Nuovi sviluppi per i prossimi ATV

A pochi mesi dal lancio del secondo ATV con i rifornimenti alla ISS, attualmente previsto il prossimo Dicembre, sono in fase di valutazione le modifiche che verranno probabilmente implementate nei successivi trasporti.
Attualmente con l’ATV è possibile trasportare fino a 7700kg di rifornimenti alla ISS combinandoli secondo le seguenti tipologie:

  • Da 1500kg a 5000kg di materiale “dry” nella sezione pressurizzata
  • Fino a 855kg di acqua in contenitori da 260kg
  • Fino a 100kg di un gas (aria, ossigeno o azoto) o 67kg di un tipo e 33kg di un altro
  • Fino a 860kg di propellente per la sezione Russa, comprendente 306kg di UDMH e 554kg di ossidante
  • Da 1821kg a 4000kg di propellente per l’ATV da utilizzare a scopi propulsivi.

Con le modifiche attualmente allo studio il payload è incrementabile per ATV-3 di 500kg e per il 4 e 5 di 1150kg ciascuno rispetto alla versione attuale, permettendo, oltre all’ovvio maggior payload trasportato, di ridurre la spesa ESA per il trasporto di materiale verso la ISS all’interno degli accordi di spartizione fra i partner.

Dal momento della progettazione ad oggi i requisiti di rifornimento alla ISS sono sensibilmente variati per molti motivi ed oggi, rispetto ad allora, il management della ISS preferisce focalizzare l’attenzione e la percentuale di payload verso il materiale “dry” e il gas piuttosto che il propellente o i reboost.
La variazione delle necessità è stata osservata da tempo ma solo modifiche minori sono state effettuate su ATV-2 a causa della fase avanzata di progettazione e costruzione, potendo beneficiare solamente di una versione aggiornata del lanciatore Ariane 5 e l’utilizzo di rack più leggeri di 50kg rispetto ai precedenti.
In fase di progettazione inoltre si era considerato un “payload tipo” con densità media di 300kg/m3 mentre già con gli MPLM si è visto che a stento si arriva a densità di 200-250kg/m3, questo comporta un volume minore disponibile per trasportare lo stesso peso e rack sovradimensionati per il peso alloggiato.
Attualmente, con tale densità e con il volume disponibile dettato dagli alloggiamenti ILR disponibili, è possibile caricare al massimo, con 8 ILR e gli adattatori per estenderne i supporti, 3200kg di materiale, molto meno del massimo previsto di 5500kg.
Nei successivi, a partire dall’ “Edoardo Amaldi”, potranno invece essere implementate diverse misure migliorative.
La prima individuata è l’installazione di una nuova struttura nel cono posteriore della sezione pressurizzata, sulla quale potranno essere alloggiati fino a 338kg di materiale, sempre posizionato all’interno delle sacche attualmente utilizzate.
Un secondo tipo di struttura è la Enhanced Integrated Stowage Platform (EISP), essa deriva dal contratto indetto dalla NASA nel 2008 per lo studio di una struttura in grado di alloggiare all’interno di un alloggiamento per rack rimasto libero del Nodo 3 fino a 900kg di materiale. Il contratto, vinto da Thales Alenia Space Italia, ha permesso di sviluppare la struttura ISP, da cui deriva la versione “Enhanced” che è attualmente destinata ad ATV.
La stessa potrà alloggiare, in 4 delle 8 posizioni anche una ulteriore estensione in grado di sostenere ulteriori 67kg di materiale ciascuna.
Altri 26kg potrebbero infine essere disponibile nella Aft Cargo Frame.

Per quanto riguarda il propellente invece gli ATV 4 e 5 voleranno in periodi di scarsa attività solare e questo significherà che per tali missioni saranno necessari non più di 1500kg di propellente. A causa di vincoli progettuali però attualmente l’ATV deve imbarcare non meno di 1821kg di propellente, dovrà quindi trasportare propellente inutile ai fini della missione.
I 321kg non necessari sarebbero recuperabili inserendo delle sacche gonfiabili nei serbatoi per occupare il volume inutilizzato e ricertificando l’intero sistema di guida e navigazione che a causa della variazione del carico e centraggio sarebbe attualmente fuori dall’inviluppo previsto.
A causa delle problematiche e del rischio di tale ultima necessità, con l’ulteriore problema che i kg recuperati sarebbero difficilmente sfruttabili per i problemi di volume già descritti, quest’ultimo intervento è stato deciso di non implemetarlo.
Stesso discorso per il propellente destinato al rifornimento della ISS in quanto per il 4 e 5 non è previsto nessun trasporto di questo tipo. In questo caso però il sistema è indipendente e potrebbe essere rimosso risparmiando 450kg degli impianti oltre agli 860kg massimi di payload.
Anche in questo caso però, benchè la rimozione fosse più facilmente attuabile, si è deciso di mantenere il sistema installato anche sul 4 e 5 volando però senza propellente di rifornimento. Questo perchè il peso risparmiato non sarebbe sfruttabile sempre per il problema del volume e perchè toglierebbe la possibilità di trasporto in caso di variazioni dell’ “ultimo minuto” al manifesto di lancio per esigenze logistiche.
Ulteriori vantaggi sarebbero ottenibili dallo sbarco, non ancora deciso e attuabile anche in fase avanzata di preparazione, del sistema di rifornimento dell’acqua. Considerando un funzionamento nominale dei sistemi di riciclo a bordo della ISS il quantitativo necessario sarebbe minimo (per ATV-2 non ci sarà acqua) e il peso risparmiato intorno ai 100kg.

Oltre alle variazioni dei profili di missione sono in studio miglioramenti progettuali e ingegneristici per permettere un aumento delle prestazioni.
In particolare, con una migliore caratterizzazione dell’ambiente micrometeorico in LEO e l’ausilio di più avanzati programmi di simulazione di impatto e penetrazione sono allo studio scudi anti MMOD più leggeri dell’attuale. Questo potrà essere ottenuto in particolare riducendo lo strato di alluminio a 1.6mm risparmiando complessivamente 60kg.

Fonte: ESA

Mi ha colpito questo passaggio. Che relazione c’è fra l’attività solare e la quantità di carburante da imbarcare?

Credo dipenda dal fatto che quando l’attività solare è al massimo l’atmosfera è più dilatata e quindi influisce maggiormente sull’orbita della ISS. Viceversa quando l’atmosfera è più compatta l’orbita risulta più stabile per via del ridotto attrito e quindi si consuma meno carburante per i reboost.
[mia personale interpretazione… magari i più esperti avranno spiegazioni migliori :flushed:]

Io ho una domanda. Come funziona il sistema di riciclo dell’acqua a bordo della ISS? A quel che immagino toglie all’acqua tutti gli elementi di cui è composta e quindi si avrebbe un’acqua demineralizzata, che non toglie affatto la sensazione di sete.

Corretto :wink:

Ciao,
giusto poche settimane fa stavo cercando informazioni sui sistemi di supporto e controllo ambientale dello shuttle e della ISS ed ho trovato delle informazioni molto interessanti proprio anche sul riciclo dell’acqua:

http://astrogation.blogspot.com/2008_05_01_archive.html

in fondo alla pagina…

(Tra l’altro ho scoperto essere il sito dell’utente “Monzi”… Complimenti! :grin: )

e su wikipedia:
http://en.wikipedia.org/wiki/ISS_ECLSS

Effettivamente, mi pare di aver capito che il cuore del processo sia la distillazione…oltre a filtrazioni varie…
Però, non viene esclusivamente bevuta, se non in situazioni di emergenza, ma serve anche per, ad esempio, produrre ossigeno mediante elettrolisi…

E’ OT però sulla ISS bevono tranquillamente acqua riciclata e depurata:
http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=10815.msg106689#msg106689

Davvero incredibili questi ATV! Se si procederà in questo modo, i prossimi saranno dei veri capolavori di ingegneria e sistemi di trasporto.

Gli ATV, se verranno prodotti anche nei prossimi decenni, potranno essere trasportati anche sulla Luna o su Marte? Ce ne sono in programma altri dopo il 5?

Gli ATV sono veicoli automatici e non vengono trasportati, hanno un sistema di propulsione proprio che attualmente non gli permette di lasciare la LEO a quanto ne so.
In caso di base permanente sulla Luna ci sarà sicuramente bisogno di mezzi logistici simili e allora si potrebbe vedere una evoluzione di ATV ma saranno sicuramente mezzi diversi.

Assolutamente corretto, così come è oggi l’ATV è un mezzo “ritagliato” esclusivamente per operazioni in LEO ed in associazione con la ISS.

Ecco la conferma di un esperto!
:slight_smile:

A questo punto c’è da capire quando voleranno gli ATV 4 e 5. Io stimavo nel 2012-2013 o giù di li, ma a questo punto credo di sbagliarmi di grosso, visto che l’attuale ciclo solare raggiungerà il massimo della sua attività proprio fra il 2012 e il 2013.

Il 4 e il 5 dovrebbero volare giustamente nel 2012 e 13, il fatto è che probabilmente non ci sarà il massimo solare in quegli anni ma più avanti.

L’attuale ciclo solare (il numero 24) è iniziato nel 2008 con il Sole ovviamente al minimo di attività. La risalita è stata lentissima (la più lenta degli ultimi 40 anni) e naturalmente è ancora in corso. Il Sole quindi sta aumentando la sua attività (cosa che si ripete ciclicamente ogni 11 anni) ed il massimo è atteso per il 2012 (non è strano in quanto il massimo precedente si è avuto nel 2001, proprio 11 anni prima). Vista la lenta risalita può anche darsi che il massimo ritardi un po. Per questo ho indicato conservativamente anche il 2013. Ma per parlare di minima attività solare bisognerà aspettare il prossimo minimo, quindi indicativamente 2017-2020.

Quello che mi ha colpito nella dichiarazione dell’ESA è proprio il fatto che nel time-frame dei lanci di ATV 4 e 5 è previsto il massimo solare non certo il minimo. Può darsi che le previsioni sbaglino leggermente in quanto non abbiamo ancora gli strumenti per predire esattamente i comportamenti del Sole, ma proprio per queste indeterminazioni sulle attività solari mi incuriosisce il fatto che l’ESA possa predire con tanto anticipo (e in contrasto con la ormai nota ciclicità undecennale del Sole) che quando lancerà i suoi ATV 4 e 5 il Sole attraverserà una fase di minima attività.

Probabilmente considerando il fatto che si prevede un massimo non particolarmente importante e “ritardato” rispetto alle previsioni (il ciclo è iniziato, e non senza qualche dubbio, solo nel Dicembre 2008, dopo 12.6 anni dal precedente e tutt’ora l’attività è irrisoria mentre dovrebbe già essere sensibile) fanno propendere per anni (il 2012 e 13) non particolarmente significativi dal punto di vista dell’attività solare.

Già. Qualche mese fa leggevo su Coelum che il massimo del ciclo solare dovrebbe avvenire nel 2012-13 e che sarà un massimo non molto importante. E pensare che fino a qualche anno fa si diceva che il massimo del 2012-13 sarebbe stato il più intenso del secolo…

Purtroppo della nostra amata stella ne sappiamo ancora veramente poco per poter fare delle previsioni… speriamo che le cose cambino con le future missioni scientifiche, ma la vedo lunga poiché per queste cose bisogna avere delle serie storiche piuttosto ampie…

Hai ragione. Qualche anno fa un team di scienziati ha trovato (forse) il modo di predire l’intensità del ciclo solare successivo (allora era ancora in atto il ciclo 23) e la loro previsione per il ciclo attuale indicava un’attività maggiore del 40% circa rispetto al precedente. Ma qualche mese dopo un altro team (utilizzando un metodo di previsione leggermente differente) è giunto ad una conclusione opposta! Al momento pare che sia quest’ultimo ad avere la meglio.

Se la vita della ISS verrà effettivamente prolungata almeno fino al 2020 (se non oltre) una decisione in tal senso (la realizzazione di altri ATV, oltre a quelli previsti) dovrà essere presa e (a mio avviso) in tempi non troppo lunghi!