Primo lancio Minotaur IV con un dimostratore ipersonico

Mentre gli occhi di tutti erano puntati sull’OTV-1, l’USAF e il DARPA hanno eseguito un altro lancio, questa volta dalla base di Vandenberg, in California.

Il vettore era al suo debutto, un Minotaur IV, che deriva dall’affidabile Minotaur I e dal recupero di molti componenti dei missili balistici intercontinentali (ICBM) fra cui i Peacekeeper e i Minuteman, e da un upper stage di tipo commerciale. Le caratteristiche di questo nuovo vettore sono l’estrema economicità e la capacità di carico di tutto rispetto con 1735 kg posizionabili in LEO, l’orbita terrestre bassa. È composto da un primo stadio SR-118 da 2200 kN di spinta, un secondo stadio SR-119 da 1365 kN, un terzo stadio da 329 kN e il quarto stadio, un Orion-38 da 32,2 kN, tutti a propellente solido.

Il Defense Advanced Research Projects Agency ha usato questo nuovo vettore per lanciare su una traiettoria suborbitale il veicolo chiamato Falcon, Hypersonic Technology Vehicle 2 o HTV-2a. Si tratta di un incrocio fra un corpo portante e una specie di delta wing affusolato che dovrebbe raggiungere altezze tali da viaggiare a velocità orbitale (quindi potenzialmente raggiungere anche l’orbita) e rientrare a Mach 20 manovrando anch’esso come un piccolo Shuttle con un sistema autonomo di guida ipersonica e dissipando il calore prodotto su uno scudo termico a struttura metallica di nuova concezione.
L’HTV-2 è costruito dalla Lockheed Martin Corporation e la prima dimostrazione che doveva dare era la sua rapidità di azione e la distanza percorribile.
Questo volo test è partito alle 16 ora locale (2300 UTC) del 22 aprile scorso dall’SLC-8 di Vandenberg sotto il controllo del 30° Space Wing Squadron e prevedeva l’ammaraggio nei pressi dell’atollo Kwajalein, dove si trova la U.S. Army Reagan Test Site.
La parte di missione del Minotaur IV si è svolta alla perfezione, sganciando il carico alla quota e alla velocità prevista, ma purtroppo, secondo le dichiarazioni del DARPA, il contatto con l’HTV-2a è stato perso nove minuti dopo il lancio, mentre stava eseguendo le manovre per dissipare l’energia della sua velocità di Mach 20. Non si hanno ulteriori informazioni, ma il successo del Minotaur apre la strada commerciale allo sfruttamento di questo nuovo vettore, infatti l’8 luglio 2010 è già confermato il lancio del satellite SBSS da 800 milioni di dollari.

Comunque il fallimento del Test Ipersonico potrà dare una serie di informazioni aggiuntive ai progettisti che stanno già sviluppando il successivo veicolo test che dovrebbe essere collaudato all’inizio del 2011, anche se questo annuncio era stato dato prima del fallimento dell’altroieri.

Questi test facevano parte di un altro progetto, l’HTV-3 Blackswift che avrebbe dovuto partire da una pista, volare a Mach 6 con un motore atmosferico turbojet, testare un sistema propulsivo Scramjet e rientrare sempre su pista. Ma dopo le riduzioni di budget annunciate dal Congresso per il DARPA nel 2008, il Blackswift è stato cancellato.

Nelle immagini due rappresentazioni artistiche dell’HTV.
Fonte: DARPA.


mi ricorda navigator…

…ma quale Navigator! E’ Icarus, il veicolo spaziale del mitico Pianeta delle scimmie (del 1968)…

http://application.denofgeek.com/images/m/75spaceships/main/Icarus_POTA.jpg

E’ lui o non è lui???

vero, hai ragione :stuck_out_tongue:

Due parole su questo programma: contrariamente a quello che si potrebbe pensare questo dimostratore tecnologico non sembrerebbe legato ad eventuali, e futuribili, sviluppi come veicolo spaziale abitato quanto ad un progetto per lo sviluppo di un cosidetto “global strike” ossia una nuova dottrina d’impiego americana che prevederebbe l’uso di missili balistici intercontinentali con testate convenzionali come arma di pronto impiego globale.

Si comprende facilmente come sia necessaria un’elevatissima precisione per un sistema del genere, se per una testata nucleare un errore di 100 metri è accettabile per una convenzionale no.
Di conseguenza occorrono testate che non effettuino un rientro balistico, come avviene oggi, ma uno aerodinamico con capacità di raffinare e modificare la traiettoria man mano che ci si
approssima al bersaglio (convenientemente marcato con un GPS).

Per quanto riguarda l’architettura di tale tipo di testata di cui l’HTV-2a dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) essere il prototipo, sembra essere direttamente derivata dagli studi compiuti in materia dal Flight Dynamics Laboratory dell’USAF nel cors degli anni '60 e sfociati in alcune forme aerodinamiche di rientro ipersoniche (in particolare FDL-5, 6, 7 ed 8).

Proprio alla FDL-5 sembra essere ispirato l’HTV-2a.

Non ci resta che osservare in futuro quali ulteriori sviluppi possa portare questo programma, aldilà del parziale successo dei giorni scorsi.

Un nuovo scenario decisamente intrigante se non ci fossero le implicazioni militari…

mado se penso che l’era dei laser da guerrà e alle porte ho i brividi!

tra poco, la gente “cattiva” ( o peggio quella “scomoda”) sparirà all’improvviso senza lasciar traccia, se non un mucchio di cenere.

Fotografia del lancio.
(C) Orbital.


In allegato una serie di informazioni aggiuntive circa il lancio del Minotaur e sulle missioni HTV-2a/b.


htvlaunch.jpg

htvlaunch1.jpg

Anche se sembra cinico dirlo, le ricerche con implicazioni militari sono tra quelle con maggiori ricadute tecnologiche in campo civile;
anche perchè vengono intensamente e diffusamente sperimentate e testate sul campo… :disappointed:

Due sono i punti forti delle ricerche in campo militare:

  • Continuità manageriale
  • Soldi

Cionondimeno anche in questo campo si assiste a programmi “fiasco”, uno per tutti il recente RAH-66 Comanche…

So che sono OT…in caso scorporate…
Perchè fiasco il Comanche?
Non lo sviluppano più?

Centrato in pieno…

Tornando I.T. e andando sul tecnico:
Come viene effettuato il controllo di assetto durante il volo ipersonico e successivamente nel volo planato finale?
Non vedo flaps o appendici mobili!?

OT lampo, dalla pagina di Wikipedia relativa al Comanche:

[i]On 23 February 2004, the U.S. Army announced their decision to cancel the Comanche helicopter program in view of the need to provide funds to renovate the existing helicopter fleet of aging attack, utility, and reconnaissance aircraft.[10] The Army also planned to use Comanche program funds to speed up unmanned aerial vehicles (UAVs) development.[11] UAVs have proven their worth providing reconnaissance in support of military operations in Afghanistan and Iraq. About US$6.9 billion had already been invested in the Comanche program at the time of its termination.[1] An additional US$450–680 million was required in contract termination fees to main program partners Sikorsky and Boeing Integrated Defense Systems.

Technology developed for the Comanche will be integrated into the Apache and other U.S. military helicopter developments. The Army was developing the Bell ARH-70 to replace the OH-58D in place of the RAH-66, but after cost overruns, the ARH-70 was canceled in October 2008.[/i]

Sicuramente ci sono delle superfici mobili posteriori, sia pur non visibili (o semplicemente non rappresentate) che consentono il controllo della traiettoria durante la fase di volo ipersonico. Una volta in aria densa non credo che l’HTV-2A effettui una planata quanto una caduta controllata ad alta velocità verso il bersaglio, data la sua natura.

Analoghe a quelle dell’ IXV dell’ESA, immagino…

In un certo senso, solo che l’IXV nasce per scopi e motivi diversi.
Bisogna guardare all’FDL-5 degli anni '60 del secolo scorso.


Ah… ecco dove si erano ispirati per Icarus!
Credo che, in considerazione delle velocità raggiunte al rientro, gli oblò del cockpit rappresentati in figura sotto siano più verosimili di quelli Gemini like della foto che hai postato (?)

http://www.fantastic-plastic.com/FDL-5PlanViews.jpg

Comunque, al di là dell’impiego e dello scopo mi pare che il concetto non cambi.
Devo dire inoltre che, vedendo tutti questi progetti del passato, resto sempre più perplesso riguardo la scelta di costruire l’STS… Quanto tempo perso! Quante risorse sprecate! Peccato… :disappointed:

Nel campo spaziale resta invece il fiasco del MOL, con l’aggravante che all’epoca si era in piena guerra fredda, e di certo i fondi per i progetti di intelligence non mancavano!

Il MOL non puo’ essere considerato un “fiasco”, molteplici furono le cause che portarono alla cancellazione del MOL, in primis la rinuncia USAF ad avere una componente orbitale manned a causa della crescita esponenziale delle prestazioni dei sistemi automatici.

Riguardo la missione primaria del MOL, l’osservazione del Patto di Varsavia, fu semplicemente affidata ai satelliti da ricognizione automatici, in particolare i KH_11 e seguenti. La tecnologia ottica primario del MOL da ricognizione, in codice KH-10 DORIAN, fu semplicemente trasferita alle successive famiglie di satelliti da ricognizione.

Tornando all’argomento del post:
non c’è nessuna possibilità che questo “dimostratore ipersonico” possa assere usato come base per un futuro veicolo manned in LEO?