Hai senz’altro ragione, ma penso che per chi ha dedicato anni di lavoro per realizzare questa macchina straordinaria sarebbe stato impossibile…trattenersi! Si tratta pur sempre di una milestone importante nella storia delle esplorazioni spaziali unmanned, per le quali tra l’altro dovremmo cercare di maturare maggiore entusiasmo perché probabilmente saranno le sole, per molti anni, a consentirci di perlustrare il nostro sistema solare: una volta conquistato Marte, dubito fortemente che il piede di un astronauta toccherà altri suoli alieni molto presto…
Concordo appieno!!! Tutti questi rover ci danno ora la possibilità di vedere varie parti di Marte; se dovessimo aspettare gli astronauti…rischierei di non vedere niente.
Chi può dire che qualche rover non scopra qualcosa di davvero speciale e che, questa scoperta, non comporti un’accellerazione nella realizzazione di un volo umano.
Direi… durante i prossimi 2-10 anni, all’incirca, con cadenza giornaliera/settimanale
Apollo fu senz’altro più sensazionale e più titanica, però io ero un poppante e non la percepisco rappresentare la mia generazione. Inoltre la superficie lunare sembrava tutta uguale, si conoscevano pochi dettagli se non si comperavano libri su libri, e poi forse. Adesso si sa davvero tutto, ma l’emozione della diretta é passata.
Curiosity invece sarà una missione ricca tecnicamente, dettagliata e riportata dai nostri monitor in alta definizione se non addirittura in stereoscopia, piena di congegnetti sfiziosi e posata su un mondo vero con atmosfera, non su una luna. Durerà spero molti anni e quasi ogni mattina ci risveglieremo con un panorama di Marte diverso sulla nostra finestra-pc. Per me sarà fondamentale, anche senza uomini.
Erano altri tempi. Curiosity sta venendo usato per cercare di spremere qualche soldo in più dal congresso, facendo vedere quanto entusiasmo una missione del genere può generare nei media e nella popolazione. E di conseguenza si pompa anche l’entusiasmo che si fa vedere in control room.
In ogni caso c’é anche da dire che, pur non essendoci uomini a bordo, il sistema in questo caso era parecchio complesso e non c’era nessuna possibilità di intervenirci in tempo reale, per colpa del ritardo del segnale. In sostanza i flight controllers stavano davanti ai monitor a leggere la telemetria, sapendo che se qualche segnale avesse dato “rosso” loro non avrebbero potuto fare niente. Questo sicuramente genera una tensione più alta rispetto a chi, come fu per l’Apollo, oltre a leggere la telemetria aveva anche qualcosa da fare attivamente, il che teneva il cervello impegnato ed evitava di pensare ai “what if”…
PS: il tizio con gli orecchini in primo piano (credo che fosse il lead engineer) è andato un po’ fuori dagli schemi. Se noti il flight director non si agitava così
Qualcuno ha fatto notare che prima si criticava la NASA perché la sua freddezza rendeva lo spazio noioso, ora si critica l’entusiasmo anche se porta un significativo consenso pubblico.
Lead Engineer per EDL. In pratica quello che aveva più di tutti le chiappe sul fuoco. Tutta la mia comprensione, io mi sarei tolto la maglia e avrei fatto una scivolata in ginocchio sotto la curva.
il problema è che situazioni del genere le vedo spesso e su argomenti forse più delicati rispetto alla storia di un robottino che atterra su marte per fare scoperte.
e il 90% della gente crede logicamente a quello che legge suo quotidiani, ecc… perché pensano siano più autorevoli di molte altre fonti…
guardate che il SecoloXIX ultimamente si distingue per articoli pseudo scandalistici in tutte le categorie, è una sua linea direttiva gettare ombre, fango su tutti e tutto, si vede che cosi vende, peccato per quella che era una gloriosa testata http://it.wikipedia.org/wiki/Il_Secolo_XIX