Lockheed Martin presenta lo scudo termico per Orion

Il team di Lockheed Martin responsabile dello sviluppo dello scudo termico per Orion ha presentato il primo pezzo mai realizzato di una protezione termica monoblocco di tali dimensioni, 5m di diametro.
Lo scudo è stato sviluppato da Lockheed Martin in collaborazione con TenCate Advanced Composites, leader mondiale nella preparazione di materiali compositi termoindurenti preimpregnati.
Lo scudo è stato sviluppato negli ultimi 18 mesi svolgendo principalmente una lunga serie di prove e simulazioni termiche di rientri balistici lunari.
Al termine delle prove si è concluso che lo spessore complessivo poteva essere ridotto in quanto le prestazioni ipotizzate erano inferiori a quelle realmente ottenibili, permettendo quindi un sensibile risparmio in peso e costo rispetto al previsto.
Le tecniche di produzione sviluppate in questo periodo hanno permesso un risparmio di costi complessivo di circa 10 milioni di dollari e le ricadute tecnologiche, solo con gli attuali studi svolti, interesseranno, oltre al settore aerospaziale anche settori come quello petrolifero, medico e dell’industria altamente specializzata.
Questo primo esemplare verrà applicato al Ground Test Article, identico in tutto e per tutto alla versione di volo della capsula, attualmente in costruzione a Michoud.
Il Ground Test Article serve a validare i processi di produzione di tutte le componenti e una volta completato verrà utilizzato per tutti i processi certificativi della capsula, quali test ambientali, test acustici, test in acqua e test strutturali.

Fonte: Lockheed Martin


ma…ma…ma è enorme! :fearful: :star_struck:

E` largo quanto lo specchio del telescopio Hale di Monte Paolmar.

Paolo Amoroso

Peccato che forse non servirà…
Ma gli studi e le esperienze (anche di sottostima delle prestazioni) serviranno comunque per i futuri mezzi

Era stato fatto un ottimo lavoro.
Davvero peccato.

Calma ragazzi, il congresso non ha ancora approvato la proprosta di Obama e secondo me neanche lo farà!
Penso che almeno Orion si salverà e quindi tutto il lavoro svolto fino ad ora non andrà perduto.

Comunque, anche ammesso che la proposta passi, io spero tanto che tutte quelle persone che purtroppo rimarranno senza lavoro offrano la loro competenza ed esperienza anche ad altre agenzie spaziali.
Ma ve lo immaginate se tutti o almeno buona parte dei tecnici, ingegneri ed operari vengono a lavorare per l’ESA?
Il colmo sarebbe se venissero assunti dalla Cina :stuck_out_tongue_winking_eye:

Sono dell’idea che sia inutile sperare! Che figuara farebbe l’America, con il mondo intero, se si continuasse a fare un tira e molla sulle decisioni prese, riprese e ancora riprese? Sicuramente risulterebbero poco seri!
Quello che la Lockheed ha fatto è davvero un buon lavoro, nulla vieta di utilizzarlo per altre sistemi, vuoi tu che siano anche privati.

Nessuna decisione è stata ancora presa… il Presidente propone e il Congresso decide…

Sicuramente risulterebbero poco seri!

…beh… si chiama democrazia… sai com’è…
(le battutine sulla “serietà” dimostrata fino ad ora invece le risparmio…)

Ma esattamente, quando è che il congresso deciderà qualcosa in maniera ufficiale rumors a parte?

E che cosa succederà in pratica se decide di approvare(speriamo di no :point_up:) o di non approvare(speriamo che sia così :ok_hand:) la proposta di Obama?

a proposito di scudi:

si dice spesso che lo shuttle non potrebbe rientrare da una missione lunare…

perchè?

mi spiego:

un veivolo che sto seguendo con passione ( lo skylon ), durante il rientro in atmosfera non prevede grosse protezioni tps…

dal sito, lasciano intendere che per via della grande superficie ( skylon è lungo circa 80-90 metri! ) e per via del profilo di rientro una protezione di semplice ceramica, sarà sufficente per le temperature che si svilupperanno, lasciando altresi, sistei di raffreddamento attivi per le parti più soggette a surriscaldamento ( bordi alari, ecc…).

ora, se ciò è vero, quello che mi pare di capire e che una capsula, per via del rapporto sfavorevo peso-superfice tps, entri in atmosfera con un profilo che sviluppa grandi temperature.

ora, fermorestando che lo shuttle sulla luna è un assurdità, la sua “velatura” unità alla possibilità di usare gli oms per abbassare la velocità di rientro ( ma anche voendo escludere questi ultimi ), e con un profilo adeguato dovvrebbe quindi “sopravvivere”.

in fin dei conti poi, la capsula dirientro dalla luna, non è ch abbia pi cosi tanta accelerazione in più rispetto ad uno shttle che deorbità! (la capsula rientra alla stessa velocità con cui lascia la terra…) mmmm…

ops!!!

ehm… ragioniamo un attimo


velocità orbitale: circa 8 km sec…

velocità tli: circa 11 km sec…

…mi sa che ho capito dov’è la differenza :stuck_out_tongue:

(vedi!? usando il cervello… hihihii)

ok, ora che ho fatto sta figuraccia, riprendo la mia domanda per chiarire un dubbio ( anzi IL dubbio, da cui parte tutto sto papello).

sta storia che skylon non ha bisogno di tps come quelle dello shuttle perchè ha un rapporto “peso-superficie tps” migliore è vera?

nel sito si sostiene che l’enorme mole del veicolo ormai svuotata dei combustibili e del payload verrebbe efficacemene e dolcemente frenata senza creare grandi attriti con l’atmosfera.

in più mi viene da pensare che sli studi svolti al cira, su usv e rientri a basso angolo di cabrata, abbiano quancosa a che fare con quest’obbiettivo di ridurre le temperature…

Mah, può anche esserlo, il problema è che finora non si è visto niente di concreto. Vedi tu anche l’ESA prima di proporre seriamente un capsula con ritorno prepara dei dimostratori tecnologici che possano appunto “dimostrare” che quello che si vuole fare è fattibile, lo skylon cos’ha a supporto? Niente.

nel sito si sostiene che l'enorme mole del veicolo ormai svuotata dei combustibili e del payload verrebbe efficacemene e dolcemente frenata senza creare grandi attriti con l'atmosfera.

E poi c’era la marmotta che confezionava la cioccolata. :slight_smile:

in più mi viene da pensare che sli studi svolti al cira, su usv e rientri a basso angolo di cabrata, abbiano quancosa a che fare con quest'obbiettivo di ridurre le temperature....

Non ne so molto, ma un basso angolo di cabrata in genere peggiora le cose: è vero che si dissipa meno calore per unità di tempo, ma aumenta di molto la quota di calore trasmessa allo scafo. Vedi la “teoria del corpo tozzo”.

Senza offesa per nessuno, ma continuo a ritenere lo Skylon una bella idea…fantascientifica, sia per le tecnologie necessarie (ad oggi non disponbili da nessuna parte, men che meno in Inghilterra) e sia per i fondi necessari, il cui ordine di grandezza è molte ma molte volte superiore a quelli disponibili per tale progetto.

Poi magari mi sbaglio, e in questo caso sarei pure contento…

Piuttosto, giusto per tornare in tema, per i primi prototipi di Orion era stato realizzato uno scudo termico “a piastre” (come quello di ARD e Dragon), che fine ha fatto?
Si è deciso in corso d’opera di puntare a questo “monoblocco”?
Oppure?

che skylon arriverà a volare non ci credo manco io… ma si sa, se nessuno mai ci prova, non potremo mai esser sicuri se è cosa fattibile o no!

e cmq, qualche nuova tecnologia utile, durante queste ricerce potrebbe sempre scapparci…


la marmotta si è lamentata che coi guantoni della tuta spaziale non riesce a piegare bene l’alluminio… :stuck_out_tongue:

Parlando in generale, senza per forza di cose incentrarci sul fattore NASA, Obama è molto criticato perchè stà effettuando, o almeno tenta, delle innovazioni che rivoluzieranno un po tutto; le novità, specialmente se rivoluzionarie, vengono sempre viste male perchè si è troppo abbituati al classico e il dubbio del domani spaventa.

Sono molto democratico e nello stesso tempo fiducioso del grande lavoro che stà compiendo il presidente Obama. Che gli diano il tempo di mettere in pratica il tutto e alla fine quasi tutti saranno contenti!

Pr quanto concerne lo scudo termico preparato per Orion, come già detto, possono proporlo alle industrie private ed utilizzarlo con capsule portate in orbita da altri vettori. Non dico lo stesso scudo, ma uno scudo realizzato con le stesse tecniche e caratteristiche.