Mah… sono un po’ interdetto. Anche se in linea di principio appoggio questo articolo, in quanto approfondisce il discorso sull’anidride carbonica, allo stesso tempo non mi sembra che sia molto costruttivo.
Ad esempio, ci si potrebbe chiedere perché in figura 1 scelga di analizzare la temperatura a partire dal 1998. Chi mi dice che non abbia scelto un anno di massimo apposta per dare l’idea di un andamento discendente della temperatura? Dopotutto basterebbe tagliare appena il grafico mostrando gli anni compresi tra il 2000 ed il 2006 per dare l’idea invece di un aumento.
Anche la figura 3 è interlocutoria. La didascalia dice “Con questa scala si vede bene che è quasi sempre la temperatura che inizia per prima a scendere o a salire.” Io tutta questa chiarezza non la vedo, picchi e valli spesso sembrano contemporanei.
Verso la fine l’articolo scivola progressivamente nel complottistico.
Sembra che la verità infatti secondo Zappalà sia lampante e accessibile a tutti, basta osservare i grafici “giusti” e non quelli manipolati dai cattivi politici.
Inizia i discorsi in modo perentorio, e solo in seconda battuta aggiunge delle glosse possibiliste, tipo questa: “Basterebbe soltanto la figura 5 (a fianco) per concludere il discorso od almeno per mettere le cose su un piano serio e razionale di discussione aperta e corale.”
Utilizza argomenti “uomo di paglia” quando critica le baggianate sentite in tv per dare addosso all’IPCC.
E alla fine arriva la vera e propria teoria del complotto:
“Vi è troppo potere e troppi soldi che “obbligano” a sostenere il riscaldamento globale e l’isterismo che ne deriva.”
Certo come no, infatti gli imprenditori americani ed europei sono contentissimi di spendere soldi per rendere le proprie attività ecocompatibili, mentre nei paesi emergenti fanno soldi a palate.
Addirittura si lamenta che c’è chi distrae fondi dalla ricerca sulla fusione fredda. Questo perché… per Zappalà con la fusione fredda basta riempire una tanica ad una fontanella per avere accesso al mercato dell’energia.