ALTEA: riattivazione 2009

L’esperimento ALTEA a bordo della ISS è in attesa di essere riattivato.
L’esperimento è stato già decritto in questo forum in passato (http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=2147.0) quindi salterò la descrizione preliminare.
L’unica novità di rilievo è che ora il payload è sotto responsabilità diretta della NASA (anche se in pratica facciamo comunque tutto noi in italia) e usa tempo astronauta americano.
In questa nuova attivazione funzionerà solo come rivelatore di particelle senza misure dirette sull’uomo (ALTEA-DOSI).
L’altra novità è che con il passaggio ai nuovi laptop della ISS è stato aggiornato il software di controllo, il che dovrebbe risolvere alcuni problemi emersi in passato.
Ovviamente il nuovo software … non ha funzionato.
Infatti l’unstow (lo spacchettamento) e il nuovo setup di ALTEA sono stati eseguiti il 7 Aprile scorso.
Da allora siamo in attesa di correggere dei file di configurazione per poter provare a riaccendere.
Se vi interessa vi racconto l’odissea che c’è dietro.


racconta … racconta :wink:

Certo che ci interessa!
Devi raccontare!

siamo tutti orecchie

Grazie per le informazioni di prima mano! :clap: :clap: :clap:
Quello che stai facendo è La Divulgazione e solo con questa si riesce a far capire a chi non è dentro al settore l’importanza di quello che si sta facendo e l’importanza delle spese affrontate.
Per non parlare delle ricadute tecnologiche.

Come spesso mi è capitato da astrofilo, però, ho riscontrato che queste iniziative (ben vengano) sono lasciate al singolo invece di essere organizzate sistematicamente da organizzazioni od enti preposti

Credo che l’unico limite sia il tempo che puoi dedicarci. :slight_smile:

Direi proprio che non devi neanche chiederci se ci interessa. :smile: racconta, racconta!

Concordo_

Esatto, il problema è proprio il tempo, oggi sto preparando dei documenti importanti (sennò l’ASI non ci paga) se nella pausa pranzo riesco vi aggiorno…
A dopo.

Ok, vi scrivo due minuti prima di rimettermi a lavoro.
Intanto partiamo dalla procedura di unstow e setup.
Era schedulata per le nove di sera, ci riuniamo un’ora prima in UHB (User Home Base) e in attesa della nostra attività chiediamo ai colleghi del MARS di inviarci il video real-time della stazione.
Il setup della telecamera è la prima attività prevista in modo da poter osservare in real-time e registrare tutto il processo di unstow e setup, in modo da riuscire a fermare l’astronauta in caso di problemi.
L’astronauta (dottor Mike lo chiamano, perchè su tre astronauti due si chiamano Mike) è finalmente per noi, sistema la telecamera e sopresa, ALTEA è già montata (come vedete nella foto che ho allegato sopra)…
Chiediamo nel loop quando l’ha montata e se ci sono registrazioni del montaggio e ci dicono che l’astronauta per ammazzare il tempo aveva fatto tutto da solo (nota curiosa, l’altro astronauta simpaticone Clay quando ha rimesso ALTEA nella sua borsa nel 2007 sull’etichetta aveva scritto Darth Vader Helmet!!!).
Arriva il momento della verità, l’accensione…
Ovviamente non c’è copertura, quindi non possiamo ricevere la telemetria in real-time… suspance …
Torna la banda, non riceviamo dati scientifici, solo HK, dai quali vediamo che i rivelatori di particelle non sono tutti accesi, ma ne manca uno, cioè è segnalato come alimentato ma non risponde.
Senza farci prendere dal panico pensiamo subito ad un falso contatto e chiediamo a Mike di ricontrollare che i connettori siano tutti avvitati bene.
Nel frattempo Mike è andato a fare un’altra cosa quindi aspettiamo che sia di nuovo disponibile e ovviamente la banda è andata e il controllo dei connettori viene fatto alla cieca.
Per effettuare questo controllo chiediamo di disattivare tutto e scopriamo che le procedure sono scritte malissimo e la disattivazione non comprende lo spegnimento, quindi l’astronauta va a smanettare con i connettori con l’alimentazione accesa…
In ogni caso al ritorno della banda i rivelatori sono tutti accesi ma niente dati scientifici.
Procediamo ad uno spegnimento completo e riaccensione, ma niente, la situazione non migliora.
Quindi scarica i dati di telemetria, manda tutto a Milano e spera che capiscano cosa è successo (perchè qualcosa succede sempre).
ALTEA rimane accesa in questo modo inerte per 4-5 giorni, continuando a mandare regolarmente i suoi bravi HK.
La prossima volta vi racconto cosa abbiamo scoperto e come si può rimanere un mese persi tra i meandri della burocrazia NASA.


Ahahaha “Darth Vader Helmet” Grandi!

Grazie per il resoconto, la curiosità è tutta per la prossima “puntata” :slight_smile:

Attendo ansioso!

Vediamo un po a che punto ero arrivato…
Insomma scopriamo che c’è un errore nei file di configurazione: un componente non richiesto in modalità DOSI e quindi giustamente disattivato viene invece interrogato dallo script di setup.
Il risultato è ovviamente… il blocco totale.
La risoulzione del problema è semplicemente la cancellazione di quel comando (2 righe) da semplici file di testo.
Ovviamente per giungere a questa conclusione ci sono voluti 10 giorni di duro lavoro da parte dei nostri amici ingegneri, con analisi dei file di telemetria, test su simulatori sw, ecc.
La cosa difficile da capire è stata perchè con lo stesso file di configurazione nel 2007 aveva funzionato tutto, probabilmente perchè l’altra volta la procedura era manuale e stavolta è stata resa più facile e automatizzata.
Naturalmente è troppo rischioso fare cancella re le due righe all’astronauta, quindi prepariamo a terra i file senza le due righe e li affidiamo alla NASA per trasferirli sul laptop di bordo.
Per fare questo è trascorso più di un mese e mezzo e i file sono ancora a terra (stiamo parlano di 4 file da 2 Kb l’uno).
I file vengono caricati sul sistema per gestire le modifiche agli esperimenti della NASA.
Ma lì non vanno bene perchè secondo le procedure vanno invece caricati sul sistema di documenti NASA.
Bene, caricati i file, arriva una obiezione dall’ufficio qualità che dice: state modificando un sw approvato, dovete mandare un documento firmato dal PM e dal PA/QA del PD con l’elenco dei file, le dimensioni, il checksum e una scansione antivirus, e vogliamo i file su un supporto fisico…
Ok, parte il fax e il cd col corriere e ringraziando dio la dogana non ci si mette di mezzo: bastano 4-5 giorni e i file sono alla NASA.
Diamo altri 4-5 giorni agli amici della NASA per verificare il tutto e inserire i file sul sistema di documenti NASA di cui sopra. Pensate sia finita? Ora viene il bello.
Andando io a verificare codesti file scopro che i file mandati su supporto fisico, con lettera firmata col sangue che attesta dimensioni e checksum degli stessi per evitare in alcun modo possibile modifiche non approvate… sono stati caricati dall’ufficio qualità della NASA sul sistema di documenti … PIU’ CORTI DEGLI ORIGINALI !!!
Cioè nei vari passaggi si sono persi per strada uno dei caratteri di controllo che windows mette alla fine di una riga di un file di testo per andare a capo, quindi hanno tolto un byte per ogni riga, hanno prodotto dei file di configurazione senza nessuna garanzia di funzionamento e nessuno se ne è accorto… BEL CONTROLLO QUALITA’
Facciamo notare la cosa e aspettiamo che sistemino i file e li uploadino correttamente…
E non è ancora finita… alla prossima puntata.

WOW
L’avventura degli 8 Kb che volevano viaggiare nello spazio (faranno il film) :stuck_out_tongue_winking_eye:

A me sembra uno di quegli incubi in cui sei sempre sul punto di raggiungere il tuo obiettivo ma per un’imprevisto dell’ultimo momento non ci riesci mai. Che ansia…

Viene in mente un certo Murphy… :roll_eyes:
che diceva:

« Se qualcosa può andar male
lo farà. »

E’ vero la legge di Murphy :stuck_out_tongue_winking_eye:

Fra i miei compiti in reparto c’è il controllo della Qualità (siamo un reparto certificato ISO 2002:1994) e l’unico commento che ho quando si parla di Qualità è : :face_with_symbols_over_mouth: :face_with_symbols_over_mouth: :face_with_symbols_over_mouth:

LOLLLLLLLLLLL
Fai concorrenza alle Storie dalla sala macchine! Fossi in te la pubblicherei anche lì nella sezione ospiti!

Sono racconti davvero interessanti e piacevoli perchè racchiudono anche dei risvolti ironici queste procedure rocambolesche,di cui tra l’altro non ne conoscevo la dinamica:certificati,controlli,attestazioni varie con annessi ritardi per spedire dei file nello spazio attraverso l’iperspazio della burocrazia e che alla fine non servono a garantire il successo dell’operazione per via di “distrazioni” procedurali. (chiamiamole così…)
Roba da matti! :stuck_out_tongue_winking_eye: