Problemi elettrici sulla ISS richiederanno a breve nuove passeggiate spaziali non programmate

Sei biblico Giuseppe, complimenti!

Da quanto si evince nell’articolo si può ben notare come, tra le nazioni presenti sulla ISS, non ci sia una vera e propria collaborazione, ma sia solo una convivenza “forzata” dovuta al progetto della stazione e dai suoi costi elevati che non sarebbero stati supportabili da un’unica nazione. Perchè dico questo? Possibile che in tutti questi anni di attività non si sia mai pensato di dare la “certificazione” anche ai cosmonauti russi per operare sul segmento americano?

Da quel che mi ricordo solo durante le prime missioni di assemblaggio degli astronauti americani operarono in EVA sulla parte russa poi, con il passare del tempo e il proseguimento del montaggio della stazione, ognuno pensò alla propria parte e basta.

Visto il problema attuale che si potrebbe presentare, se i due astronauti scelti per queste due EVA non dovessero riuscire a completare il lavoro, non sarebbe giunto il momento di addestrare dei cosmonauti ad operare sul segmento americano cosicchè, in caso di necessità, anche loro potrebbero svolgere delle EVA, in supporto ad un astronauta NASA sempre presente, e cooperare per rimediare ad eventuali problemi o lavori esterni da eseguire.

In una situazione come quella presente, ben descritta nell’articolo, si potrebbe così programmare e fare svolgere la EVA senza preoccuparsi di eventuali cambi di equipaggio e membri appartenenti ad altre nazioni.

Un’altra cosa che risulta molto interessante nell’articolo è la notizia che la NASA sarebbe interessata a ridurre le EVA, da far compiere ai suoi astronauti, e affidare il tutto a bracci robot e automi come Robonauta. Senza alcun dubbio questo ridurrebbe i rischi per gli astronauti però, allo stesso tempo almeno dal mio punto di vista, non sarebbe una buona scelta in vista di possibili futuri voli di astronauti sulla Luna e su asteroidi; si rischierebbe di perdere l’esperienza accumulata e ci si ritroverebbe ad operare come se non si fossero mai fatte.

Un esempio tipico, per spiegare meglio il mio punto di vista, è quello di una persona che sa guidare la macchina ma che, per vari motivi, rimane per anni senza farlo; quando dovrà riprendere a guidare sarà come le prime volte e gli errori che farà saranno quasi pari ad un principiante fresco di patente.

Altra cosa che mi lascia un poco dubbioso è il voler utilizzare Robonauta per i lavori esterni. Certo, è stato studiato e realizzato per questo però, come minimo, dovrebbero collaudarlo all’esterno della ISS e prendere un poco di dimenstichezza prima di utilizzarlo effettivamente.

Prima di utto un chiarimento: i cosmonauti SONO addestrati a operare nell’USS, cosi’ come gli astronauti sono certificati a operare nella sezione russa. Questa e’ fondamentalmente una ragione di sicurezza: tutti quelli a bordo devono avere il livello “user” di ogni modulo, per saper cosa fare in caso di emergenze.
Altra cosa e’ invece avere il livello da specialista, ma questo vale anche per i diversi moduli dell’USS. Ad esempio, non tuti gli astronaui sono certificati come specialisti per Columbus, perche’ non avrebbe senso. L’addestramento degli astronauti e’ molto costoso, e richiede tempo, e quindi si certificano gli astronauti solo in base a quello che prevede la loro missione. E ovviamente la missione dei cosmonauti prevede molti esperimenti nella sezione russa, mentre quella degli astronauti prevede molti esperimenti nella USS…
L’addestramento da EVA poi e’ ancora piu’ particolare e piu’ costoso. Non avrebbe senso certificare per EVA tutti gli astronauti e cosmonauti, visto il basso numero di EVA che si fanno.

Tra l’altro visto che avevo qualche ricordo che mi metteva dei dubbi sono andato a controllare la lista delle EVA fatte per la ISS. Nel 2009 Mike Fincke ha fatto un’EVA sulla sezione Russa in duo con Yuri Lonchakov, e nel 2007 Yuri Malenchenko ha fatto un’EVA sull’USS in duo con Peggy Whitson.

Questo giusto per dire che, come ho scritto ieri, la cosa succede di rado ma non c’è nulla che lo vieti… ed è successo anche piuttosto recentemente ( 2 e 5 anni fa).

Giusto quanto da te affermato in merito alla preparazione di un astronauta per la sua missione però, almeno in questo caso, le due EVA previste non erano state pianificate precedentemente e quindi, anche gli astronauti che vi parteciperanno, non dovrebbero avere un addestramento specifico per questo intervento.

Se quello che tu affermi è corretto, la preparazione dei cosmonauti attualmente residenti dovrebbe essere uguale a quella degli astronauti americani. Allora perchè non farla compiere da un americano e da un russo?

Concordo appieno sul fatto che la preparazione degli astronauti risulti costosa ed impegnativa però, in previsione di eventuali imprevisti che si potrebbero incontrare nel corso di una missione, dovrebbero abilitare a questi interventi sia gli astronauti americani, sia quelli russi. In pratica, per un equipaggio composto da sei astronauti/cosmonauti, almeno i due terzi dell’equipaggio dovrebbe essere in grado di svolgere tali attività.

Essere abilitati ad effettuare un’operazione non significa automaticamente avere tutti le stesse competenze e addestramento in egual misura per compierla…

In pratica, per un equipaggio composto da sei astronauti/cosmonauti, almeno i due terzi dell'equipaggio dovrebbe essere in grado di svolgere tali attività.

Scusa… ma questa proporzione dei 2/3, per te ideali, deriva da un qualche calcolo ponderato, statistico e basato su considerazioni quantitative… o è semplicemente frutto della spannometria più avanzata??

Cercando di essere costruttivo nella discussione, non capisco in base a cosa deduci questa proporzione dei 2/3.
Ricordati che la ISS è double failure tolerant per tutte le failures catastrofiche, ed è one failure tolerant per le funzioni critiche (in pratica l’unica cosa non ridondata sono gli esperimenti scientifici). Ciò fa sì che ogni anomalia possa essere gestita e risolta con una certa calma, e che non ci sia nessuna fretta per preparare e pianificare un’EVA di riparazione.

Ciononostante, la complessità del sistema ISS ha fatto sì che ci siano alcune particolari catene di anomalie che possono portare a situazioni catastrofiche dopo una doppia failure (catastrofiche in questo caso non significa perdita degli astronauti, ma perdita della stazione con rientro degli astronauti in una Soyuz). Queste particolari sequenze di anomalie se non sbaglio sono 8, e vengono chiamate da NASA “the big eight”. Ed è sull’EVA per la riparazione di queste anomalie che tutti gli astronauti NASA vengono addestrati. Tutto il resto è training EVA generico.

Per esempio, l’anomalia che si deve risolvere con questa EVA non ha nessuna urgenza (quel radiatore è danneggiato da anni), e quindi si può tranquillamente aspettare il momento giusto, con gli astronauti giusti…

Interessante. E’ possibile conoscere queste big eight, o almeno avere un’idea?

io non le so tutte a memoria, avevo avuto una presentazione da loro un po’ di tempo fa, ma non me le ricordo tutte. Una erano le pompe del sistema ETCS, che infatti hanno causato quei grossi casini nell’estate 2010. Se non sbaglio è proprio in seguito a quell’anomalia che in NASA hanno messo su una task force per identificare queste anomalie, e che poi ha portato a questa lista

Se davvero questa non è un’anomalia così urgente, perchè la NASA vorrebbe farla compiere prima del rientro di questa Expedition? Perchè non aspettare la prossima Expedition quando saranno nuovamente presenti due astronauti NASA abilitati a compiere questo tipo di lavoro?

Per quanto riguarda la mia proporzione, l’idea sarebbe quella di avere più persone abilitate a compiere le medesime operazioni e attività in orbita. In merito a questo mi da pienamente ragione la situazione che verrebbe a crearsi se parte dell’equiopaggio attuale dovesse rientrare; non ci sarebbero abbastanza astronauti abilitati a compiere tale EVA, e si dovrebbe rimandare il tutto a un prossimo equipaggio. Cosa succederebbe se la situazione dovesse diventare più critica? Si abbandonerebbe la ISS o si cercherebbe di intervenire per porvi rimedio?
Avendo più persone abilitate si potrebbe compiere l’EVA senza dover rimandare il tutto.

Beh ma su questo nessuno può darti torto. Se potessimo avremmo tutti gli astronauti specialisti per ogni modulo e anche specialisti per le EVA, e magari gli insegneremmo pure in ogni dettaglio come è fatto ogni equipaggiamento e il modo di ripararlo.

Purtroppo però viviamo in un mondo reale, non di sogni, e c’è da un lato un limite alle cose che entrano nella testa di una persona, e dall’altro lato un limite di tempo e di costi per l’addestramento degli astronauti. E quindi si insegna loro il minimo indispensabile per la loro specifica missione e, ad esempio, si conta sul personale a terra (tra cui il sottoscritto) per intervenire quando c’è qualcosa di particolare e dir loro cosa fare…

Non sarà la cosa ideale, ci saranno situazioni critiche in cui si possono generare dei problemi, ma elminare il rischio al 100% è ingegneristicamente impossibile :wink:

Giusto per avere un’idea, per le operazioni in orbita della ISS quante persone lavorano nei vari centri di controllo sparsi per il globo?
Intendo quelli che lavorano prevalentamente in sala di controllo (non quelli chiamati per consulenza tecnica di un problema specifico)

Io non lavoro in sala di controllo, ma non vuol dire che non supporto le operazioni in orbita per tutto il mio tempo lavorativo :wink:

C’è un sacco di lavoro da fare per la preparazione di ogni singola attività, per le analisi della performance del sistema, per la soluzione di anomalie, il tutto sia per lo space segment che per ilground segment. Molto più lavoro di quanto sia il semplice lavoro di console nelle control room (per inciso, i Flight Controllers non fanno solo turni, fanno anche un sacco di lavoro di ufficio appunto per quello che ho scritto sopra, e credo che lo stesso valga per i Ground Controllers).

Cmq tanto per darti un’idea, il Flight Control Team di Columbus è di circa 60 persone (4 team da 10-11 persone più 2 team da 6-7 persone). Il Ground Control Team credo sia intorno alle 20 persone (Michael, correggimi se sbaglio). Tutto il programma per le operazioni di Columbus è portato avanti dal lavoro di più di 500 persone…

E sto parlando solo di ESA/Columbus. Immagino che i numeri di JAXA/JEM siano piú o meno gli stessi. Poi devi metterci ESA/ATV e JAXA/HTV, e poi i grandi numeri di NASA e RSA (ovviamnente il numero di persone non cresce linearmente con il numero di moduli da controllare, ma di sicuro il programma NASA/ISS è parecchio più grande di ESA/Columbus). Quindi a occhio direi almeno 5000 persone in totale…

Confermo e confermo anche la stima delle 500 persone , perchè l’ho sentita in precedenza, ma non saprei valutarla.

Il contratto tra ESA ed IOT (Industrial Operations Team) è di circa 400 persone. Poi bisogna aggiungere tutte le persone di ESA, tutti gli USOC (gli operatori dei payload per capirci, tipo il MARS-OPS di Napoli, che sono sotto un contratto diverso), gli scienziati che stanno dietro all’esperimento, il training dell’EAC… direi che 500 è anzi piuttosto bassa come stima :wink:

Non sapevo che ci fossero così tante persone coivolte “dietro le quinte” della ISS. Grazie per le informazioni e grazie a tutte queste persone (anche ci è coinvolto del nostro forum) che permettono alla ISS di funzionare e il cui aiuto è prezioso per gli astronauti che vivono in essa.

Grazie a te per il tuo interesse. Alla fin fine noi riceviamo uno stipendio grazie alle tasse che anche voi pagate :wink:
PS: nei conti mi ero dimenticato di metterci il team di SpaceX, che si è aggiunto con successo al grande gruppo di chi lavora all ISS, tra cui il nostro vecio75!

…sono delle tasse che pago volentieri allora :-)…