Il test a terra del nuovo razzo Antares della Orbital rinviato ad aprile

Il test a terra per il nuovo razzo vettore Antares della Orbital, un prerequisito per il volo di debutto, probabilmente non potrà essere effettuato prima del prossimo aprile 2012 a causa dei test e del lavoro di certificazione della rampa di lancio che sono attualmente in corso presso il sito di Wallops Island in Virginia.

La Virginia Commercial Spaceflight Autority, che è l’ente statale che gestisce le operazioni dello spazioporto dal quale verrà eseguito il lancio del vettore della Orbital, sta ancora completando la certificazione dei sistemi della rampa di lancio, che includono 130 serbatoi pressurizzati necessari a supportare il lancio del vettore a propellenti liquidi Antares, e sta effettuando i test di performance e funzionali per verificare che i vari sistemi e il software di gestione lavorino correttamente.

Questo test a terra per il razzo Antares era in programma per il mese di febbraio 2012 mentre il primo lancio di Antares sarebbe dovuto avvenire fra aprile e maggio del 2012.

Antares, conosciuto prima come Taurus II, è il nuovo vettore sviluppato dalla Orbital per inviare alla Stazione Spaziale Internazionale la capsula cargo Cygnus nell’ambito del programma Commercial Orbital Trasportation Service (COTS) e, nel programma concordato con la NASA, ne sono previsti due lanci di test prima di iniziare il proprio servizio effettivo verso la ISS.

È atteso per il 9 febbraio prossimo, da parte della Orbital, un comunicato che fornisca le nuove date previste per i voli di test del vettore Antares e della capsula Cygnus.

Fonte SpaceNews


nella foto un rendering della base di lancio della Orbital a Wallops Island, Virgina
Credit: Orbital Sciences Composite

Non vorrei sembrare pessimista… è una mia impressione o tutti i lanciatori commerciali stanno subendo un ritardo dietro l’altro? Non è che l’essere aziende con fini commerciali li ha spinti a dichiarare una schedule più veloce di quella che in effetti si potevano permettere?

Personalmente è quello che ho sempre sostenuto…
Questo era il primo launch manifest per il Falcon 9 pubblicato nel 2005…
http://www.spacex.com/updates_archive.php?page=0605-1205

Il F9 dovrebbe oggi volare da almeno 5 anni… invece ha fatto un unico lancio di collaudo lo scorso anno…

Il che per come la vedo io ha qualche aspetto preoccupante. Finchè si lanciano dei satelliti non succede niente di grave se li si lancia con qualche mese di ritardo (a parte ovviamente una probabile perdita di denaro da parte del cliente).

Però nel caso di supporto a una stazione spaziale abitata, la cosa diventa davvero seria. Questi sono ovviamente ancora lanci test, e quindi il carico a bordo non è ancora niente di “vitale”, al massimo si posticipa qualche esperimento. A regime però, il carico potrebbe essere cibo, acqua o altro di vitale importanza per la stazione. Non penso che la pianificazione verrà mai fatta “al limite” per cui un ritardo crei dei problemi veri, però comunque bisognerà potersi fidare delle date che il lanciatore propone… e quello che stiamo vedendo ora non è sicuramente di buon auspicio. Quante volte nel mondo aziende hanno dichiarato il falso per poter competere con gli avversari, e sono state scoperte magari solo anni dopo? E come si fa a essere sicuri che questo non avvenga anche in campo spaziale?

Se è per questo, anche gli Shuttle non mantenevano sempre le date di lancio previste; tutto è paese!!!

I rinvii credo siano inevitabili in un campo tecnologico ancora, tutto sommato, pioneristico. L’idea di LEO come meta “di routine” non è ancora realtà, anche se moltissimi lanci e molti passi avanti sono stati fatti in questi decenni.
Quello che stride un po’ con la realtà è l’approccio sempre molto entusiastico e positivo dei soggetti commerciali emergenti, ma è ovviamente anche una strategia di marketing (oltre, perchè no, a una passione reale che forse nelle grandi agenzie pubbliche traspare meno).
Sono state fatte grandi promesse ed è credo normale che non tutte vengano mantenute…io credo sia fisiologico che alcuni degli ambiziosi progetti privati di questi anni finiscano dimenticati o si dimostrino meno efficaci del previsto.

Penso che sia un po’ presto per preoccuparsi dell’affidabilità di questi sistemi nelle missioni verso la ISS, nel senso che l’obiettivo di tutta questa fase è arrivare pronti alle missioni ufficiali di rifornimento. Qualche contrattempo al momento non può che fare bene allo sviluppo dei mezzi, a patto ovviamente che non diventi un problema insormontabile.

Sono troppo ottimista? :stuck_out_tongue_winking_eye:

Grazie, Mario… :skull: :skull: :skull:

Con tutto il rispetto lo Shuttle era una macchina ben diversa e più complessa di qualsiasi altra cosa. E i ritardi non erano in fase di integrazione o test, ma semmai per anomalie che risultavano una volta in rampa…

Più che giusto quello che dici però…per un motivo o per l’altro, ogni tanto si partiva in ritardo. Se poi vogliamo proprio guardare tutto, la costruzione della ISS è stata ritardata proprio a causa di “problemi” allo Shuttle.

Nel nostro caso con i voli nominali abbiamo FASTER e FASES (SpX-2 o SPx-3), SODI (SpX-1).
Se tutti i ritardo (come sarà sembra) questo ci provocherà non pochi problemi… anche economici.

Riesumo il topic per un piccolo aggiornamento…
Mercoledì 11 aprile c’è stato il trasferimento al pad del primo stadio di Antares per alcuni giorni di test delle interfacce.
Questo l’articolo di SpaceFlight Now

galleria fotografica del sito Spaceflightnow.com con immagini del primo stadio del nuovo vettore Antares all’interno dell’hangar della Orbital

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tutte le foto credit Spaceflightnow.com

e sulla rampa di lancio presso il sito di Wallops Island in Virginia.

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tutte le foto credit Spaceflightnow.com