Primo lancio orbitale del 2011

Nella giornata di oggi è stato effettuato il primo lancio orbitale del 2011.

Da Baikonur, Pad-45 alle 13,29 CET è decollato un razzo vettore tipo Zenit-3F che ha immesso in orbita un satellite meteo Russo, l’ Electro-L1, pesante circa 1700 kg.

Il vettore Zenit a due stadi, costruito in Ukraina, era sormontato da uno stadio Fregat, che dopo tre accensioni rilascerà il satellite direttamente in GEO.

Si tratterà del secondo satellite meteo Russo in GEO di sempre, preceduto dal satellite Electro-1 GOMS (Geostationary Operational Meteorological Satellite), lanciato nel 1994 da un vettore Proton.

Per la prima volta lo stadio superiore Russo Fregat è stato accoppiato al lanciatore Zenit, per incrementarne la potenza.

Lo stesso tipo di lanciatore verrà utilizzato prossimamente per la messa in orbita del satellite scientifico Spektr-R, seguito poi dal lancio delle sonde Marziane Phobos-Grunt/Yinghuo-1.

Video del lancio:
http://www.youtube.com/watch?v=wbV-qw-svVY&feature=player_embedded

Galleria fotografica del lancio.

Incredibile come i russi, rispetto agli americani, accoppino e creino nuove versioni, dei loro vettori, con estrema facilità; non immagino cosa avrebbero fatto se avessero avuto a disposizione lo shuttle americano e il loro budget.

perchè gli americani non compiono tali “modifiche- cambiamenti” con la stessa velocità con cuiu lo fanno i russi?

In realtà lo fanno… ma nell’immaginario collettivo i russi rimarranno sempre i trafficatori “alla buona” e gli americani i “precisini”… :smiley:

Basti guardare le decine di versioni di lanciatori delle famiglia Atlas e Delta, versioni realizzate ricombinando booster, stadi e upper stage in varie configurazioni… oppure su quanti lanciatori diversi sono stati montati i gloriosi upper stage Centaur (Titan, Atlas, Space Shuttle…)

Andando in OT, non è solo una questione di immaginario collettivo. Non so se eri presente nei giorni della Astronauticon (mi sembra fosse una sera in albergo) quando Samantha Cristoforetti raccontava di quella volta che li portarono a vedere la fabbrica della Energhia (se non erro, comunque quella dove assemblano le Soyuz) e la loro guida esordì dicendo “Se venivate mezz’ora fa vedevate il modulo orbitale e la capsula staccate” mentre si sa che gli americani per unire due pezzi di un qualsiasi lanciatore ci stanno due giorni (o quasi) …

da unc erto punto di vista ares i è un’accrocco di pezzi già pronti! :stuck_out_tongue:

E’ una di quelle scene della CON che mi sono rimaste maggiormente impresse :slight_smile:

Confermo, ero presente, e ricordo anche che Samantha raccontò di come il lavoro di montaggio dei componenti interni fosse artigianale. :ok_hand: