La missione GRAIL estesa fino a dicembre 2012

NASA ha deciso di estendere la missione delle sonde gemelle GRAIL fino a dicembre 2012.
L’estensione della missione permetterà di elaborare una migliore e più accurata mappa del campo gravitazionale lunare.

Originariamente la missione si sarebbe dovuta concludere in giugno, in concomitanza con gli estesi periodi di eclissi solare che avrebbero potuto privare i pannelli solari delle sonde dell’energia necessaria per ricaricare le batterie.
L’estensione della missione è stata approvata solo dopo aver appurato che le probabilità di sopravvivenza al periodo di eclissi sono aumentate, stando alle analisi dei recenti dati inviati dalle sonde, che stanno funzionando persino meglio del previsto.
Il secondo periodo di operatività e ricerca inizierà a settembre e durerà per tre mesi.

Le due sonde soprannominate Ebb e Flow stanno attualmente orbitando ad una quota di circa 55 km; per la seconda fase della missione le due sonde si abbasseranno ad un’altitudine media di 22 km, secondo alcuni dati preliminari potranno spingersi fino a 7 km sopra la superficie lunare.
La quota più bassa permetterà di raccogliere dati sempre più precisi e accurati.

Nel caso in cui Ebb e Flow sopravviveranno al periodo di eclissi di dicembre la missione potrebbe essere ulteriormente estesa.

Le due GRAIL sono entrate in orbita lunare il 31 dicembre 2011 e il 1 gennaio 2012, la prima fase operativa è iniziata a marzo, durerà circa tre mesi.

I responsabili della missione stanno inoltre pianificando lo scenario di fine missione: le due GRAIL verranno schiantate sulla superficie lunare, si sta valutando la possibilità di fare in modo che l’evento avvenga nel campo operativo degli strumenti di LRO.

Fonte: SFN

Sono felice e favorevole all’estensione di questa missione poichè permetterà di aumentare il nostro sapere sulla Luna. Un po meno contento della nuova “immondizia” che verrà fatta schiantare sulla superficie lunare.
Sarebbe ora di smettere con questo sistema incivile di dismettere le sonde fuori uso. Oltre ad essere un comportamento incivile e da zozzoni, in futuro potrebbe risultare pericoloso per l’eventuale esplorazione lunare.

Non potrebbero immetterle su un’orbita che le porterebbe a schiantarsi sulla superficie del Sole?

SHHHHHHH o si riapre la polemica della cacca :stuck_out_tongue_winking_eye:

Scherzi a parte concordo… secondo me anche per i rientri sulla terra questa storia del “tanto finisce in mare” andrebbe riveduta.
Nel caso di Ebb e Flow si può cogliere l’occasione dello schianto per fare altre analisi della superificie lunare ma mi pare cmq una giustificazione per un problema non affrontato in fase di progetto
IMHO ovviamente

…una nuova generazione di rover-spazzini è già all’orizzonte! :stuck_out_tongue_winking_eye:

Concordo che “contaminare” gli altri pianeti/satelliti con la nostra rumenta non sia molto elegante, ma va anche detto che per ora il problema si mantiene su una scala trascurabile…per quanto ci abbiamo fatto schiantare (e atterrare) un po’ di tutto non credo che la superficie della Luna sia poi così simile ad una discarica, per ora.
E poi, quando finalmente si avvierà il turismo lunare, vuoi mettere l’attrattiva dell’archeologia spaziale? :scream:

almeno sulla Terra abbiamo gli amici organismi decompositori che
disassemblano almeno parte della rumenta-rùf-rusco…

il problema dei rifiuti è senza semplici soluzioni, perchè nulla si distrugge, ma si trasforma, e non sempre in sostanze “carine”…

un mio amico anni fa faceva la tesi proprio sui termovalorizzatori e scoprì che c’era un catalizzatore di alcune reazioni indesiderate e questa sostanza era l’ossido di zinco…vi dice niente? E’ in tutte le creme anti eczema x il culetto dei bambini! Ci risiamo con la cacca :stuck_out_tongue_winking_eye:

Se avessimo pensato prima a questo problema, ora con la ISS non si rischierebbe così tanto , ne si dovrebbero stanziare fondi per ripulire le orbite intorno alla Terra.

Uhm, ma guarda che non c’è in corso nessuna emergenza rifiuti (nello spazio :wink: ).
Non so cosa intendi con “così tanto” ma l’incremento delle DAM, considerato che il botto tra Iridium e Cosmos è ancora recente, è ancora gestibile.

Certo, sarebbe bello non avere nulla di inerte in orbita, ma il percorso che ha portato alle best practice attuali è stato virtuoso. Si impara dagli errori e si fanno tappe tecnologiche.
Però non parlarne come se fosse il giorno del giudizio, se no poi non lamentiamoci dei giornalisti catastrofisti!

Per non parlare dell’idea di dirigere sonde in orbita lunare verso il sole. Non è proprio fattibile. Ma anche voler disegnare una missione che si avvicini molto al sole sarebbe difficile. Pensa al giro di gravity assist che ha dovuto fare Messenger per arrivare dalle parti di Mercurio (e per il sole c’è da mangiare ancora un po’ di velocità…)
Va bene includere una strategia di fine missione nel budget di una sonda, ma questo costerebbe qualcosa dello stesso ordine di grandezza del costo della missione (sparato a caso. Forse di più?)

Schiantare 2 granelli di polvere sulla Luna, che è bersagliata quotidianamente da altra rumenta spaziale in abbondanza, direi che è l’ultimo dei problemi e non c’entra molto con il problema dell’affollamento in LEO.

Impatti dell’energia di quelli previsti per la fine missione delle sonde GRAIL si verificano sulla Luna ogni pochi giorni da miliardi di anni (in passato erano anzi più frequenti). Vista la simile fisica degli impatti, per la Luna non fa molta differenza se ogni qualche anno a cadere sia un asteroide ISO-9000 o una scatola metallica gettata da una civiltà di zzozzoni.