di vista del nostro pianeta e un segnale radio impiegherà 40 minuti per portare al mittente una risposta. Per una missione umana su Marte ci vuole molto coraggio, ma non solo per compierla, anche per prepararla. E la preparazione sta incominciando. Quel viaggio sarà compiuto da individui che vivranno e lavoreranno insieme in una astronave per oltre 500 giorni.

La prima fase di 105 giorni eseguirà una missione completa, accelerata, e i componenti avranno solo la compagnia di loro stessi e di un controllo missione simulato, completo di ritardo radio.
Finita questa prima simulazione si passerà ad un altro equipaggio per l’inizio della vera missione da 520 giorni.

Lo scopo della Mars500 è di raccogliere dati, conoscenze ed esperienze per aiutare la preparazione di una futura missione su Marte e contemporaneamente studiare il comportamento umano in situazioni di isolamento estremo verificandone i retroscena psicologici e fisiologici come la presenza di stress, regolazione ormonale, sistema immunologico, qualità del sonno, umore ed efficacia dei coadiuvanti alimentari.

Ne avevamo già parlato qui.

Io per un po’ avevo pensato seriamente di applicare per Mars500… e l’avrei fatto se non avessi avuto legami sentimentali…

E’ la seconda volta che ci provano i Russi. La prima era stata interrotta perchè un russo aveva molestato una (mi sembra di ricordare) portoghese, e un giapponese era intervenuto… ed era finita alle lorde per usare un eufemismo.

Il problema psicologico rimane secondo me il più difficile da sormontare se vogliamo andare su Marte.
Gli altri problemi, quelli tecnologici, si risolvono. E’ solo questione di investirci risorse e tempo… ma quello psicologico non è detto che si riesca a risolvere

Ci pensavo mentre scrivevo…
Non riesco ad immaginarmi sigillato in un barattolo con altre quattro-cinque persone per due anni a quella distanza.
E’ veramente difficile da comprendere ed anche queste simulazioni non possono essere significative: sai comunque che c’è gente fuori che ti può salvare in un baleno.
Quando sei nello spazio a 20 minuti luce dalla Terra penso che cambi completamente!

per ottenere una simulazione percepita più aderente alla realtà potrebbero ipnotizzare i soggetti facendogli credere di essere davvero in viaggio verso marte.

Qualcuno ha consigliato all’ESA di spacciarlo veramente per un reality show? Chissà, magari qualche televisione nostrana potrebbe anche cascarci… :grin:

Quello che dice Monzi, credo che lo abbiano gia’ provato alcuni dei pionieri dello spazio. Nel film Apollo 13, anche se in versione teatrale, hanno cercato di evidenziare lo stato d’animo ed i pensieri di quelle persone che si trovano lontano, e non hanno la possibilita’ di ricevere aiuti come puo essere per una nave alla deriva.
Il fattore psicologico e’ quello piu’ importante, ed imprevedibile. Credo che l’astronauta russo che e’ rimasto nello spazio per piu’ di un anno, seppur in costante compagnia di colleghi che si alternavano, ne sappia qualcosa.
Comunque mi chiedevo se la mancanza di gravita’, diminuisca i limiti di sopportazione, e nel caso affermativo, venga comunque considerato durante il test svolti a terra.

Il fatto è che nelle missioni Apollo almeno avevano contatto con terra via radio… Su Marte ogni contatto di quel tipo è impossibile per il ritardo dovuto alla distanza (40 minuti), e quindi se hai un’anomalia sei davvero da solo…
Io sono pienamente d’accordo con Monzi cmq, secondo me entrando in Mars500 comunque sai che se c’è un qualsiasi evento anomalo, da fuori vengono a salvarti…

Se non sbaglio contemporaneamente gli USA dovevano partire con un progetto simile, più breve, pero’ dislocato in antartide. Per questo il progetto prevedeva anche delle EVA e il contatto col mondo “civilizzato” era effettivamente solo via video/radio.
Avevo visto l’application form anche di questo, e oltre ai partecipanti cercavano una figura con profonda “wilderness ability” per affiancare la crew e salvarli in caso di emergenza :stuck_out_tongue_winking_eye:

Interessantissima notizia . Se si utilizzassero queste simulazioni come " Grandi fratelli " forse si potrebbe avvicinare molta gente alle imprese spaziali ( e mi pare che qualcuno del forum aveva proposto un Grande Fratello sulla ISS ) . C’è inoltre un punto in cui il problema tecnico e quello psicologico si toccano . Se si va su Marte con una traiettoria di Hofman il tempo è di sette mesi solo per l’andata ma se , con un propulsore ad alto Isp si riuscisse ad utilizzare una traiettoria ad alta velocità il tempo si ridurrebbe a poche settimane con vantaggi psicologici notevoli

Sicuramente manca il fattore assenza di peso che può influire secondo me, almeno per gli aspetti fisiologici che comporta e che (secondo me) necessariamente influiscono nell’equilibrio psicologico di un essere umano.
Comunque al di là di questo, questa simulazione/test mi sembra assolutamente necessaria e rappresenta un bel passo verso Marte!
Magari con il progredire della tecnica forse riusciremo a ridurre il tempo del viaggio totale, permettendo in caso di necessità un ritorno “quasi” immediato senza dover attendere particolari posizioni di Terra e Marte per accorciare il viaggio!

questi aspetti li avevano studiato precedentemente i sovietici colle missioni di lunda durata Saljut.

Penso anch’io che un periodo così lungo di isolamento sia da studiare, approfonditamente, prima di imbarcarsi nella vera missione per Marte. La parte psicologica nella futura missione per Marte sarà sicuramente uno dei problemi principali (o forse il problema principale). Speriamo che questa, importante, simulazione riesca e sia utile per la progettazione delle future missioni marziane.

Si sa qualcosa della facility? Configurazione ambiente (simile ad una nave in viaggio per Marte?), e sua volumetria?

Concordo sul fatto che le finalità possono ritenersi giusto un’indagine,
una prima indicazione sulla “tenuta” psicologica (che so, variazioni caratteriali, insorgenze di piccole manie, etc).
Ad ogni modo, credo che se portato avanti con metodo scientifico, l’esperimento avrà sicuramente una sua validità.

indubbiamente l’ esperimento fornirà dati importanti.
in passato si sono avuti casi isolati di speleologi bloccati sottoterra volontariamente e non però il metodo di valutazione finale si limitava ad evidenziare poche conseguenze sulla psiche umana.

Le immagini dell’ambiente in cui si svolgera’ l’esperimento

Per quel che sapevo io, il MARS ci ha lavorato un po’ su… Archipeppe dovrebbe saperne qualcosa di più…

I due schemi però non coincidono molto, sono forse dei progetti di massima, anteriori a quello attuale?
Ho provato anch’io a cercare un po’ in giro, e ho trovato [b]questo[/b] … ma il tedesco mi è un po’ ostico :stuck_out_tongue_winking_eye: e non riesco a beccare la pagina in inglese.

Traduzione automatica dal tedesco all’italiano del droide protocollare Google Language Tools.

Paolo Amoroso

Fra l’altro ( sono un po’ OT), giusto ieri sera sul tardi naturalmente hanno trasmesso un Tg2 DOssier sulla stazione Concordia in Antartide…rimarcando il fatto che gli italiani piano piano stanno abbandonando il campo per mancanza di fondi, nonostante gli ottimi risultati fino ad ora ottenuti nei vari campi di ricerca…

Ne ho visto un pezzo anche io, molto affascinante…e un po’ triste…

già,in alcuni punti veramente tanto…