Iniziano i test di volo sul Dream Chaser

Sierra Nevada Corporation (SNC) ha completato con successo il primo test di volo “captive” della navetta a corpo portante in fase di sviluppo, Dream Chaser. Il test è avvenuto su un prototipo in scala 1:1 lo scorso 29 maggio in Colorado.

Durante il test di trasporto in volo, il Dream Chaser è rimasto agganciato ad un elicottero Air-Crane Erickson e i tecnici di SNC hanno potuto verificare l’aerodinamica della navetta, in previsione dei test di volo libero che verranno effettuati presso il Dryden Center della NASA entro la fine di quest’anno.

Il volo captive è stato effettuato solo quattro giorni dopo il completamento di altre milestones previste dal programma della NASA Commercial Crew Development Round 2 (CCDev-2). Queste milestones comprendono: test del sistema di separazione, drop test del carrello di atterraggio, test dell’interfaccia di agganciamento per i test captive, e la Flight Test Readiness Review per il primo test captive.

Durante la Flight Test Readiness Review, avvenuta il 24 maggio, i dirigenti di SNC hanno dato l’approvazione per il volo captive avvenuto pochi giorni dopo.

Il progetto del Dream Chaser si basa sul lifting body HL-20, sviluppato dalla NASA negli anni '60. Il programma provvisorio prevede il trasporto della navetta al Dryden Flight Research Center presso la base dell’Air Force di Edwards in California alla fine di agosto. A settembre dovrebbero cominciare i primi test di volo libero e atterraggio.

Fonti: NASA, Sierra Nevada.

Video del test di volo captive:

Altro video di NASA:

http://www.nasa.gov/centers/dryden/status_reports/Dream_Chaser_status_05_31_12.html

E’ BELLISSIMO!!!

archipeppe dove sei, guarda!

Bellissimo! Sembra di tornare negli anni dello sviluppo degli Shuttle con i voli atmosferici di prova della navetta Enterprise!

E’ un mezzo bellissimo :clap: sono veramente molto, molto curioso di vederlo all’opera!!!

Spazio réclame

Il video promozionale ricorda molte delle capacità che nelle intenzioni doveva avere lo Shuttle.

A vederlo da sotto sembra un mattone nero con due alettine insignificanti quasi verticali ai fianchi…ti credo che nelle fasi finali di volo verrà giù come un sasso!

Ma quando è “dockato” alla ISS rivolge lo scudo termico verso lo spazio? Non è un po troppo esposto ai micrometeoriti?

…davvero bello. Sarà dura aspettare fino al 2015…

Sono perplesso… e ammetto la mia ignoranza.
Lo Skycrane a manetta fa ben 100 nodi (non ostante i 12.000 shp), e dubito fortemente che li abbia fatti durante il test. Che senso ha una prova aerodinamica vincolata a 30 o 40 nodi per un mattone volante che, se va bene, stalla a 200?
O è solo un test di stabilità al vincolo per un successivo rilascio in quota? E poi lo Skycrane al massimo sale a 9000 piedi (senza carico). Ha senso una prova di sgancio da quota così bassa e velocità quasi nulla?
Insomma, fatemi capire :wink:

I test condotti nei giorni scorsi, che continueranno, servono principalmente a verificare la stabilità in volo dell’elicottero con il DC agganciato sotto di esso.
Secondo quanto dichiarato in precedenti interviste a questa domanda è stato risposto che il motivo per cui si inizia con un elicottero prima di passare ad un aereo-madre è perché si vuole partire dalla parte “lenta” dell’inviluppo di volo, cominciando con i primi sganci bassi e lenti per poi esplorare le altre zone dell’inviluppo. E’ vero che la velocità massima dell’elicottero è inferiore alla velocità di stallo del DC, obbligando, prima di iniziare ogni test, ad effettuare una rimessa dallo stallo, ma a riguardo sembra il team sia abbastanza tranquillo e fiducioso, confidando anche nel peso del mezzo che permette di raggiungere la velocità di manovra in pochi secondi.

Altre notizie sparse raccolte qua e la:

  • Nelle ultime fasi dei test atmosferici verranno anche utilizzati i propulsori ibridi per verificare il controllo nella parte più alta dell’inviluppo di volo (alta quota e alta velocità).
  • La scelta di utilizzare una slitta al posto del ruotino è dettata ovviamente dal semplificare al massimo il sistema, la scelta non implicherà riduzioni del vento al traverso massimo in fase di atterraggio.
  • La rampa di lancio dell’Atlas 402 non subirà interventi radicali, solo un adattatore per l’ingresso dell’equipaggio.
  • Il turnaround fra due voli della stessa navetta è stimato in 2 mesi.
  • Nel caso in futuro fosse richiesta una maggiore permanenza in orbita in volo autonomo potrebbe essere prevista l’installazione di un pannello solare per fornire energia al DC.
  • Il sistema RCS che utilizza propellenti non tossici permetterà alle squadre a terra di approcciare e avvicinarsi al mezzo pochissimi secondi dopo l’atterraggio evitando le lunghe e laboriose procedure di messa in sicurezza dello Space Shuttle.
  • Dall’orbita della ISS sarà possibile arrivare a terra al massimo in 6 ore e considerando la velocità di accesso dopo l’atterraggio, unita ai bassissimi carichi di rientro, sarebbe il mezzo ideale in caso di evacuazione medica urgente per astronauti sulla ISS.
  • Lo scudo termico (un’evoluzione di quello dello Shuttle) non verrà sostituito dopo ogni volo e non è previsto siano necessarie riparazioni alle piastrelle. Si procederà alla sostituzione solo per quelle che risulteranno eventualmente danneggiate.
  • Gli equipaggi per i primi voli (atmosferici e spaziali) non sono ancora assegnati, l’unico praticamente certo per entrambi è Steve Lindsey, a capo del team di sviluppo.

Grazie Alby… makes sense. Però io per il primo sgancio e relativo recupero dallo stallo da 3.000m con 30 nodi di airspeed non ci salgo :point_up:

Perchè il peso influisce sulla velocità con cui si recupera…velocità, scusate… e si esce dallo stallo?

Beh, credo che per i primi secondi in pratica cadrà libero, a prua in avanti, e andrà giù quasi in verticale. Appena raggiunge la velocità di manovra (200, 240 nodi?) deve fare una richiamata e ottenere velocità orizzontale… nel frattempo avrà perso 1 km di quota, almeno. Secondo voi che efficienza aerodinamica ha il “mattone” ? 3, 4? Se fila a 200 nodi fa anche 1 miglio al minuto in verticale, quindi ha un minuto e mezzo di volo utile per fare la manovra di uscita dallo stallo, mettersi in assetto e atterrare. Nè tanto, nè poco. Mi pare di aver letto che i primi voli li faranno con un comando a distanza.

L’efficienza hanno dichiarato sia 4 e si, tutti i voli di questo prototipo saranno controllati in remoto. Solo con la campagna del secondo prototipo inizieranno i test pilotati nel 2014.
http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=17658.0

Quoto, soprattutto sui tempi e costi di manutenzione… però io voglio avere fiducia… questa macchina mi piace, mi emoziona parecchio! :embarrass:

Speriamo!!!

Forse ricordi la sigla iniziale de “L’uomo da sei milioni di dollari”, era l’HL-20 che si schiantava al suolo con Steve dentro dopo lo sgancio dall’aereo madre

Non mi pare fosse l’HL-20… ma vado a memoria… :wink:

Oh potrebbe essere, anch’io vado a memoria… mi pareva fosse quello ma potrei sbagliare, se ne è parlato in un thread tempo fa, se lo recupero vedo cosa era venuto fuori allora e per sicurezza rispolvero i DVD… :stuck_out_tongue_winking_eye: