Consegnato da ATK il primo prototipo di Orion CM in compositi

ATK ha consegnato alla NASA il primo prototipo per un Modulo di Comando di Orion realizzato interamente in materiali compositi e pronto per iniziare i test strutturali previsti per il collaudo.
I materiali compositi grazie alle loro proprietà di leggerezza e rigidità sono sempre più utilizzati in tutto il settore aerospaziale e anche in questo caso l’obiettivo è quello di ridurre sensibilmente il peso della struttura principale di Orion guadagnando payload e mantenendo inalterate le caratteristiche di robustezza e rigidità del mezzo.
Il modulo consegnato verrà ora sottoposto Langley Research Center ad una intensa campagna di test distruttivi per la validazione delle soluzioni adottate, simulandone i comportamenti al lancio, in orbita, durante il rientro e in tutti i casi di abort.
Il modulo è realizzato secondo le più innovative tecniche di costruzione con materiali compositi, è strutturalmente composto da due macro-sezioni, quella superiore e quella inferiore unite insieme tramite incollaggio e curate senza l’utilizzo di autoclavi.
Anche il sistema di incollaggio fra parti matelliche con la struttura principale è di nuova concezione e interamente sviluppato da ATK.


Interessante, ma c’è qualche speranza che Orion adotti questa tecnologia??
Oppure si tratta “solo” di una ricerca “a latere”??

Sarebbe un peccato perché l’adozione di una struttura in compositi, così come il Boeing 787, renderebbe Orion davvero innovativa rispetto alle altre capsule spaziali e non una mera “copia” di Apollo (parlando da un punto di vista strutturale).

Speriamo ci sia questa speranza! Scusate questo gioco di parole!
Immagino che non sarebbe comunque per i primi lanci, speriamo in una specie di mid-life upgrade per migliorarne le prestazioni!

Si puo’ sapere qualcosa di piu sui compositi usati?, sono dei laminati a sandwich o proprio dei laminati come ARALL o GLARE oppure sono i nuovi CRALL con fibre di carbonio? la cosa interessante è che non vengono “Cured” in autoclave al contrario di tutti quelli da me citati…

ciao

Raffaele

P.S.
Alberto please… o lasci il termine inglese Cured o lo traduci con vulcanizzare per le gomme e polimerizzare per le plastiche… ma non tradurlo curare che fa molto milanese… :slight_smile:

Tre anni fa ebbi modo di visitare lo stabilimento dell’Alenia Aeronautica di Grottaglie (vicino Taranto) dove vengono prodotte le fusoliere del 787. Lo stabilimento, di per se, era una gigantesca camera pulita (classe 100.000) dove carrelli robotizzati (prodotti dall Mecfonf di Napoli) muovevano i vari segmenti di fusoliera, ma la cosa più incredibile era un’autoclave lunga almeno una trentina di metri!!!

Premesso cio’ sarebbe interessante capire come riescono ad assemblare la scocca dell’Orion in compositi senza utilizzare il processo di polimerizzazione a caldo (e sopratutto ad alta pressione) che si ottiene proprio in autoclave.

Mah… onestamente l’ho sempre sentito utilizzare il termine “cura” in italiano riferito ai compositi…

Per maggiori informazioni sulle tecnologie utilizzate:
http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=7950.msg75641#msg75641
http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=7950.msg75648#msg75648

Probabilmente la polimerizzazione avviene a temperatura ambiente, mi pare esistano resine che permettano tale tipo di trattamento.

credo sia davvero sempre un errata e comoda traduzione

grazie per i link, molto interessanti

Se pur non venisse utilizzata nella capsula Orion, sarà sempre un’ottima sperimentazione per capirne le potenzialità.
Eventualmente tali materiali potrebbero essere impiegati anche per altre capsule o sistemi per il volo spaziale.