Presentazione di ALTEA al 3° YRMR a Tor Vergata, anche in streaming

Volevo segnalare la terza edizione dello “Young Researcher Meeting in Rome” che si terra’ venerdi’ prossimo, 20 Gennaio, presso l’Universita’ di Roma “Tor Vergata”.
La conferenza avra’ luogo in Aula Grassano a partire dalle ore 9. Il programma completo, articolato in presentazioni orali e posters, puo’ essere consultato al sito internet della manifestazione.
Tutti gli interventi verranno trasmessi in streaming al seguente link

Alle 12:20 ci sarà un intervento del sottoscritto sugli esperimenti “ALTEA e ALTEA Shield sulla ISS”.

Altri interventi “spaziali” che potrebbero interessare gli utenti del forum sono i seguenti:

12:20 - 12:40 Luca Di Fino: “The ALTEA and ALTEA-Shield experiment onboard the International Space Station”
12:40 - 13:00 Martina Cardillo: “Direct proof of Cosmic Ray acceleration by Supernova Remnants with the AGILE satellite”
14:20 - 14:40 Laura Inno: "distance and geometry of the magellanic clouds using the Classical Cepheid Period Wesenheit relations
14:40 - 15:00 Sara Turriziani: “Optical identifications of celestial high energy sources with the Telescopio Nazionale Galileo”
15:00 - 15:30 Iacopo Bartalucci, Ilaria Formicola, Rossella Martino: “Galaxy clusters mass measurements techniques”
15:50 - 16:10 Sergio Fabiani: “Evolving X-ray Polarimetry towards high energy and solar science”

Un altro intervento non spaziale ma di recente attualità
10:00 - 10:20 Simone Amoroso: “A Model Independent General Search for New Physics in ATLAS”

avrei fatto volentieri un salto… ma ho impegni che mi creano problemi fino ad almeno metà febbraio :slight_smile:

punterò sullo streaming…

Vai Spidey, falli neri!

molto interessante Spidey, spero in un resoconto esaustivo…

Trovate info sul mio intervento e il link per scaricare le slide qui (http://lucadifino.wordpress.com/2012/01/23/altea-at-yrmr-2012-slides/).

Ho letto la tua presentazione e volevo farti un paio di domande (non so se preferisci che le faccia qui o sul tuo blog).
Nella slide Particle flux anisotrpy ci sono 4 grafici. I grafici di destra mi sembrano avere le stesse unità di misura di quelli di sinistra. Qual è la differenza?
Avete (hai) pensato ad una causa dell’anisotropia di radiazioni?
Nella slide sul flusso di particelle e l’abbondanza degli ioni, dove ci sono tutti i picchi divisi per atomi, la quantità degli ioni sarebbe quella presente nel flusso di particelle? Sulle ascisse c’è la differenza di energia misurata da ALTEA per singolo evento? L’acronimo Pic1 per cosa sta? Come mai non vedo idrogeno ed Elio che mi aspetterei essere i più abbondanti?
Scusa se ho fatto troppe domande :smiley:

Figurati, quali troppe domande? Ti rispondo qui, ma se potessi scriverle anche sul blog, in modo da farle rimanere anche per altri eventualmente interessati. Se ti va scrivimi ogni domanda in un commento diverso, così posso rispondere separatamente.
Prima domanda, i grafici di destra sono uguali a quelli di sinistra sono infatti lo zoom a basse energie solo per mostrare meglio il comportamento. Infatti si vede che il grafico della direzione X è maggiore di quelli delle altre direzioni, mentre alle energie maggiori è il contrario.
La causa dell’anisotropia è il maggiore schermo che la radiazione incontra nella direzione X (dove attraversa la stazione per lungo). Lo schermo maggiore causa la frammentazione dei nuclei più pesanti (abbassando il flusso a energie alte) e i frammenti vanno ad aumentare il flusso dei nuclei leggeri (a basso rilascio, dunque). Questo è il motivo perchè tanto schermo non vuol dire meno particelle, anzi. La radiazione è a più basso LET, quindi meno dannosa, ma il numero di particelle risulta maggiore.
Nella slide con il flusso (ma in realtà non è un vero flusso) e l’abbondanz, è mostrato lo spettro di energia rilasciata nei rivelatori di ALTEA (in ascissa). Ogni curva rappresenta uno ione di quelli che compongono il flusso di particelle. Pic1 sta semplicemente per Picco 1 :wink:
Correttamente ti aspetti idrogeno ed elio più abbondanti, ma ALTEA, come mostrato nella slide 3, è poco sensibile all’elio e pochissimo all’idrogeno, per cui si vedono poco. Tutti i nuclei leggeri ( < B ) compresi idrogeno ed elio sono all’interno di pic1.
Grazie mille per le domande, spero di essere stato chiaro, e se ti va rifammele anche sul blog.
Se hai altre domande chiedi pure.
Ah, complimenti per lo spirito di osservazione :wink:

Sei stato chiarissimo :slight_smile:
Per ora non ho altre domande, ma ci sto rimuginando un po’ su. La protezione delle radiazioni mi ha sempre affascinato, quindi qualche anno fa mi ero informato di qua e di là, però si scoprono sempre cose nuove. Per esempio non ero a conoscenza dell’anomalia Atlantica!!!
Una domanda: la radiazione fuori dalla stazione è isotropa? Mi spiego meglio: all’interno della stazione è anisotropa, per gli effetti di schermatura. Però prima di essere schermata la radiazione è isotropa? In un ipotetico viaggio interplanetario sarebbe cioè possibile stabilire un verso di schermatura preferenziale?
Quello che mi aspetterei in un viaggio interplanetario sarebbe una radiazione isotropa derivante dai raggi cosmici ed un’altra fortemente direzionale dovuta al Sole. Anche in orbita intorno alla Terra è così o l’anisotrpia dipende maggiormente dal campo magnetico?
Poi avevo letto un articolo sulla pericolosità delle radiazioni e, a memoria, ricordo che i protoni liberi possono essere molto più pericolosi dei nuclei pesanti perché, sebbene meno energetici, interagiscono maggiormente con il DNA e il nostro apparato biologico.
Alla fine le domande mi son venute lo stesso :slight_smile:

Meno male che non avevi altre domande :wink:
Tieni in cosiderazione che in un’orbita come quella della Stazione Spaziale, la dose assorbita nei passaggi sulla SAA è pari a quella presa nei poli, nonostante la stazione non passi sulla SAA in tutte le orbite (circa 6 passaggi al giorno + o -) e che nella SAA ci siano solo protoni (che contribuiscono poco alla dose). Ma l’incremento di flusso di protoni arriva fino a 100 (forse 1000) volte …
La radiazione è più o meno isotropa, a parte un certo effetto di schermo da parte della Terra stessa. Ma i raggi cosmici non viaggiano in linea retta, quindi alla fine risultano più o meno isotropi.
In un viaggio interplanetario la radiazione può essere tranquillamente cosiderata isotropa. E anche quella proveniente dal Sole, sempre a causa dei campi magnetici, non è poi così direzionale.
L’anisotropia misurata da ALTEA dipende quasi solamente dalla schermatura, a parte nella SAA dove i protoni intrappolati vengono quasi tutti da una direzione sola.
In realtà i nuclei pesanti sono più pericolosi, anche a livello biologico, dei nuclei leggeri (e dei protoni), perchè anche a parità di dose assorbita, i nuclei pesanti la rilasciano tutta nello stesso punto (sulla stessa traccia). I protoni quindi sono meno pericolosi in se, ma come ti ho detto nel caso della SAA, il problema è che sono anche 10000 volte più abbondanti dei nuclei più pesanti. Un altro problema dei protoni è che sono (a parità di energia per nucleone) molto più penetranti dei nuclei, quindi è più difficile schermarli.
Se ti va metti anche queste sul blog, e se vuoi approfondire sul mio blog trovi un riepilogo sui raggi cosmici qui.
Parlo della SAA nel post “Il campo magnetico terrestre” e di altri argomenti come la perdita di energia e la protezione.

E soprattutto grazie per la curiosità e per aver scritto sul blog :clap:

Quando avrò tempo leggerò gli altri post. Per ora del tuo blog avevo letto solo l’articolo sui light flash. Oggi però ho bighellonato abbastanza :smiley:

Se continui così potresti diventare in breve tempo il commentatore più affezionato del blog (e anche più intelligente) :slight_smile: