STS-62A "Polar Express"

Facendo qualche ricerca sul web riguardo allo sfortunato complesso di lancio SLC-6 di Vandenberg AFB, soprannominato “Slick 6”, mi sono imbattuto in questo bell’articolo sulla mai svolta missione STS-62A:

http://www.nasaspaceflight.com/content/?id=4151

Questa missione militare avrebbe dovuto vedere, oltre al primo lancio di uno Shuttle (il Discovery) dalla base californiana, anche il primo inserimento in orbita polare ad alta inclinazione di un veicolo spaziale “manned”, allo scopo di rilasciare nell’orbita corretta il carico top-secret (in realtà sarebbe stato un “test-bed” di sensori all’infrarosso da utilizzare per successivi satelliti-spia veri e propri).
L’articolo fa una serie di interessanti considerazioni su vantaggi e svantaggi che un lancio del genere avrebbe comportato, anche tramite la testimonianza di alcuni membri dell’equipaggio allora designato.
Come ben noto, l’intero programma fu poi cancellato in seguito all’esplosione del Challenger e al ripensamento del DoD USA sull’impiego dello Shuttle come vettore militare.
Lo Slick-6 (costo stimato totale della “messa in opera” circa 4 Miliardi di dollari…) si avviò così ad un rapido declino, come già era rimasto inutilizzato dopo la cancellazione del programma MOL… perciò non sembra insensata l’allusione che l’articolo fa alla leggenda che l’intero complesso fosse stato costruito su di un’antico luogo di sepoltura Indiano, i cui vendicativi discendenti avrebbero contribuito a far fallire tutti i programmi ad esso associati…!

Sul bel sito in francese “Capcomespace”, si possono trovare molte altre info ed immagini sull’SLC-6, addirittura tutta la cronologia per immagini dalla sua progettazione alla costruzione e collaudo:

http://www.capcomespace.net/dossiers/espace_US/shuttle/vandenberg/SLC6%201979.htm

Qui un rapido confronto tra i possibili azimuth di lancio da Vandenberg rispetto a Cape Canaveral:

A causa dell’alta sismicità della zona, durante la sua permanenza nell’OMCF (Orbiter Maintenance and Checkout Facility), l’Orbiter doveva essere posizionato su appositi supporti in grado di resistere a terremoti di Magnitudo 8 e oltre (la domanda sorge spontanea: ma anche la struttura dell’edificio avrebbe resitito?):

L’OMCF distava ben 17 miglia dalla rampa e per consentire il trasporto dell’Orbiter fu fatto decisamente un bel lavoro di scavo:

INTERESSANTISSIMO!! Non le sapevo tutte queste sfaccettature dello Shuttle a Vandenberg! Dalle foto sembra che il millimetrico passaggio per la strada sia stato scavato proprio con l’Enterprise… :smiley:
Ma le vibrazioni di un terremoto di 8° magnitudo sono maggiori di quelle che si hanno alla partenza?!?! :?

INTERESSANTISSIMO!! Non le sapevo tutte queste sfaccettature dello Shuttle a Vandenberg! Dalle foto sembra che il millimetrico passaggio per la strada sia stato scavato proprio con l'Enterprise.... :smiley: Ma le vibrazioni di un terremoto di 8° magnitudo sono maggiori di quelle che si hanno alla partenza?!?! :?

In effetti questa cosa ha lasciato un pò perplesso anche me.
A tal proposito bisogna aggiungere che un’altro dei non pochi problemi legati alle operazioni di lancio da Vandenberg era proprio la dispersione dell’onda d’urto al momento del lancio.
Alcuni esperti ritenevano infatti che l’orografia del terreno circostante (colline e montagne anzichè pianura come in Florida) avrebbe potuto creare un pericoloso effetto di riflessione e “rafforzamento” (non so se in questo caso si può parlare di risonanza…) dell’onda d’urto, danneggiando sia il complesso dello Shuttle sia gli edifici circostanti.

la bibbia “Space Shuttle” di Dennis R. Jenkins parla diffusamente del Vandemberg Launch Site, noncè di tutte le prove che vi furono condotte con l’Enterprise, due SRB inerti ed un ET reale.
In particolare, differentemente da quanto fatto al KSC, dove l’orbiter veniva agganciato ad ET e SRB nel VAB, e poi trasportato al monte di lancio con il gigantesco crawler, al VLS l’assemblaggio veniva condotto direttamente sul pad, che era rinchiuso in due “valve” che componevano un edificio grande a sufficienza per condurre le varie operazioni.

la [bibbia "Space Shuttle"](http://www.forumastronautico.it/deletedlink.php?trashparam=jenkins&t=193) di Dennis R. Jenkins parla diffusamente del Vandemberg Launch Site.....

Mi sa che prima o poi mi toccherà comprarla questa Bibbia…

Alcuni esperti ritenevano infatti che l'orografia del terreno circostante (colline e montagne anzichè pianura come in Florida) avrebbe potuto creare un pericoloso effetto di riflessione e "rafforzamento" (non so se in questo caso si può parlare di risonanza...) dell'onda d'urto, danneggiando sia il complesso dello Shuttle sia gli edifici circostanti.

Questo è un aspetto che mi sarebbe piaciuto comprendere più a fondo … Non ricordo più dove lo abbia letto, ma pare che qualcuno abbia fatto dei calcoli relativi alle “spinte” causate alla Terra dai vari lanci dei Saturno 5 …

... Non ricordo più dove lo abbia letto, ma pare che qualcuno abbia fatto dei calcoli relativi alle "spinte" causate alla Terra dai vari lanci dei Saturno 5 ...

Prova qui:

http://www.halfbakery.com/idea/Total_20Terrestrial_20Launch_20Offset_20Calculation

Earth weighs about 5.98x10^21 tonne. A loaded Saturn V launch vehicle weighed about 2,800 tonne. Even if the whole thing went into orbit (it doesn't), the effect on Earth's rotation is next to nil. The thrust against Earth is for a rather short period, and it would take many million of them to have even the slightest effect.

Una piccola informazione aggiuntiva alle fotografie dell’ottimo Zarantonello, il veicolo da trasporto su cui è adagiato l’Enterprise è stato progettato e realizzato in Italia, dalla Cometto (specializzata nella produzione di rimorchi per autotrazione, in alcuni esemplatri (non ricordo se 2 o 3…) e consegnati alla NASA a metà degli anni '80.

La cosa all’epoca suscitò un certo scalpore perché sembrava quasi incredibile che l’Italia potesse fornire qualcosa agli USA che non fossero mafiosi, pizza, spaghetti, vino o quant’altro del genere.

Si, archipeppe!
Ne aveva parlato qui il nostro Maxi :smiley:
Certo che in 6 mesi ne abbiamo messa di carne al fuoco… 8)

Si, archipeppe! Ne aveva [parlato qui](http://www.forumastronautico.it/index.php?msg=7763#7763) il nostro Maxi :smiley: Certo che in 6 mesi ne abbiamo messa di carne al fuoco... 8)

Caspita!! E ci hai proprio ragione… :smiley:

Beh, per quanto riguarda “la carne” del Forum non possiamo proprio lamentarci, siamo quasi a quota 10.000 post (a proposito si festeggia??) e quasi 100 iscritti. :grinning: :-({|= :smiley:/

Beh, per quanto riguarda "la carne" del Forum non possiamo proprio lamentarci, siamo quasi a quota 10.000 post (a proposito si festeggia??) e quasi 100 iscritti. :grinning: :-({|= \:smiley:/

Che se magna?
Non è che passi da queste parti? Ti ospiterei volentieri ad uno dei momenti di gozzoviglia del Maniero (Luca e Dario ne sanno qualcosa).

NON MI TENTARE!!!

Che (come diceva Oscar Wilde) io resisto a tutto tranne che alle tentazioni, specie se di natura gastronomica (oltre che - ovviamente - a quelle di natura femminile… :wink: ), e prutroppo che sono un buongustaio si vede :cry: :cry:

....In particolare, differentemente da quanto fatto al KSC, dove l'orbiter veniva agganciato ad ET e SRB nel VAB, e poi trasportato al monte di lancio con il gigantesco crawler, al VLS l'assemblaggio veniva condotto direttamente sul pad, che era rinchiuso in due "valve" che componevano un edificio grande a sufficienza per condurre le varie operazioni.

Ecco le due “valve”, prima chiuse attorno al Pad, poi aperte, in posizione di lancio: