Una nuova missione umana cinese vedrà la luce la prossima estate

Il China Manned Space Engineering Office (CMSEO) ha recentemente annunciato che il prossimo volo umano cinese verrà effettuato la prossima estate nel periodo compreso tra i mesi di giugno ed agosto.

La missione Shenzhou 9, il quarto volo spaziale umano cinese, porterà 3 taikonauti e la loro navicella ad un docking manuale al modulo orbitale Tiangong 1. L’annuncio, riportato anche dall’agenzia di stampa nazionale Xinhua News Agency, non ha rivelato nè la durata della missione né l’identità dell’equipaggio. Le uniche notizie al riguardo risalgono allo scorso anno quando la stessa Xinhua News Agency aveva comunicato che tra i nove candidati al prossimo volo spaziale vi erano anche due donne.

Un portavoce dell’ufficio tecnico ha dichiarato che sia il vettore Lunga Marcia 2F che la navicella spaziale Shenzhou 9 sono attualmente sottoposti ai controlli pre volo finali.

La pianificazione delle prossime missioni prevede un altro volo umano nel 2013 e la realizzazione di un modulo orbitale, chiamato Tiangong 2, di maggiori dimensioni rispetto a Tiangong 1 attualmente in orbita, il tutto rivolto al progetto di poter disporre di una propria stazione spaziale orbitale entro il 2020.

I programmi dell’agenzia spaziale cinese sono guardati con molta attenzione dal resto del mondo. In pochi anni la Cina è riuscita a raggiungere importanti traguardi nell’esplorazione spaziale se consideriamo che il primo volo umano del paese è stato effettuato nel 2003, per giungere allo scorso ottobre quando la missione Shenzhou 8 ha eseguito alcuni docking automatici con il modulo orbitante Tiangong 1.

Il sistema di aggancio orbitale della capsula Shenzhou è denominato APAS (Androgynous Peripheral Assembly System) ed è simile e compatibile al sistema Russo APAS-98 installato sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Il primo APAS-75 venne sviluppato dalla ex-Unione Sovietica per lo U.S.-Soviet Apollo-Soyuz Test Project. A ciò seguì APAS-89 per l’assemblaggio della stazione spaziale Sovietica/Russa MIR.

E’ importante ricordare che le navicelle Shenzhou, benchè compatibili meccanicamente con i sistemi di attracco russi, non potrebbero eseguire un docking con la ISS poichè non è presente tutta la parte elettronica relativa ai sensori di guida e di avvicinamento compatibili con la Stazione Spaziale Internazionale.

Fonte: Spaceflight Now

Mi permetto di segnalare che proprio in un articolo apparso sul sito SPACEFLIGHT NOW, del 17 Febbraio 2012, si scriveva chiaramente che il sistema di docking cinese è in grado di effettuare un aggancio con la ISS. L’articolo era stato scritto da Stephen Clark.

Il titolo dell’articolo in questione era il seguente: “China sets summer launch for next human spaceflight”.

Chi ha ragione e chi “mente”?

L’argomento era già stato oggetto di discussione.

In ogni caso si à sottolineato che meccanicamente il docking sarebbe possibile ma non in automatico, visto che l’elettronica installata sulla ISS non è compatibile con i sistemi di guida delle navicelle cinesi (o viceversa).

Un problema non certo insormontabile.

Assolutamente vero quanto affermi.
Personalmente non ritengo si tratti di un problema meramente tecnologico…