La Progress M-17M raggiunge la ISS in meno di sei ore

è un nuovo record? :stuck_out_tongue_winking_eye:

mi sa di sì!
Comunque, scusate, faccio una domanda da newbie mostruoso: ho letto un paio di articoli su questo rendez-vous rapido e francamente non ho capito come mai per così tanti anni è stato ritenuto necessario un approccio più “lento”. Forse i nuovi sistemi digitali installati negli ultimi anni sulle capsule russe hanno aperto la porta a questo nuovo profilo di missione?

Se non ricordo male, un profilo del genere “consuma” più carburante rispetto all’approccio lento. Ma non ho dati a supporto, solo un vago ricordo :point_up:

Record “terrestre”, perchè durante le missioni Apollo 14-15-16-17 il rendezvous lunare durava solo un’orbita, poco più di un’ora. :stuck_out_tongue_winking_eye:

Allora, la questione dell’attracco rapido é abbastanza complicata e devo trovare ancora qualcuno che me la spieghi bene. :slight_smile:

É una questione di precisione: la Soyuz/Progress deve essere lanciata in un momento ben preciso, con la ISS in una posizione che ha dei vincoli ben piú stringenti rispetto a quelli che permetterebbero un tradizionale docking di 2 giorni.

Paradossalmente é la ISS che deve consumare piú carburante per mettersi nel giusto assetto, tant’é che probabilmente non vedremo mai un docking rapido per voli privati proprio perché é un dispendio di risorse abbastanza corposo da parte della Stazione.

In tutto questo tripudio di precisione e posizionamenti esatti, dobbiamo anche considerare che i burn e le manovre di avvicinamento della Progress/Soyuz devono essere accuratissime, cosa che si puó fare solo ora con l’avvento dell’avionica digitale delle versioni M.

Per approfondire (e magari ci capite qualcosa meglio di me) vi rimando a questi 2 link:
http://spectrum.ieee.org/aerospace/space-flight/russia-tests-quick-trip-to-space-station
http://www.nasaspaceflight.com/2012/08/progress-m-16m-launch-test-new-fast-rendezvous-iss/

Fotografie dell’arrivo della Progress: https://spaceflight.nasa.gov/gallery/images/station/crew-33/ndxpage39.html

Direi che Oberg su Spectrum la spiega piuttosto bene, e che altrettanto bene la hai riassunta. La ISS deve essere in una finestra ben precisa per permettere il docking in 6 ore, per cui deve manovrare preventivamente per aggiustare l’orbita in modo da essere in quella finestra al momento giusto. Allora la Soyuz può raggiungerla in solo sei ore e quattro burn.
Questo è chiaramente costoso e complesso, e per di più può obbligare l’equipaggio della ISS a turni al di fuori del normale ciclo giornaliero. Insomma, un interessante esperimento, ma è difficile che diventi routine. Oberg cita molti altri dettagli, chi è interessato gli dia un’occhiata.

Molto interessanti i due articoli, grazie Riky.
Non sapevo che la stazione dovesse cominciare a fare aggiustamenti orbitali mesi prima, il che ovviamente azzera la possibilità di usare il fast rendez-vous per casi di emergenza… Quindi al giorno d’oggi il tempo minimo per raggiungere la stazione senza preavviso rimane, nel caso peggiore, di circa 3 giorni (1 giorno per la finestra di lancio più due per raggiungere la ISS).