Phoenix svela un mistero di Viking dopo 30 anni

Nuovi esami, ispirati da una scoperta inattesa compiuta durante la missione Phoenix del 2008, indicano che i campioni di suolo marziano esaminati dai Vikings nel 1976 avrebbero potuto contenere sostanze chimiche a base di carbonio, ovvero i costituenti fondamentali della vita di tipo terrestre.
Il sito di divulgazione spaceref.com riporta le dichiarazioni di Chris McKay, del NASA Ames Research Center in California: “Questo non ci dice nulla riguardo la presenza o meno di vita su Marte, ma fa una grossa differenza nel modo in cui dobbiamo cercare le prove per rispondere a quella domanda.”

Le sole sostanze chimiche organiche identificate quando i Vikings riscaldarono i campioni di suolo marziano furono clorometano e diclorometano, due composti del cloro che all’epoca furono attribuiti a contaminazioni dai fluidi pulenti.
Ma quegli stessi composti sono esattamente quelli che sono stati riscontrati quando una piccola quantita’ di perclorato (rinvenuto da Phoenix su Marte), e’ stata aggiunta a campioni di suolo desertico del Cile, gia’ contententi sostanze organiche, ed esaminati allo stesso modo in cui opero’ Viking.

“I nostri risultati suggeriscono che non solo le sostanze organiche, ma anche il perclorato avrebbero potuto essere presenti nel suolo esaminato dai Vikings in entrambi i siti di atterraggio” afferma Rafael Navarro-Gonzalez, dell’Universita’ Autonoma Nazionale di Citta’ del Messico.

Le sostanze organiche possono avere origine biologica o non-biologica: molti meteoriti caduti sulla Terra e su Marte negli ultimi 5 miliardi di anni ne contengono. Anche se Marte non avesse mai ospitato la vita, gli scienziati, prima di Viking, si aspettavano di trovare composti organici nel suolo del pianeta rosso.

“L’assenza di sostanze organiche fu una grossa sorpresa dai Vikings”, ha detto McKay. “Ma per 30 anni abbiamo studiato un puzzle con un pezzo mancante. Phoenix ci ha fornito quel pezzo: il perclorato. La scoperta del perclorato e’ uno dei maggiori risultati nello studio di Marte dai tempi dei Vikings.”

Il perclorato (ClO4) diventa un forte ossidante quando riscaldato; avrebbe potuto restare inerte per miliardi di anni nel suolo marziano, circondato da sostanze organiche senza intaccarle, ma il riscaldamento provocato dall’esperimento Viking avrebbe potuto far si che il perclorato distruggesse rapidamente i composti del carbonio che si andavano cercando.

Dunque, gli scienziati del Viking ritennero che i campioni esaminati non contenessero sostanze organiche (entro i limiti di osservabilita’ dell esperimento), e che i composti del cloro trovati fossero contaminazioni. La nuova interpretazione e’ che il perclorato, sicuramente presente nel suolo marziano come testimoniato da Phoenix, abbia distrutto le sostanze organiche ed abbia lasciato, come residuo, clorometano e diclorometano.

La soluzione al mistero e’ attesa dalle prossime missioni, a partire da quella del rover Curiosity del 2012. Il suo strumento SAM (Sample Analysis at Mars) puo’ riscaldare i campioni a temperature maggiori rispetto ai Vikings, ma ha anche la possibilita’ di condurre indagini con il metodo dell’estrazione di liquidi, a temperature assai inferiori. Cio’, unito alla capacita’ di Curiosity di prelevare campioni da diversi siti anche distanti fra loro, dovrebbe permettere agli scienziati di avere indicazioni piu’ conclusive.

Uno dei motivi per cui i composti di cloro trovati da Viking furono attribuiti a contaminazione e’ che il rapporto tra i due isotopi del cloro in essi presenti era esattamente quello trovato sulla Terra (3 a 1). Il rapporto tra isotopi di cloro tipico di Marte non e’ al momento ben determinato: se si scoprisse che e’ molto diverso da quello terrestre, cio’ sarebbe a sostegno dell’interpretazione degli anni ‘70.
Se invece le sostanze organiche possono davvero esistere sulla superficie di Marte (contrariamente a quanto pensato negli ultimi 30 anni), un modo per cercare tracce di vita potrebbe essere quello di controllare la presenza di molecole piu’ grandi e complesse, come il DNA.

fonte: spaceref.com

non lo dissero già l’anno scorso di aver scoperto che il Viking aveva probabilmente… arrostito gli organismi che stava cercando?!?

Ma la domanda da 1.000.000 di dollari è: se ci fossero moscerini su marte… tutti i rover che ci abbiamo mandato finora se ne sarebbero accorti?!? Nessuno di essi è stato mai in grado di fare filmati veri, solo stop-motion. Se ci fosse qualche esserino minuscolo che passeggia sui sassi marziani, Spirit e Opportunity potrebbero mai accorgersene? E Curiosity? Farà anche lui solo… cartoline o anche filmini delle vacanze?

I moscerini sono forme di vita di gran lunga troppo evolute per essere presenti su Marte. Mi devi un milione di dollari. :wink:

veramente non hai risposto alla domanda…

La conoscenza che abbiamo di marte non si basa sulle immagini. Una forma vivente, se è vita per come noi la intendiamo, ha un ciclo metabolico, e quindi per forza di cose lascia tracce nel terreno o nell’aria (se non altro il proprio cadavere). E sono proprio queste tracce che stiamo cercando per capire se ci sia o ci sia stata la vita

oh vabbe’, ma alla domanda rispondete o no? (anche se mi par di capire dall’ “evasività” che Spirit potrebbe essere sprofondato in un formicaio e noi non potremmo saperlo…)

Nessuna evasività. Se leggessi il mio post con attenzione, ti accorgeresti che ti ho risposto alla domanda. Se ci fossero i moscerini o le formiche, non ce ne accorgeremmo dalle immagini, ma dalle analisi che il rover fa dei campioni di suolo…

Quoto assolutamente Buzz, benza contare che delle eventuali “formiche marziane” (sembra il titolo di un film horror anni '50 :grin:) lascerebbero dei segni evidenti anche al suolo. Se poi ci spieghi come fanno a respirare e di cosa si nutrono…

perche’ continutate a dire che secondo me C’E’ vita su marte, quando io sto solo dicendo che secondo me, anche se ci fosse, non ce ne saremmo accorti, non è chiaro.

Non ho mai detto che sostieni che c’é vita su Marte, mi limito a notare che le tue obiezioni sono prive di qualsiasi presupposto scientifico, senza contare l’atteggiamento simil-polemico che adotti in questa ed altre discussioni…

ah, meno male che sono polemico io.
vabbe’, fine thread.

Come volevasi dimostrare…

Il thread può continuare…tu puoi decidere quando smettere il teatrino, ma il thread, se permetti, può continuare se ce ne è il bisogno.

Risposte alla tua domanda ne sono state date, nel merito. Ti è stato detto che ci sono molteplici indicatori che possono segnalare la presenza di vita, presente o passata, su Marte.
Il metodo scientifico suggerisce che se non si trova evidenza di qualcosa, non equivale all’evidenza del contrario, per cui si continua a cercare con altre tecniche.

Posto che “animali” complessi come quelli da te ipotizzati avrebbero probabilmente lasciato altri “segni” (come ti è stato spiegato da Buzz), Spirit e Opportunity (così come i lander precedenti) hanno effettuato fotografie multiple di target specifiche, in momenti diversi (nel caso di Spirit a Home Plate, anche in STAGIONI diverse).
Non è come fare dei video, ma eventuali variazioni non spiegabili da ragioni “fisiche” (vento, freddo, ecc) non sono state viste.
Significa che NON è possibile che ci siano animali complessi? No, significa che è improbabile. Discutere se una sequenza di immagini PANCAM può vedere eventuali moscerini ipotetici e non meglio determinati non mi sembra una discussione molto fertile.

Esaustiva come risposta? Puoi sempre brontolare ancora un po’ e farti buttare fuori dal forum.
Nel caso tu scelga di farlo, non dimenticare di fare un pistolotto di 10 righe sui metodi fascisti ed elitari di questo forum. Sai, è tradizione quando ci dedichiamo alle nostre purghe.

Ti auguro un piacevole sabato sera!

Mike

OT- :angel: Pare che alla NASA abbiano seguito questo tread :stuck_out_tongue_winking_eye: ed abbiano deciso di includere nella prossima missione un pezzo di torrone sporco di miele per vedere se attira i moscerini :stuck_out_tongue:
fine - OT