Oggi il rientro di Dragon

Come già ribadito in post precedenti, è assolutamente sbagliato dire che non c’è necessità di riportare materiale a terra. Con la fine del programma Shuttle è venuta a mancare questa capacità che, fortunatamente, in breve tempo è stata colmata dalla messa in volo di questa splendida capsula. Grazie a questa missione si è potuto liberare un poco di spazio all’interno della ISS che verrà utilizzato nei mesi a venire da altro materiale e strumentazioni.

Guardando foto recenti della stazione si potevano vedere alcuni ambienti stracolmi di contenitori che erano li immagazzinati e trattenuti da corde elastiche e altro. C’era una confusione che poco dava segno di professionalità alla stazione stessa; sembrava quasi di essere nel ripostiglio di qualche casa dove si immagazzina il materiale che ci collega a ricordi del passato.

Ottimo il fatto di riportare a terra campioni biologici raccolti nei mesi passati. Gli studiosi a terra potranno così studiarli e verificare gli eventuali cambiamenti che hanno subito o che ci sono stati, nel periodo di permenenza in orbita dei loro proprietari. Questi risultati saranno anche utili per la preparazione della prossima missione pianificata di un anno a bordo della ISS.

Topo, ma chi ha mai detto che non c’è necessità di riportare materiale a terra?

Mi spiace che tu abbia l’impressione che a bordo ci sia molta confusione e che siano poco professionali, ma ti assicuro che la maggior parte del materiale è coperto da Stowage Note e catalogato nei software di inventario.

L’unica cosa che effettivamente era un po’ strapiena era MELFI (il “frigorifero”) e per fortuna è stato liberato grazie a GLACIER, il freezer di Dragon.

Da completo profano, devo dire che l’impressione di gran confusione dentro le stazioni l’ho sempre avuta anche io. Che poi sia solo una impressione e non corrisponda alla realta’ sono piu’ che disposto a crederlo. Magari e’ che noi terricoli siamo bidimensionali, per cui se una cosa non e’ appoggiata a un piano, allora e’ “in disordine”, a prescindere.

anche a me l’interno delle stazioni ha sempre dato idea di gran disordine, tutti quei cavi dappertutto!
ma questo non mi ha mai suggerito un’idea di poca professionalità, anzi! non è da tutti riuscire a lavorare e concentrarsi in condizioni ambientali così anomale: solo per citarne una, microgravità e sue conseguenze…

Scienziati zozzoni, astronauti disordinati, ingegneri scellerati… il fantastico mondo di Topopesto…

penso sia un interessante mondo tutto da scoprire sicuramente basato sulla logica umana più rigorosa che possa esserci.

… che é anche il mio. Inquinare un parco anche di un milione di ettari con una sola lattina, per me é un sacrilegio. :stuck_out_tongue:

Si, ma qui non si parla di inquinamento quindi il vostro fantastico mondo rimane, appunto, fantastico… Il buonismo è morto, chiunque con un minimo di cervello considera anche una sola lattina abbandonata un sacrilegio… quindi, o affermate che tutto il mondo accademico non ha cervello (come mi sembra palese dalle vostre pontificazioni) oppure provate a guardare oltre alla demagogia e al buonismo perbenista e vi accorgerete che le considerazioni su cui vi basate non hanno alcun nesso logico ne tecnico con gli esempi sopra citati a sostegno del discorso…

…se non ci fossi tu Albyz!..

Sei tu Alberto che hai tirato in ballo la questione dei zozzoni, perché fa parte di un’altro topic co-temporale a questo. Perciò il “nesso logico” l’hai creato tu.
E nessuno sostiene che il mondo accademico non abbia cervello. Queste sono “pontificazioni” tue.

se si ha l’ incontenibile bisogno di andare OT con l’ inquinamento, invece di colpire illogicamente a casaccio nel mucchio si abbia almeno il coraggio di andare a vedere dove davvero si inquina e di capire chi ne sia responsabile fra il mondo accademico e il potere politico. :facepunch:

Non volevo scendere nel dettaglio dell’inquinamento, per quanto anch’io ne sono rimasto “vittima” parlando dei rientri incontrollati in atmosfera. Mi ha irritato un certo atteggiamento. Bon. Vediamo di tornare in topic “rientro di dragon”, se vogliamo parlare di etica di alcuni e di altri no facciamolo in PM o in un topic creato apposito.

Topopesto, io cerco sempre di risponderti in maniera pacata e costruttiva, ma devo ammettere che alle volte mi rendi la vita difficile :slight_smile:

La logistica e l’imagazzinamento delle cose sulla stazione è un problema da ben prima che ritirassero lo Shuttle, e nonostante l’arrivo di PMM ancora abbiamo sacche legate con dei bungee su molti rack, semplicemente perchè non si sa dove mettere le cose.
Anzi, quando arrivava lo Shuttle le cose peggioravano ulteriormente. Columbus nella fattispecie diventava lo sgabuzzino della stazione, visto che essendo “di lato” lo si poteva riempire di munnezza (in senso figurato, visto che ad esempio ci mettevano le EMU da usare per le EVA) senza intralciare il passaggio verso gli altri moduli della ISS. E questo ci ha dato non pochi problemi, non tanto perchè, come dici tu si dava idea di poca professionalità, ma perchè si potevano avere problemi in caso di fuoco.

Ora come ora, il problema dello stowage rimane, non abbiamo posto per mettere tutto quello che serve, e sono stati fatti studi appositi (principalmente di fluidodinamica) per verificare che le borse messe in quel modo e in quei posti non diano troppo fastidio alla ventilazione. In più, c’é un ufficio NASA che regolarmente compie degli audit in base alle immagini che riceviamo, per assicurarsi che tutte le fire ports siano sempre accessibili (fire ports sono i buchi dove infilare il beccuccio dell’estintore in caso di fuoco). E se c’é qualcosa che non va si perde del prezioso “tempo astronauta” per chiedere loro di spostare le cose e ri-metterle in modo piú consono.
E poi ci devi mettere il problema delle cose che si perdono: come una stanza di uno studente, quando la situazione è disordinata, ogni tanto si perde qualcosa e non la si trova più, o la si ritrova mesi dopo che l’esperimento è finito, oppure si sbaglia e lo si lascia dentro ATV o altro che sta per rientrare, buttando via materiale prezioso e molto costoso.
Eppure il problema rimane. O ci mandano su un altro paio di moduli “magazzino”, oppure ci dobbiamo arrangiare con quello che abbiamo, cercando di minimizzare il problema con dei workaround.

E in tutto ciò, Dragon non c’entra proprio niente. Le cose che non servono più vengono fatte rientrare distruttivamente con ATV, HTV o Progress. E decisamente niente di tutto ciò provoca inquinamento, visto che il rientro in atmosfera è in sostanza un inceneritore gratuito.

E quel poco preziosissimo peso e volume che Dragon riesce a far rientrare in maniera controllata, stai ben sicuro che non lo sprechiamo per la spazzatura. Ci sono molti esperimenti scientifici che hanno bisogno di esser riportati a terra per finalizzare le analisi. Ma non solo, portiamo giù anche equipaggiamenti rotti per capire cosa sia successo, visto che non è sempre facilissimo fare troubleshooting a 400 km di distanza guardando solo i numeri della telemetria…

Non è impressione, è realtà. Ma comunque nel 99% dei casi sappiamo dove è messa ogni singola vite. Quindi é un disordine abbastanza ordinato :wink:

come la mia scrivania :smiley:

un caos per il vicino, ma uno schedario per me.
OT semiserio
Il problema è dato dalel ferie: faccio ordine, lascio le consegne… ritorno e non mi ci raccapezzo più: dov’è questo, dove ho messo quest’altro?
un’ora per fare ordine (creare l’entropia)
Fine OT. :slight_smile:

Beh è un grosso laboratorio dove si conducono molte ricerche diverse, abitato 365 giorni l’anno dalle persone che vi lavorano, con volumi limitati, pessimo refurbishing rate, regime di microgravità, molte restrizioni di sicurezza e poco tempo a disposizione per attività che non siano strettamente necessarie…non è esattamente il luogo ideale perchè le cose siano collocate in modo esteticamente gradevole. L’importante è che nulla vada perso e che la collocazione dei materiali non disturbi le attività ordinarie e straordinarie di bordo, dopo di che se sullo sfondo delle foto c’è un pannello di velcro stracolmo di oggetti o un contenitore poco elegante non mi sembra un problema :wink: Anzi, nella storia dell’astronautica direi che non sono mancate situazioni ben più “igienicamente scorrette” :stuck_out_tongue_winking_eye:

Tornando IT: ok, Dragon riporta a terra materiale. Però l’orbiter STS effettuava un atterraggio “morbido” mentre Dragon almeno al momento arriva con il solito splashdown: questo può rappresentare un limite al tipo di materiali che vengono riportati sulla Terra?
Capisco che se qualcosa è sulla ISS significa che è stato lanciato con un razzo, per cui sicuramente qualche scossone lo ha già preso, ma mi chiedo se non ci siano esperimenti “delicati” che rischiano di danneggiarsi durante l’ammaraggio…la mia è proprio una curiosità, per quanto ne so è anche possibile che il rientro dello Shuttle fosse turbolento tanto quanto il rientro di una capsula…a parte le Soyuz, si intende, che notoriamente atterrano come piombi :stuck_out_tongue_winking_eye:

AMEN :clap:
Con una piccola modifica alla tua frase: l’importante è che il valore di quello che va perso non sia maggiore del costo di sviluppare, produrre, lanciare e mantenere un modulo “magazzino” aggiuntivo. Voglio dire che certe cose si perdono inevitabilmente, succede. E certe volte sono cose che sono costate decine di migliaia di euro. Ma se paragoniamo questi numeri al miliardino di euro che ci servirebbe per un nuovo modulo… :wink:

Come hai scritto tu, dal punto di vista strutturale l’ambiente di lancio è molto più stressante, per le forti vibrazioni. I G subiti al rientro sono in genere molto più bassi e creano pochi problemi, una volta che si è certificato qualcosa per il lancio.

Però non c’é solo l’aspetto strutturale, un altro parametro importante è la temperatura. Lo Shuttle per esempio aveva profili di temperatura diversi tra le cose immagazzinate in MPLM e quelle nei mid-deck lockers (il mid-deck era condizionato, quindi le temperature rimanevano entro valori piuttosto bassi, con picchi intorno ai 50 degC). Per ovviare a questo problema ad esempio, se si mandava giù qualcosa pieno d’acqua era necessario collegarlo con un expander (un volume di aria) in modo da accomodare facilmente la variazione di volume dell’acqua dovuta alla temperatura e quindi non danneggiare l’equipaggiamento (per le cose da lanciare invece questo problema si risolve riempiendole di acqua giá calda).

Non so come sia la temperatura in Dragon al rientro, ma questo potrebbe ad esempio creare problemi ad eventuali campioni biologici. Queste sono cose che si valutano e si analizzano di volta in volta, a seconda di cosa si voglia trasportare.

Un’altra cosa importante per lo Shuttle era che se mettevi una cosa in MPLM ci volevano settimane prima che la tirassero fuori. Quindi i campioni biologici da analizzare entro pochi giorni dovevano per forza di cose stare nei mid-deck lockers… Non so quali siano i tempi per Dragon.

Mi ero scordato che con questa Dragon abbiamo portato giù il filtro HEPA di Columbus appena sostituito, con lo scopo di analizzarlo per studiare la crescita di funghi e batteri sulla sua superficie. Quindi direi che il profilo di temperatura durante il rientro non è troppo proibitivo per un campione biologico

Come già fatto notare da altri membri del forum, qualcuno ha attaccato a questo post il discorso iniziato in un’altra sede giusto per causare più confusione del necessrio.

Come già ben espresso dal mio punto personale, io vedo quasi sempre la stazione molto disordinata e lo dimostra il fatto che alcune volte gli astronauti stessi hanno difficoltà a trovare qualcosa. Che sia nella normalità di ogni persona può pur essere però, almeno in un ambiente come la ISS, bisognerebbe cercare di mantenere più ordine possibile. Non so quanti di voi abbiano fatto il militare però, in quell’ambiente l’ordine era di rigore e lo stesso è sugli aerei militari, sulle navi ecc.

Per quanto riguarda la non necessità di riportare a terra materiale dalla ISS, era stato proprio Albyz a dire che non ce ne era la necessità. Di preciso non mi ricordo in che post però, dato che lui è sempre pronto a commentare e criticare contro gli altri, dovrebbe ricordarsi quello che scrive e non accanirsi solo su quello che scrivono gli altri.
Stessa cosa per quei pochi del forum che criticano solo quando spalleggiati da altri “pilastri” del forum.

Per quanto concerne il fatto di inquinare, dato che qualcuno qui si crede superiore agli altri e pensa che il far precipitare volutamente un satellite sulla Luna non sia inquinare, vorrei ricordare che in circa cinquanta anni di volo spaziale abbiamo inquinato enormemente le orbite basse della Terra, in circa cento anni di "rivoluzione industriale " abbiamo inquinato la nostra terra con rifiuti vari e ora, basteranno circa cento anni per inquinare anche la Luna. Non dimentichiamo anche quei tratti di mare, vicinmo ai centri spaziali dove, regolarmente, si fanno precipitare stadi di vettori ormai esausti; sarei proprio curioso di vedere quei fondali.

Prima di parlare bisognerebbe forse riflettere un poco e chiedersi se il proprio punto di vista sia giusto oppure sbagliato. Se per qualcuno il semplice buttare a terra una lattina vuota o un pezzo di carta non sia inquinante, contento lui; dal mio punto di vista io cerco di fare il possibile per non arrivare a questo e lasciare ai posteri una terra ancora decente.

Dato che siamo comunque usciti dall’argomento del post e trovo inutile discutere di certe cose con chi non le capisce, chiudo qui il mio post e riprenderò quest’ultimo solo per trattare in merito al rientro della bellissima capsula Dragon.

ps per Buzz: non svaluto il vostro lavoro e apprezzo quello mche fate ogni giorno per migliorere la vita e le attività sulla ISS. Riguardo al tanto materiale accumulato forse bisognerebbe davvero studiare qualcosa per avere a disposizione un altro magazzino in grado di contenere tutto il materiale presente a bordo.
Buon lavoro!

Sopportabile per un essere umano dotato di tuta? A che temperatura si arriva dentro una Soyuz durante un rientro? E per le Apollo?