Il gemello di Curiosity su Marte nel 2021

Pur accogliendo questa notizia con molto entusiasmo, rimango un poco perplesso sull’idea di incentrare tutta la ricerca sul solo pianeta Marte. L’esplorazione di questo pianeta sta andando bene e sta dando ottimi risultati però, dal mio punto di vista, sarebbe meglio esplorare anche altri obbiettivi che potrebbero dare risultati interessanti in egual modo.

E’ pur vero che queste missioni fanno da apistrada per un prossimo ammartaggio di astronauti sul pianeta rosso però…la ricerca di eventuali forme di vita passate o di acqua dovrebbe essere fatta anche da altre parti del sistema solare. Non è che ci si sta “fissando” troppo con Marte e si esplora limitando la “visuale”?

Nell’articolo c’è un’immagine di una ipotetica versione di MSL con pannelli solari, che mi sembra molto interessante se non altro per lanciare lo spunto: esiste materiale per un altro RTG gemello?
In caso contrario, i pannelli sicuramente potrebbero fornire abbastanza energia per alimentare tutto ma ci sarebbero i soliti problemi legati ai cicli giorno/notte, le stagioni, la polvere, le batterie…mentre l’RTG alla fine garantisce il suo output sempre e comunque per x anni. E’ vero che con i MER l’energia solare ha dimostrato di essere una fonte molto affidabile per i rover marziani, ma se per MSL è stata fatta un’altra scelta immagino ci sia un motivo…forse le ragioni che ho detto sopra, forse anche solo la difficoltà a dimensionare i pannelli solari per un rover decisamente più grande (anche se il consumo massimo mi sembra non sembra sia molto diverso rispetto ai MER, nonostante le dimensioni).

Bella notizia, comunque, sarà interessante anche scoprire quale sarà il target selezionato…ricordo che per MSL le opzioni erano tutte e tre molto affascinanti, chissà che non si torni su quelle per un ripescaggio! :smile:

Riguardo il payload scientifico, forse se MSL darà buoni risultati opteranno per qualche esperimento più ambizioso a caccia di vita passata? Continuo a pensare che queste missioni “di avvicinamento” rispetto al programma manned siano anche un modo per provare a trovare qualcosa che consenta di spingere sull’acceleratore: se salta fuori una bella scoperta, può anche darsi che le amministrazioni e l’opinione pubblica diventino improvvisamente interessati a spedire degli astronauti sul pianeta rosso…

Concordo con topopesto sulla “fissazione” Marte, però è anche vero che Marte è

  1. relativamente vicino
  2. relativamente interessante
  3. relativamente facile da esplorare
  4. uno dei pochi posti che effettivamente potremmo visitare di persona in un futuro prossimo.

Per quanto riguarda l’esplorazione automatica, io auspicherei l’invio pressochè costante di sonde orbitali e landers verso tutti i corpi celesti del nostro sistema: conosciamo ancora davvero troppo poco. Persino di Marte, che ormai sembra quasi noioso, in realtà abbiamo appena scalfito la superficie. Dovendo fare delle scelte per ovvie ragioni economiche (figuriamoci in questo periodo), in effetti sono d’accordo sul fatto di concentrarsi su Marte: ci potrà essere una missione manned, abbiamo un know-how tecnico abbondante con lander molto sofisticati, ci sono molte cose ancora da scoprire ed è abbastanza veloce da raggiungere.

A dire il vero sono piuttosto deluso da questo (seppur prevedibile) piano ventennale della NASA.

Entro “gli anni 30” generici per una missione umana è davvero un tempo folle.
Soprattutto quando abbiamo una SpaceX con Elon Musk che vede una missione umana su Marte entro 15 anni come “worst case scenario”.

Ciao e bevenuto sul forum, che ne dici di presentarti nella sezione apposita cosi sappiamo qualcosa di te?

In tutte le attivitá spaziali i lunghi tempi sono fondamentali, la fretta é cattiva consigliera, per la luna ci sono voluti 10 anni é vero, ma investendo cifre impensabili nell economia senza gli stimoli giusti, che ad oggi non ci sono, e che all epoca non erano proprio solo stimoli positivi, anche se ammetto che forse é stato il piú grande risultato della guerra fredda.

Elon é una persona che qui sul forum stimiamo in molti, un visionario ed un imprenditore vero ed é tutt’altro che stupido, infatti lui sta lavorando all’uomo in Leo, ovvero 400km dalla terra, Marte ti ricordo che é a 56 milioni di km dalla terra… vediamo in breve:

Soyuz/Shuttle/Dragon LEO 410^2 km
Apollo luna 4
10^5 km
Marte 5.6*10^7 km

Passiamo ai problemi:
LEO siamo nel vuoto in micro gravitá, e protetti dal campo magnetico terrestre dalle radiazioni: si torna a casa facilmente e si puó stare via parecchio tempo.

Luna siamo nel vuoto e la gravitá é di 0,1654 g le radiazioni ci sono ma la durata totale del viaggio é di pochi giorni rispetto ad anni su marte.

Marte, c’é un atmosfera, seppure debole che ci frena un eventuale decollo, e la gravitá da vincere é di 0,376 g, bisogna portarsi il carburante e la rampa di lancio dalla terra, non si é protetti dalle radiazioni, Curiosity nel suo viaggio verso marte ha subito una dose di radiazioni che sarebbero mortali per un equipaggio umano.

15 anni non mi sembrano molti, anzi ho paura che ci saranno delle problematiche molto serie da risolvere.

Detto questo posso aggiungere che siamo ad oggi in grado di portare l’uomo su marte, ma non siamo in grado di riportarlo sano e salvo a casa.
Astronauti volontari per morire su marte ce ne sarebbero, loro sanno tutti di rischiare la vita e sono pronti a farlo, ma l’opinione pubblica non lo é.

Ciao

Raffaele

Il “worst case scenario” di Musk mi sa che corrisponde con il “best case marketing” :stuck_out_tongue_winking_eye:

SpaceX ha in cantiere:
-Dragon manned
-Dragon “VTVL”
-Falcon Heavy
-Falcon “Grasshopper”
-Dragon “lunare” (missioni lunari low cost)
-Red Dragon

Sappiamo benissimo che su alcuni di questi progetti stanno già lavorando, ed i traguardi raggiunti recentemente (non scontati) mi fanno pensare che abbiano tutto il diritto di ritenere abbordabili TUTTI questi traguardi.
Tuttavia non sono tutte idee sullo stesso piano: Dragon Manned sappiamo tutti che si farà, è un altro passo in avanti. Così come l’ambiziosissimo Grasshopper ha già fatto qualche saltello sul posto.

Red Dragon se vogliamo intenderla come DEMO virtuale delle potenzialità di Dragon: ok, può atterrare sulla superficie di Marte e probabilmente anche decollare.
Ma da qui a farne una missione entro 15 anni…Dragon di certo non può da sola supportare un equipaggio nel viaggio fino a Marte, nè possiede adeguata schermatura dalle radiazioni, nè io credo sia grande abbastanza per fungere anche solo da mezzo di sbarco.
Se non sbaglio il sogno di Musk era proprio Marte: per questo sono convinto che ci tenga particolarmente e che spingerà SpaceX in questa direzione…dubito fortissimamente che Dragon vedrà il pianeta rosso prima del 2020, in caso contrario sarò ben felice di cospargermi il capo di cenere.

Condivido, ma comprendo questa scelta…
Altri papabili obiettivi planetari sarebbero forzatamente le lune di Giove Europa e Ganimede, per non voler tirare in ballo Titano.
Tralasciando gli enormi problemi di portare e far atterrare un rover da 1 ton (+ cruise stage) a quella distanza (Cassini, di peso paragonabile, è già stata una bella prova dai costi enormi, ed è “solo” in orbita ellittica, e Huygens era un semplice lander appeso ad un paracadute, con peso molto ridotto) è semplicemente oltre il limite di spesa accettabile dalla pubblica opinione; se poi aggiungiamo che per quegli astri non esiste la possibilità di un primo passo umano, almeno non in questo secolo, la spesa diventa veramente eccessiva.
Sarei il primo a voler spedire un MSL su Titano/Europa, ma obiettivamente le difficoltà sono molte.
Meglio per i rover “pesanti” investire su obiettivi più a portata di mano, che a parte la Luna sono Marte e Venere, e quindi solo Marte.

Vero che 4 rover possono già sembrare molti, ma rapportato al fatto che questo è l’unico pianeta quasi a portata di piede, ben venga la fissazione!!

:smiley: Questa è da incorniciare :smiley:

Oltre a quello che ha scritto paolo_a, io aggiungerei anche che ogni nuovo corpo celeste richiede una riprogettazione completa del rover. Quindi il problema non è solo il lanciatore e gli stadi per immissione nell’orbita di trasferimento. Nuova gravità del corpo celeste (quindi riprogettazione del sistema di landing), nuove temperature (quindi diverso controllo termico), nuova atmosfera (quindi diversi problemi di compatibilità dei componenti, oltre che riprogettazione dell’aerobraking durante il landing), nuova orbita e distanza dalla terra (quindi diversi metodi per il controllo e le operazioni, nonchè per il sistema di telecomunicazioni).
Insomma, un nuovo MSL su Titano di uguale avrebbe solo le ruote, sempre che la regolite di Titano abbia le stesse caratteristiche di quella marziana, perchè sennò dovrebbero cambiare pure quelle. :wink:

Per Marte invece è già tutto fatto. A parte aspettare una nuova finestra di lancio e identificare il nuovo sito di landing, il resto è già pronto. Possono usare il tempo a disposizione per sviluppare qualche nuovo strumento scientifico.

quoto in pieno!

a parte che “ammartaggio” non si puo’ proprio sentire… in realta’ non e’ affatto cosi’. per come funziona la NASA le missioni del dipartimento scientifico vivono una vita completamente separata da quelle del dipartimento “volo umano” e non vengono pianificate tenendo conto delle esigenze del secondo. c’e’ un solo caso di missione “trasversa” negli ultimi 10 anni ed e’ quello di Lunar Reconnaissance Orbiter e LADEE, nati per esigenze di volo umano e poi trasferiti al dipartimento missioni scientifiche