La Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA) ha ufficialmente confermato che la sonda Venusiana Ataksuki ha fallito l’entrata in orbita attorno al pianeta.
Ataksuki ha acceso regolarmente i retromotori alle ore 8,49 Giapponesi di ieri sparendo poi dietro il corpo planetario di Venere.
Il silenzio radio si è protratto oltre il tempo stimato, stupendo i controllori di volo che hanno poi constatato l’entrata automatica in “safe mode” del veicolo.
Ora i tecnici stanno cercando di riprendere le comunicazioni regolari con la sonda e stanno cercando di stabilire gli attuali parametri della traiettoria risultante dall’incontro col pianeta.
L’Agenzia Spaziale Giapponese ha comunicato la possibilità di ritentare l’immissione in orbita Venusiana tra sei anni, quando la sonda ripasserà nei pressi del pianeta.
Davvero un peccato. Solitamente manovre di questo tipo sono affidabili ed ormai routine per le sonde interplanetarie. Andrà ora capito se il problema è software e quindi correggibile, oppure hardware, il che sarà certamente più complesso anche se non irrisolvibile (ricordiamo in che stato è tornata a casa Hayabusa )
Si però la prendessero una volta al primo colpo sarebbe meglio…
A parte gli scherzi, un peccato perchè errori di questo genere (ipotizzando che si tratti di un errore e non un’avaria) nel 2010 sono piuttosto incomprensibili… aspettiamo le analisi.
Ataksuki ha scelto davvero un momento sbagliato per andare in safe mode, anche se non è detta l’ultima parola.
In realtà noi siamo così “ben abituati” dai risultati di molte missioni automatiche che molti non si rendono conto di quanto siano complesse le manovre orbitali necessarie per realizzare fly-by, immissioni in orbita e quant’altro.
Nelle settimane scorse, dopo il safe mode di Cassini, mi sono venuti i sudori freddi pensando a cosa sarebbe successo se quelle stesse criticità si fossero verificare durante il braking per l’immissione in orbita nel sistema di Saturno…
Scusate, ma io non capisco.
Se non si fosse acceso il motore per la frenata, allora capirei il mancato inserimento in orbita.
Ma il motore si e’ acceso! E quindi l’unica cosa che puo’ essere andata storta e’ il tempo per il quale ha funzionato, ma mi sembra davvero un guasto alla Fantozzi! Tolto quello, visto che alla guida c’e’ il Sig. Newton, notoriamente piuttosto rigoroso, non vedo come la sonda possa aver mancato l’orbita.
Dove sbaglio?
Beh potrebbe essere, oltre al problema propulsivo, un problema di assetto con un’errata vettorazione della spinta, un problema di navigazione con un’errata stima della posizione… oppure un calcolo errato della dinamica orbitale…
No… ma come si fa a far capire ad un computer che sta sbagliando? Non è sottintesto che se un parametro è errato il resto del sistema/i sappia che quel dato è inaffidabile.
Di solito i SW sono ridondanti e quindi progettati da due team differenti ed a volte scritti in due linguaggi differenti… mi sembra sempre più strano che il problema possa essere stato il software…
A leggere quanto linkato da Amoroso, qualcuno ipotizza addirittura un guasto all’ugello: in pratica si sarebbe danneggiato al punto da emettere il getto in direzione non conforme, se ho capito bene.