Assegnato un equipaggio di veterani a una missione di un anno sulla stazione spaziale

Mi chiedo se una permanenza prolungata potrebbe essere piu’ pericolosa per le donne che non per gli uomini, con particolare riferimento alla loro fertilità.

A mio parere sì.
Anche per la loro naturale propensione all’osteoporosi.

Per quanto riguarda la dose complessiva di radiazioni, è interessante che anche i russi abbiano conservativamente scelto un cosmonauta con una permanenza nello spazio relativamente limitata invece di iperveterani come Krikalev.

Se non ricordo male a parte il problema della feritilità le donne sopportano meglio le radiazioni rispetto agli uomini…
Comunque trovo molto interessante che abbiano scelto astronauti che hanno già assorbito una gran bella dose nella loro vita professionale. Significa che i problemi principali sono probabilmente la microgravità e l’aspetto psicologico, e non le radiazioni, e quindi preferiscono avere astronauti molto esperti piuttosto che dei “giovani”.

Sarebbero interessanti dati sulla fertilità di ambo i sessi post permanenza nello spazio. Astronautesse già madri ce ne sono, ma astronautesse madri dopo il volo? Non sarebbero comunuqe un campione statisticamente valido, immagino.
In aggiunta mi chiedo: le donne prendono ormoni a bordo della ISS? Il ciclo femminile è spiacevole da gestire in assenza di acqua corrente. Pedonate la brutalità!

Il 5 dicembre alle (~)14:00 UTC si terrà una conferenza stampa congiunta tra il JSC e il MCC-M alla quale parteciperanno anche Mikhail Kornienko e Scott Kelly; probabilmente in quell’occasione verranno ufficializzatati gli equipaggi delle Soyuz e i loro backup.

E’ anche vero che ad un astronauta dell’età di Kelly di essere ancora fertile o meno, non credo importi propio nulla.
Bisognerebbe però vedere se non possano insorgere ben altri tipi di conseguenze più gravi.

La domanda sul ciclo Fellotina è interessante invece…non ci avevo pensato :-)…Mah chissà davvero se bloccano il tutto o meno. Spero qualcuno ci possa dare una risposta.

sono una ragazza pratica.
Mullane parla della quantità ridondante di tamponi che la NASA assegnava alle astronautesse, ma le missioni shuttle aveano una durata breve e qualunque inconveniente io penso fosse di più facile gestione.
del resto gli ormoni possono favorire la trombosi venosa profonda almeno sulla Terra: nello spazio?

Una domanda in proposito dal libro Do Your Ears Pop in Space? and 500 other surprising questions about space travel di Mike Mullane (cap. 4, Life in Space):

[size=10pt][b]Have female astronauts had their menstrual cycle while in space?[/b][/size]

Yes. These women have reported no difference in the timing, duration, or flow of their cycles.