Complimenti, un bell’articolo! Certo, qui si continua a dire che MSL ha scoperto o sta percorrendo un antico letto di fiume o similari però…prove concrete della presenza di acqua non si hanno ancora; chi può dire che tutte queste “prove” di antichi corsi d’acqua non siano stati creati da qualche altro elemento allo stato liquido?
Che sia acqua liquida o altro, il comportamento dovrebbe essere il medesimo.
Beh la fisica forse, ma la chimica certamente no, i minerali e le reazioni avvenute per la loro genesi e la loro presenza in tale luogo dovrebbe essere sintomo di antica presenza di acqua.
Mi sono fatta anch’io la stessa domanda, ma il libro di Luigi (Phoenix, un’estate su Marte) riassume particolarmente bene le scoperte di Phoenix e i vari indizi puntano all’H2O. In stato solido o sublimato ma H2O.
Fotografie di chiazze bianche che scompaiono la mattina successiva, temperature e pressioni insufficienti per la formazione di ghiaccio da anidride carbonica, nuvole d’acqua (http://www.nasa.gov/mission_pages/phoenix/images/press/15777.html), differenze fra la conduttività dell’aria e quella terrestre, la difficoltà di immettere la sabbia nei forni di analisi perché troppo “umidiccia”, difficoltà che svaniva però la mattina successiva, quando l’acqua sublimava. Tutto portava alla conclusione di presenza d’acqua. Non liquida.
E infine i comunicati ufficiali, tipo questo: http://www.nasa.gov/mission_pages/phoenix/news/phoenix-20080731.html
Insomma, a meno che non abbiano preso grossi abbagli e male interpretato i dati, l’H2O c’è.
Poi, che Curiosity ci sorprenda e scopra altre sostanze grazie alla sua strumentazione avanzata… io ho la bava alla bocca per l’attesa delle analisi della spalettata