Bigelow scende in campo con una propria capsula

E’ stato svelato per la prima volta al pubblico il progetto, già attivo da almeno un paio d’anni, della Bigelow Aerospace per la realizzazione di una propria capsula manned utilizzabile dal 2013.
I piani iniziali era quelli di utilizzare tale mezzo per trasportare gli equipaggi verso i moduli gonfiabili in LEO della medesima Società in corso di progettazione e realizzazione. Ultimamente però visti i possibili stravolgimenti nei futuri piani per i voli umani della NASA e il rinnovato interesse nel poter sfruttare il più possibile i privati per la gestione in LEO delle missioni umane, tale proposta potrebbe inserirsi strategicamente nella gara per la fornitura di servizi commerciali affiancando SpaceX, che con la propria proposta Dragon era fino ad ora l’unica concreta iniziativa.

Si è appreso recentemente che Bigelow avrebbe già incontrato privatamente alcuni esponenti della Casa Bianca lo scorso Luglio per una presentazione del proprio progetto proponendone l’utilizzo per i futuri impieghi operativi.
Gli ultimi due anni la Bigelow li ha trascorsi insieme ad ULA (consorzio Boeing/Lockheed Martin) a valutare le modifiche necessarie per l’utilizzo per missioni umane del lanciatore Atlas V.
Il mese scorso infine Bigelow ha presentato alla commissione per la revisione del programma di voli umani della NASA la propria proposta di “Orion-Lite”.
La capsula è una versione ridotta di quella attualmente in corso di progettazione da parte di Lockheed Martin per la NASA, Orion, ottimizzata e dimensionata esclusiamente per il volo in orbita terrestre.
I vantaggi più evidenti sarebbero nei tempi ridottissimi di sviluppo, 3-4 anni per l’entrata in servizio, i pesi sensibilmente ridotti non dovendo uscire dalla LEO e la presenza di lanciatori già nel range di prestazioni richieste.
Le dimensioni sono le medesime di Orion, 5m di diametro come la pressione interna, la stessa prevista per la capsula maggiore, le similitudini però terminano qui.
Il peso della capsula proposta non è stato reso noto ma viste le dichiarazioni fatte sul lanciatore che verrebbe utilizzato, Atlas V 402 (la versione senza booster e con Centaur a due motori), è ipotizzabile una massa complessiva al di sotto dei 12500kg.
La stessa capsula potrebbe inoltre essere lanciata con il lanciatore Falcon 9, entrambe le possibilità sono valutate.
Non è stato reso pubblico il tipo di coinvolgimento di Lockheed Martin, già responsabile della progettazione della capsula Orion, ma da fonti non ufficiali pare che ci sarebbe almeno una parziale collaborazione fra le due Società, sicuramente già avviata in ambito ULA per i lanciatori e ora anche con la realizzazione di tale capsula “Lite”.

Il nuovo mezzo essendo strettamente dimensionato per voli in LEO potrà accogliere fino a 7 persone sfruttando al massimo il ridottissimo modulo di servizio e lo scudo termico dalle prestazioni nettamente meno stringenti richieste.
Il profilo di missione prevede tempi di volo relativamente brevi, consentendo quindi un’ulteriore riduzione dei consumabili richiesti per le lunghe permanenze in volo autonomo necessarie ad Orion.

La differenza probabilmente più sostanziale con la capsula maggiore è nel sistema di atterraggio previsto, non un ammaraggio come per Orion, ma un recupero a mezz’aria per evitare sistemi complessi di atterraggio o ammaraggio.

Benchè la progettazione sia ancora alla “pre-system design review” fonti non ufficiali parlano di un possibile rapido travaso e applicazione di tutto il lavoro fin qui svolto da Lockheed Martin per Orion verso Orion Lite, compresa la realizzazione di mockup già in fase avanzata di costruzione e utilizzabili per entrambe le capsule.


090814-bigelow-02.jpg

090814-capsule-02.jpg

Interessante, direi che ormai il LEO e definitivamente dei privati , un moti in più perché la NASA vada oltre .

Notizie estremamente interessanti!!!
Ma… che cos’è un recupero a mezz’aria??? O meglio: come funziona?

Tempo fa avevo visto una demo: la capsula scende col paracadute, e nel mentre un elicottero con un sistema dei ganci compie un volo ravvicinato e aggancia i cavi dei paracadute. Comunque si trattava di un carico piccolo e soprattutto senza uomini a bordo… il pensiero di impiegarlo per riprendere degli uomini non è che sia tanto rassicurante!

già hehehe e più insicuro del sistema che verra utilizzato per l’acts russo (non mi ricordo l’attuale nome e se ancora in progetto o e definitivante cancellato)

edit: guardando sul sito web di bigelow non ho trovato niente su questa capsula,non sono certo come spacex che appena c’e una novità,modifica va a finire sul proprio sito web he! :thinking:

sarebbe bello avere un paraglide! sta cosa del recupero a mezz’aria, così come descritta. è agghiacciante…

Bah… tra tutti e due… recuperi a mezz’aria se ne sono già fatti… non di queste dimensioni e non con capsule umane… ma non sarebbe una novità…

Non vorrei fare il pessimista ma questo mi sembra un ulteriore tassello verso la cancellazione di Orion.

Uno dei punti di forza della capsula Orion era il “dual role” LEO e LLO (Low Lunar Orbit), ora che resta solo il ruolo LLO cosa ne sarà di Orion se la Casa Bianca decide di cancellare o procastinare “sine die” le missioni lunari?

Senza considerare il fatto che queste nuove capsule private costano senz’altro meno e possono utilizzare vettori presenti sul mercato (con l’eccezione di Falcon 9 che è ancora in fase di sviluppo).
A mio avviso il fatto che questa capsula sia stata annunciata ora, giusto a valle della Commissione Augustine, non è affatto casuale.

Forse verso la cancellazione di Orion Block I, si risparmierebbe tutto lo sviluppo di una versione della capsula probabilmente “inutile” vista questa (dato che pare essere appunto una mera versione ridotta di Orion, ricordo che la struttura e diversi sistemi sono assolutamente i medesimi), ma la capsula in toto non lo vedo possibile.

A mio avviso il fatto che questa capsula sia stata annunciata ora, giusto a valle della Commissione Augustine, non è affatto casuale.

Beh, su questo non c’è alcun dubbio, in ogni caso come già scritto, ho avuto l’impressione che nessuno voglia rimanere in LEO, e purchè si esca qualsiasi destinazione è buona (a partire dai discussi L1/L2), e per fare ciò c’è una sola capsula in grado…
Orion mi pare l’unico punto fermo oggi, cancellarla significherebbe azzerare completamente il programma umano governativo dato che ci si affiderebbe a privati per tutto… le cose oggi non vanno bene, ma nemmeno così male da presagire la chiusura di ogni attività umana della NASA…

Non la vedo così.
Sebbene siano sviluppate da privati non vedo perché, nel caso di utilizzo di una capsula COTS, la NASA debba “dismettere” le proprie attività di volo umano.
In fondo anche Orion viene realizzare da privati, ovvero la Lockheed-Martin.
Quindi come la NASA “acquista” Orion così può fare lo stesso con DragonX o Bigelow (o i sedili russi per la Soyuz se è per questo).

L’unica differenza è che, nel caso di Orion, la NASA ne ha pagato (e guidato) lo sviluppo, mentre per le capsule COTS si deve “accontentare” di acqusire i sistemi così come sono, chiavi in mano, senza aver potuto incidere sui requisiti.

Ma, lo ripeto, anche in caso di rinuncia all’Orion (oramai all’orizzonte) e di acquisizione di un COTS manned non mi sembra che la NASA svilisca il suo ruolo o rinunci a nessuna delle sue prerogative.

Se Orion venisse cancellato (ipotesi al momento quantomeno remota e a mio parere improponibile), significherebbe che:

  • Tutte le opzioni analizzate e/o portate dalla Augustine siano state scartate in quanto tutte prevedono Orion e tutte prevedono di uscire dalla LEO quanto prima
  • Oltre il 2020 non esisterebbe alcun obiettivo della NASA ne in LEO ne al di fuori di essa

Il fatto è che con questa proposta non vedo perchè debbano esserci grandi stravolgimenti strategici, i COTS-D sono stati auspicati fermamente dalla Augustine per velocizzare l’entrata in servizio di Orion, e questa non è nientaltro che una proposta che andrà ad affiancarsi a quella di SpaceX… ma tutto il resto non cambia… non mi pare ci sia alcuna proposta della Augustine o di chiunque altro che preveda di rimanere in LEO per molto e/o che preveda di utilizzare solo ed esclusivamente per tempi indefiniti le risorse private… L’uscita dalla LEO non è oggi in discussione, per questo non vedo Orion minacciato in alcun modo… anzi, vista la bivalenza di parte degli sviluppi questo non può portare che vantaggi e riduzione dei costi proprio ad Orion.

Io non vedo quale sia il problema se Orion venisse usato solo per missioni oltre LEO .

Nessuno :wink:
E’ forse lo scenario più probabile e auspicato.

ià anche perché la prima uscita dalla Leo sarebbe comunque verso il 2020/21 quindi con le capsule private si ridurrebbe di mooooooooooolto il gap, e si avrebbe un accesso economico e (quasi) garantito al Leo

in tutto questo, vengo colto dall’emozione…

una nuova era dello spazio si apre di fronte a noi: l’interesse privato!

ebbene amici, probabilmente dopo che questi nuovi fruitori ( per non dire sfruttatori che è brutto ) dello spazio, avranno finito il “rodaggio”, vedremo finalmente “decollare” la colonizzazione extraterrestre.

dappima gli hotel spaziali e le fabbriche a “microgravita” poi man mano, fin sulla luna!

industrie per produzione di materie prima a loro volta acquisite da altri privati per creare basi alloggi, città!

vedo all’orizzonete uno spazio sempre più affollato! :slight_smile:

Fossi in te non mi emozionerei tanto ,lo scenario che dipingi e in la da divenire ,i Privati ancora non hanno cominciato a viaggiare in LEO ,e vero non manca molto ma da qui a immaginare questo scenario (possibile)ne passera di tempo ,forse non molto o forse ci vorranno decine di anni,questo non lo so ,anche io ripongo molte delle mie speranze nei Privati .

Mi trovo ancora una volta d’accordo con Albyz…questa è solo un’altra proposta nell’ambito COTS (nella variante D) che andrà a concorrere con le altre ma con il vantaggio di avere parte dello sviluppo in comune con Orion della NASA.
Spero solo che questo non demoralizzi quelli di Space-X (ma non credo proprio) e che questi continuino con lo sviluppo del Dragon anche in caso di scelta della Bigelow, in fin dei conti credo che qualche privato desideroso (e danaroso) di andare in LEO lo troveranno per fargli pagare il biglietto!

Non è detto che sia una scelta “o l’uno o l’altro”, come già successo per il COTS “cargo” con la scelta di Orbital e SpaceX è auspicabile visto l’alto rischio di sviluppo un contratto iniziale con almeno due società differenti per minimizzare i rischi.

oltre che dopo la fine dei cots avere mezzi per andare su senza fare contratti e ecc :ok_hand: :angel:

Mi pare che a questo punto ci sia tanto fumo e poco arrosto in giro. Abbiamo tanti forse e poche certezze. Ares va avanti, Orion va avanti. Qualcuno deve prendere una decisione: chi e quando?