NASA vuole una nuova stazione spaziale?

Vantaggi

  • non dover accendere un propulsore ogni tanto per mantenerla in orbita
  • meno spazzatura spaziale
  • rifornimenti (acqua?) dalla Luna (?)
  • osservazione più nitida di stelle/pianeti/sole
    Svantaggi:
  • più radiazioni cosmiche e solari
  • più carburante per raggiungerla

Forse la NASA prevede che entro breve sarà impossibile proteggere la stazione dai detriti spaziali?

Posto scomodo l’L2, da lì la Terra non si vede nemmeno. Solo la faccia nascosta della Luna. E non credo sia così stabile, le correzioni di rotta ci vorranno comunque, c’è sempre il sistema Terra-Luna-Sole in continua evoluzione. Quanto alle radiazioni, circa le stesse che in una missione verso Marte; siamo fuori dalla maggior parte della magnetosfera terrestre.

Direi proprio di no, non è sicuramente questa una delle motivazioni che hanno portato ad intraprendere missioni extra-LEO da parte della NASA…

Progetto ambizioso ma interessante, almeno per ridare un obbiettivo nel medio termine.

Rimangono in sospeso le problematiche tecniche (tutt’altro che bazzecole) e purtroppo non è molto probabile che in questo periodo riesca a ricevere i finanziamenti del congresso…

Ma nel punto di Lagrange 2 non si è nella zona d’ombra radio della Luna? Sarebbe necessario avere dei satelliti ripetitori in orbita lunare?

L’idea è interessante… vedo problematiche le radiazioni!
Vediamo cosa tirano fuori per risolvere il problema

Rimetto qui il link alla news in cui venivano descritti i dettagli tecnici dell’habitat, visto che stiamo parlando della stessa cosa e molti dei dubbi sorti qui trovano già risposta nella descrizione dello studio preliminare: :wink:
http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=17351.0

Il progetto Exploration Platform Gateway della Boeing, che ora Bolden ha proposto, ha un costo di sviluppo (lanci compresi), pari a circa 1,2-1,5 miliardi di dollari. Quindi molto inferiore al progetto che la Nasa aveva proposto in precedenza, il Nautilus X (3,5 miliardi di dollari). La Gateway non avrà bisogno dell’ausilio del SLS, perché i vari componenti verrano lanciati con i razzi esistenti (Atlas, Proton e Ariane) e assemblati sulla ISS. Il grande vettore sarà utilizzato unicamente per portare gli equipaggi e i rifornimenti direttamente nei punti L1-L2, dove verrà collocata la stazione. Per quanto riguarda i finanziamenti, ritengo che un cifra pari a 400 milioni di dollari all’anno per 4-5 anni, da reperire all’interno dei budget 2014-2018, sia fattibile. Credo la Exploration Platform Gateway rappresenti un’ottimo trampolino per l’esplorazione di Marte. :ok_hand:

Exploration Platform Gateway della Boeing

http://4.bp.blogspot.com/-ED8EI7TqAyg/T3xJbIW2tMI/AAAAAAAAD4E/PAqisVnlvQE/s1600/ExplorationGatewayPlatform_components.jpg

Credo che Nasa valuterà anche nuove soluzione che possano utilizzare i moduli della Bigelow Aerospace come il Sundancer e il BA-330.

http://farm9.staticflickr.com/8179/8023495889_7c9617c3cb_b.jpg

Senza alcun dubbio questo sarebbe un progetto molto interessante, sopratutto per il fatto che si andrebbero ad utilizzare tutti quegli elementi costruiti per la ISS e mai utilizzati.
Il problema attuale è che, visti anche i tagli recenti, ritengo alquanto difficile che la NASA riesca ad ottenere altri finanziamenti oltre quelli già ricevuti e previsti.

Non bisogna poi dimenticare, guardando i programmi passati e l’esperienza già accumulata, che ogni volta che si è proposto un budget per un nuovo programma, irrimediabilmente i costi sono lievitati oltre quanto previsto; chi potrà garantire che non sarà lo stesso anche con questo programma?

Per quanto concerne la sua costruzione, conviene davvero rischiare di costruire una base vicino alla Luna quando ancora non esiste un velivolo in grado di raggiungerla? E se la capsula Orion incontrasse dei problemi durante la fase di sviluppo e durante le prime prove di volo?

considerato che l’ISS e’ costata tra gli 80 e i 100 miliardi direi che quei numeri vanno moltipicati almeno per 100

Non credo, perché gli 80/100 miliardi della ISS, erano dovuti ai costosi voli dello Shuttle e non certo ai costi dei singoli moduli.

in ogni caso sono numeri senza senso un lancio di Atlas o Ariane costa sui 400 milioni di dollari, Falcon sul centinaio, Curiosity e’ costato 2.5 miliardi di dollari.
non esiste che si possa costruire e lanciare una stazione spaziale a quel costo

Questa è una cosa che mi interessa molto, qual’è il costo reale dei lanci di Ariane 5?
Sul web si trovano le cifre più disparate, dai 100M$ ai 400 che dici tu.
Esistono cifre “ufficiali” o un modo per capire perché ci siano queste grandi differenze ???
Cioè ,ad esempio, in un caso è il costo del vettore +propellente nudo e crudo e nell’altro vengono inclusi che so i costi di sviluppo e del servizio di lancio ( tecnici ecc…)???

In ogni caso, anche a me le cifre per la realizzazione e messa in orbita dell’exploration gateway sembrano un tantino ottimistiche .

Allora per essere chiari:

Punto A)

1- Il modulo russo Zvezda costa 320 milioni di dollari.
2- Il modulo russo Zarya costa sui 220 milioni di dollari.
3- Un eventuale modulo BA-330 costa circa 100 milioni di dollari (ma poniamo che con tutte le richieste della Nasa in fatto di sicurezza ecc… arrivi a costare 180 milioni di dollari).
4- Il modulo Nodo 4 esiste già, va solo aggiornato secondo le esigenze della Nasa (poniamo un costo di 150 milioni di dollari).
5- Il modulo MPLM esiste già (anzi vene ne sono due) e va solo aggiornato anche lui. L’aggiornamento del MPLM come PLM (Permanent Logistic Module) per la ISS è costato 40 milioni di dollari.

Punto B)

Ipotesi di costo della configurazione (B) della Gateway:

Il modulo russo Zvezda + modulo Nodo 4 + modulo MPLM + modulo BA-330 (in sostituzione del Sundancer).
320 milioni + 150 milioni + 40 milioni + 180 milioni = 690 milioni di dollari

Ma per la Nasa, consideriamo solo gli elementi che potranno essere a suo carico come il modulo Nodo 4 e il modulo BA-330, totale 330 milioni di dollari. Ora questa cifra va suddivisa in 4-5 anni, periodo necessario per realizzare i moduli. Le cifre potranno sembrare al ribasso, ma anche se considerassimo una spesa maggiore, 450-500 milioni di dollari per i componenti a suo carico, non mi si dica che la Nasa non trova 100 milioni di dollari, per 5 anni, nel suo budget annuale di 17,7 miliardi di dollari.

Punto C)

Costo Lanciatori:

1- Razzo Atlas V 135-150 milioni di dollari circa, ma varia a seconda dei lanci e in base al carico.
2- Razzo Ariane 400 milioni di dollari, anche qui varia in base al carico.
3- Razzo Proton circa 100 milioni di dollari.
4- Razzo Falcon H. 80-125 milioni di dollari.

Ora consideriamo solo per la Nasa il lancio dei suoi componenti:
1- modulo Nodo 4, lancio con un razzo Atlas V - 150 milioni di dollari
2- modulo BA-330, lancio con un razzo Falcon H - 125 milioni di dollari

Il costo dei lanci è di 275 milioni di dollari a cui possiamo aggiungere i 500 milioni di dollari dei moduli, totale 775 milioni di dollari a carico della Nasa.
Teniamo presente che a partire dal 2018, la Nasa avrà a disposizione anche i 600 milioni di dollari utilizzati attualmente nel progetto del telescopio spaziale James Webb.
Basterà quindi trovare nei budget 2014-2015-2016-2017 i 100 milioni di dollari necessari a finanziare i componenti Usa.

In conclusione, anche se le cifre che ho riportato potranno essere messe in discussione o risultare inferiori a quelle reali, ritengo però che il progetto della Gateway (in tutte le sue varianti) non potrà in nessun modo superare la cifra di 3,5 miliardi di dollari del progetto Nautilus X (tantomeno se considerassimo i soli componenti Usa).
Infatti, nel articolo si dice che il costo del progetto sia di svariati miliardi, forse perché si riferisce anche al costo delle varie missioni, ai costi dei SLS e così via. Ma si dice anche che esso richiederebbe “un modesto aumento” dell’attuale budget NASA di poco meno di 18 miliardi di dollari. Quindi è fattibile. :ok_hand:

E se in una prima fase la Exploration Platform Gateway assomigliasse alla ISS del 2000? Quale sarebbe il costo (non considerando il costo dei voli degli Shuttle)?


http://science.nasa.gov/media/medialibrary/2000/11/08/ast13nov_1_resources/jsc2000e20602.jpg

Spiegazione ineccepibile: non metto in dubbio i tuoi conti, e quindi assumo per buono che sia fattibile posizionare quell’hardware in L2 senza sforare il miliardo. Una volta che tutti concordiamo sulla fattibilità, questo comunque non impedisce ai costi di lievitare in corso d’opera: è sempre accaduto, e non vedo perchè far finta che questa volta potrebbe andare diversamente.

E poi una stazioncina in L2 poi è da mantenere: ci sarà un mezzo manned adeguato a gestire un buon rate di lanci per il turnover dell’equipaggio a un prezzo ragionevole? Vista la distanza, si potrebbero forse pianificare missioni più lunghe, ma a questo punto subentrerebbero problemi di esposizione alle radiazioni…e poi ci sono i rifornimenti, che comunque devono arrivare in L2 anzichè in LEO, dubito ad esempio che una Progress possa portare su alcunchè (anzi, penso neanche sè stessa).

Insomma, dalla LEO è un bel salto, ma d’altronde bisogna pur cominciare da qualche parte: speriamo che l’idea venga portata avanti e chissà che non sia la volta buona che ricominciamo a guardare un po’ più in là della nostra atmosfera…

Beh, anche se i calcoli mi sembrano ottimistici, sono solo una parte (e forse neanche maggioritaria) dei costi che sarebbero da sostenere… Oltre ai costi vivi di produzione (occhio che il Nodo 4 NON esiste ora), mancano tutti i costi di mantenimento, che possiamo paragonare a quelli attuali della ISS per il coinvolgimento del personale di terra, mancano tutti i costi dei lanci di supporto (rifornimenti, equipaggi ecc.), mancano tutti i costi delle strutture di terra (ground control, addestramento, supporto ingegneristico…), mancano i costi delle infrastrutture spaziali a supporto (siamo sul lato nascosto della Luna)…
Insomma… se i costi non sono da moltiplicare x100, probabilmente quelli complessivi, x10 si… ricordiamo anche che quello è un progetto proposto e sponsorizzato da Boeing, la quale ovviamente punta a esporre costi molto bassi sulla carta…

Se la memoria non mi inganna, Nautilus X sarebbe una sorta di astronave, mentre questa è una stazione spaziale. La differenza è enorme, per questo anche la differenza di costi.
Il progetto della Boeing è interessante sulla carta, alla fine è una riedizione del MIR/ISS con meno moduli. Però si è tanto discusso della protezione dalle radiazioni. Sebbene i moduli russi siano adatti alla LEO, offrono buona protezione anche in L2? quindi, pur potendo sfruttare una tecnologia già disponibile, ci sarà da implementare la protezione dalle radiazioni. E qui mi pare che sia tutto da scoprire. Dal disegno poi è chiara l’intenzione di rendere l astazione internazionale, perché metà è russa e qui bisogna anche sentire i russi che ne pensano, anche se penso sarebbero disponibili a “vendere” i loro moduli a prescindere. Ma se ci sono i russi, perché non anche l’ESA? In fin dei conti anche l’ESa ha una bella esperienza in fatto di moduli per stazioni spaziali.
Sul veicolo navetta non ho dubbi: Orion. Per il cargo, Cygnus o Dragon?

Comunque ora ci sono due progetti seri per la destinazione delle Orion. Vediamo se si fanno avanti altri pretendenti. In fin dei conti Orion da sola, a parte un “week end” sulla Luna, non và da nessuna parte.

Vorrei però puntualizzare una cosa, perché forse si sta facendo confusione, quello di cui parla l’articolo NON è il progetto “Exploration Gateway” proposto tempo fa da Boeing e che probabilmente non è mai andato oltre alla proposta non disinteressata, poi “morta lì”. Qui si parla di un avamposto differente e descritto dalle notizie già pubblicate in precedenza:
http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=17351.0
:wink:

Sicuramente i costi dell’intero progetto per il lungo periodo (compresi i costi di mantenimento, quelli del personale di terra, quelli dei lanci di supporto, rifornimenti, equipaggi, quelli delle strutture di terra ecc.), vano forse moltiplicati x10, ma quello che mi interessava precisare è che un progetto come questo non può avere dei costi paragonabili a quelli della ISS, altrimenti nessuno alla Nasa si sognerebbe di proporre al Congresso e al presidente Obama, un progetto super costoso in un momento di crisi e di tagli di bilanci. Inoltre se hai notato, Bolden ne ha già parlato con Obama e sicuramente gli ha già accennato dei costi. Poi ha fatto comunicato alla stampa.

(occhio che il Nodo 4 NON esiste ora)

In Nodo 4 esiste, si trova al Kennedy Space Center e si chiama “Node Structural Test Article”. Naturalmente va aggiornato e completato. In origine la Nasa prevedeva di lanciarlo nel 2013. :wink:


http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/a2/ISS_Node_STA.jpg

In realtà nell’articolo proposto da Orlando Sentinel, che ha per primo dato la notizia, si parla di “Gateway spacecraft” e non del progetto Deep Space Habitat. In tutti gli altri articoli Usa si fa riferimento a componenti Russi e occidentali già costruiti per la ISS e che potrebbero essere utilizzati nel nuovo progetto. Inoltre se si digita su google la parola Gateway spacecraft troviamo diversi progetti:


http://images.gizmag.com/hero/nasa-gateway-spaecship.jpg


http://img.gawkerassets.com/img/1807ryfr2cco1jpg/original.jpg


http://www.universetoday.com/wp-content/uploads/2012/09/nasa-habitat-modules-580x220.jpg

Vedremo alla fine quale la Nasa sceglierà. :wink:

Il progetto Nautilus X era una sorta di stazione spaziale/astronave e la differenza di costi stava nel numero dei moduli, nell’unità propulsiva molto avanzata e nel modulo cilindrico ruotante che simulava la gravità.

Sicuramente i tecnici della Nasa avranno valutato il problema della protezione dalle radiazioni. E credo che i moduli europei faranno parte di questo progetto. :wink:

Appunto… si chiama “test article” e non “node 4” perchè appunto è un test article… (di Unity), significa che è un pezzo di ferro che riproduce la struttura di Unity… ce ne passa dal dire che il “Node 4” esiste… va costruito prima…
http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=13578.0
http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=13884.0

In realtà nell'articolo proposto da Orlando Sentinel, che ha per primo dato la notizia, si parla di "Gateway spacecraft" e non del progetto Deep Space Habitat.

In realtà quella dell’Orlando Sentinel non è stata una “scoperta” ne uno scoop, il progetto è già pubblico da mesi (basta guardare le news di astronautinews…) e anche gli studi e le valutazioni a riguardo da parte della NASA sono pubbliche, ci sono diversi paper a riguardo:
http://www.nasa.gov/exploration/technology/deep_space_habitat/constructing-demonstrators.html
https://www.astronautinews.it/2012/03/24/primi-studi-e-prime-proposte-per-il-deep-space-habitat/

In tutti gli altri articoli Usa si fa riferimento a componenti Russi e occidentali già costruiti per la ISS e che potrebbero essere utilizzati nel nuovo progetto. Inoltre se si digita su google la parola Gateway spacecraft troviamo diversi progetti:

Spesso è meglio attingere alla fonte piuttosto che a giornali generalisti che riportano tali notizie… anche se USA :wink:

Vedremo alla fine quale la Nasa sceglierà. ;)

Ma non c’è una gara o un confronto fra vari progetti, si sta portando avanti uno studio solamente, per il DSH…

Sicuramente i tecnici della Nasa avranno valutato il problema della protezione dalle radiazioni.

Come già scritto più volte, sarà presente uno scudo ad acqua per la protezione dai SPE, mentre non è attualmente prevista protezione da GCR…