ISS: Avaria al Cooling Loop A

Ieri sera, Sabato 31 Luglio 2010 alle ore 8 p.m. EST, uno dei due circuiti di refrigerazione ad ammoniaca impiegati per dissipare il calore generato dai sistemi elettronici dell’International Space Station si è spento a causa di un picco di assorbimento energetico rilevato nel Pump Module del sistema.

Nel comunicato ufficiale della NASA, e nella release di spaceflightnow.com, che ha approfondito la notizia, viene spiegato che l’evento ha causato la disattivazione di diversi sistemi, inclusi due dei quattro Control Moment Gyroscopes, uno dei due collegamenti ridondanti in banda-S, uno dei due sistemi GPS ridondanti, diversi trasformatori di corrente del modulo Tranquillity ed un set di componenti che comandano diversi sistemi della Stazione.

Al momento dell’anomalia l’equipaggio stava dormendo, ed è stato svegliato da diversi allarmi. Subito gli astronauti si sono messi all’opera per spegnere determinati equipaggiamenti al fine di bilanciare i carichi del sistema refrigerante Cooling Loop B ancora in funzione e che gode di ottima salute.
Tracy Caldwell Dyson è rimasta sveglia fino alle prime ore di quest’oggi Domenica 1 Agosto alle prese con le procedure di troubleshooting, mentre i suoi colleghi sono ritornati a dormire.
L’equipaggio dell’ISS non è in pericolo, ma sarà necessario ulteriore lavoro oggi per mantenere la Stazione in configurazione stabile.

Tracy ha lavorato per spostare dei campioni congelati da un freezer ad un’altro che utilizzava il Loop B. Più tardi è stata coadiuvata da Dougleas Wheelock che le ha dato una mano a trovare ed installare un cavo per il collegamento “volante” del Segmento Americano con il modulo Zarya nel Segmento Russo, al fine di mantenere corretto il raffreddamento dei sistemi del modulo.

I componenti di ricambio per i circuiti di refrigerazione, inclusi i due Pump Modules, sono già a bordo dell’ISS, ma ancora non è chiaro se saranno necessari alla risoluzione del problema. Per Wheelock e Caldwell Dyson è già in programma un’uscita extraveicolare per il 5 Agosto, per montare un punto di presa per il braccio robotico sull’esterno del modulo Zarya e per preparare la Stazione a ricevere il nuovo modulo di stoccaggio il prossimo Novembre.
Ovviamente il tutto è in forse in base ai risultati delle indagini sull’anomalia del Cooling Loop A. La sostituzione del Pump Module di uno dei due sistemi di refrigerazione comporterebbe un lavoro estremamente complesso che richiederebbe lo svolgimento di due uscite extraveicolari per essere completato.

L’International Space Station usufruisce di due circuiti di refrigerazione indipendenti che impiegano ammoniaca liquida che dissipa il calore raccolto lungo il suo percorso, passando negli enormi radiatori posti all’esterno. Ogni circuito è alimentato da un grosso serbatoio di ammoniaca che include una specie di soffietto pressurizzato da azoto al suo interno. Il sistema di pressurizzazione permette ai circuiti di affrontare la periodica espansione e contrazione dell’ammoniaca, a causa delle variazioni di temperatura orbitale.

Il serbatoio dell’ammoniaca posto alla sinistra del traliccio principale dell’ISS, fa parte del Coolant Loop B, ed è stato sostituito proprio un anno fa, nell’Agosto del 2009. Lo scorso Aprile, invece, è stato sostituito il serbatoio del circuito B durante la missione del Discovery. A parte qualche problema di allineamento con alcuni bulloni, la sostituzione è andata comunque a buon fine e non ci sono mai state anomalie con questo serbatoio, anche se i controllori del volo non erano riusciti a riaprire subito la valvola principale dell’azoto, necessaria alla ripressurizzazione del circuito A.
Tuttavia, dopo l’undocking del Discovery gli ingegneri erano riusciti a risolvere il problema raffreddando la valvola ed utilizzando la pressione contraria per mantenerla aperta. Da allora non ci sono più stati problemi evidenti con i due circuiti di refrigerazione dell’ISS.

Due dei quattro interruttori principali che convogliano l’alimentazione elettrica ai vari sistemi della Stazione sono raffreddati dalla linea refrigerante in avaria. Il Mission Control sta valutando al momento, se la quantità di calore generato è sufficientemente bassa da non richiedere lo spegnimento anche di questi interruttori.
In queste fasi si sta anche valutando se tentare una riaccensione del Pump Module o se addirittura pianificarne la sua sostituzione.

Fonte: nasa.gov/spaceflightnow.com

Nell’immagine, (C) di NASA. 11 Aprile 2009: Rick Mastracchio, durante la seconda EVA dell’STS-131, durata 7 ore e 26 minuti. Mastracchio e Clayton Anderson hanno rimosso il vecchio serbatoio dell’ammoniaca del Cooling Loop B.


Aggiornamento:
Nella notte fra Sabato e Domenica è stato tentato senza successo il riavvio del Pump Module.
La Stazione è comunque in configurazione stabile con la maggior parte dei sistemi in funzione in ridondanza e refrigerati, a seguito dell’installazione di un cablaggio nel laboratorio Destiny.
Uno dei due Control Moment Gyroscopes (CMG1) spento a seguito dell’avaria, è stato riavviato. Le temperature dei vari sistemi sono sotto controllo.
Come anticipato nella news, il Flight Control ed il management di missione hanno approvato la stesura di un piano preliminare per l’esecuzione delle due EVAs necessarie alla sostituzione del Pump Module. Lo scenario più probabile prevede che Wheelock e Caldwell Dyson svolgano la loro prima uscita extraveicolare non prima di Giovedi, e la seconda due o tre giorni dopo.
I lavori previsti inizialmente per l’EVA del 5 Agosto sono stati rinviati in data da destinarsi.

Nella giornata di domani, Lunedì, Mike Suffredini, ISS Program Manager e Courtenay McMillan, Expedition 24 Spacewalk Flight Director discuteranno della situazione in diretta su NASATV a partiire dalle 3 CST.

In una parola sola: azz… :fearful:

Mi sento un po’ sciacallo… ma così aumentano le quotazioni per una EVA verso fine anno/inizio 2011 con Nespoli in pole position per effettuarla…
Fine OT non politically correct…

Ma cosa sarebbe questo Pump Module? Si trova quindi all’esterno della ISS?

mado, sai che colpo a esse svegliati cosi!!!

A pagina 9 e 10 di questo pdf si possono trovare alcune informazione sul Pump Module e su tutto il resto.
In sostanza è una pompa con diversi accessori che servono al controllo del flusso dell’ammoniaca liquida ànidra.

Edit: Il pdf è linkato tramite spaceflightnow.com

OK, grazie

Effettivamente…
attualmente tutti i P/Ls di Columbus sono stati spenti (o verranno spenti come SOLAR che e’ un survive mode)
e tutte le attività di questa e probabilmente della prossima settimana sono state preventivamente cancellate…

E’ interessante vedere che i sistemi primari ridondanti sulla ISS non sono effettivamente totalmente ridondanti visto che hanno dovuto modificare parecchie cose, ovviamente ipotizzo che la procedura attuata fosse già stata pianificata quando è stato ingegnerizzato il sistema.
Sono quindi ammissibili, ovviamente per riduzioni di peso (e non credo certo di costo sulla ISS), delle progettazioni che ammettano ridondanza con funzionalità però ridotta del sistema completo anche di sistemi primari.

ciao

Raffaele

La ridondanza in questo caso non è completa, ma sufficiente a mantenere le funzioni principali della ISS. Per di più in questi casi si dà la precedenza ai moduli, diciamo così importanti. Quindi per esempio USLab viene tenuto in situazione quasi nominale, a discapito dei moduli meno importanti (tipo Columbus…). Giustamente, in casi come questi, gli esperimenti scientifici vanno in secondo piano…

Dal Chicago Tribune:

The agency plans to retire the space shuttle after two or three more missions — a move that has worried some lawmakers because NASA does not have an immediate replacement spacecraft.

Plans are under way, but until NASA or the private sector builds a successor, the U.S. must rely on Russia and other international allies to ferry crew and cargo to the station, which orbits at about 200 miles above Earth.

That has led some lawmakers, such as U.S. Rep. Bill Posey, R-Rockledge, to call for the continuation of shuttle flights until there is a replacement to ensure that the station can be stocked with crew and supplies through 2020, which is the current plan.

Come dire: non tutto il male vien per nuocere?

Un aggiornamento: la prima EVA è stata posticipata a Venerdì, la seconda sarà Lunedì.
Un articolo che riassume gli sviluppi della situazione: NASA prepares for spacewalks to fix space station’s cooling system

Il Resto Del Carlino pubblica un trafiletto sulla questione, mettendo una foto aggiornatissima della ISS.


Photo lastest update: notte dei tempi.

Speriamo si risolva tutto per il meglio!

A parte la foto preistorica, è lodevole che la carta stampata nostrana, dopo anni, torni a parlare della ISS (senza chiamarla Stazione Spaziale Internazionale MIR), anche se in occasione di un guasto.
A pensarci bene, per un astronauta italiano l’unico modo di andare in onda in Italia è sperare che qualcosa vada male in missione, o essere mandato sulla luna.

Scommetto che hanno spostato l’EVA per questa roba qua:
http://www3.lastampa.it/scienza/sezioni/news/articolo/lstp/290712/ (raccontata “alla giornalista italiano”. Per una analisi approfondita e una animazione abbastanza impressionante, c’e’ NASA: http://stereo.gsfc.nasa.gov/spacecraft.shtml)

M_D

L’esplosione sulla superficie solare, chiamata espulsione di massa coronale, e diretta verso la Terra, ha creato uno tsunami della velocità di 93 milioni di miglia nello spazio.

Qualcuno mi spiega questa curiosa unità di misura di velocità? :slight_smile:

No, il motivo non è questo. Hanno bisogno di più tempo per preparare l’EVA e testarla in piscina…