SpaceX, colonie vegane su Marte

Premetto che un’alimentazione vegana contiene frutta, bacche, cerali, verdure di ogni tipo, e non fa uso di alimenti di origine animale. Una sana alimentazione vegana è nutrizionalmente completa, e anche numerosi atleti hanno scelto questo stile di vita.

Ringrazio Paolo Amoroso per aver posto la domanda a Marco Villa durante la puntata di AstronautisCAST 6x19, anche se l’avevo espressa in tutt’altro modo.
In chat non ho chiesto “Dato che Elon Musk è vegano allora selezioneranno astronauti vegani?”, dato che francamente non so neanche se lo è, bensì “Dopo le discussioni di Musk sulle colonie vegane su Marte e la scelta di un’alimentazione vegana per l’equipaggio di SpaceX, selezioneranno astronauti vegani?”
Forse ho dato per scontato la discussione, e non sono sicura che se ne sia parlato su FAit, questo articolo la riassume. Lo scambio di opinioni con l’associazione PETA e la decisione di Musk era avvenuta un po’ di tempo fa e mi farebbe piacere capire come si sta evolvendo. Si è parlato sia di rispetto verso gli animali che di efficenza durante l’intera missione.

In ogni caso il commento si Marco è arrivato e mi fa piacere che tutt’ora se ne discuta fra interni, lui ha messo in risalto sia il migliore stato di salute degli astronauti che l’attenzione sul carico a bordo.

Mi pare un approccio molto sensato per future colonie su Marte.
Cosa ne pensate?

In effetti non conoscevo il contesto.

Da un punto di vista ecologico la scelta di alimentazione vegana o vegetariana è sempre vantaggiosa.
Trovo però che quella dell’alimentazione sia una scelta personale (che può avere le motivazioni più varie) a cui nessuno può essere forzato e non mi sembrerebbe corretto usare ciò come criterio per selezionare gli astronauti.
(Per dire, conosco persone vegane che danno la scatoletta vegana al gatto, che è carnivoro…mi sembra un non senso…)
Sul miglior stato di salute concordo, anche rispetto alla prevenzione grandi medici (mi viene in mente Veronesi) da tempo si esprimono sull’importanza della dieta.
Poi è fondamentale l’aspetto psicologico del cibo, aldilà del mero sostentamento del corpo.
So che ci sono studi che evidenziano una minor aggressività nei vegetariani e questo potrebbe essere un vantaggio in caso di colonia/spazi ristretti; non ricordo però dove l’ho letto.

Numerosi studi e diverse metanalisi hanno ormai evidenziato in modo abbastanza chiaro il beneficio complessivo delle low-meat o no-meat diets, quindi complessivamente della dieta vegetariana o quasi. Lo stesso non mi risulta possa dirsi della dieta strettamente vegana, che considero personalmente una scelta etica comprensibile e condivisibile ma ben lungi dal costituire una dieta sana e completa. Non escludo che un vengano possa vivere una vita sana, ma l’enorme attenzione richiesta nel giusto calcolo degli apporti nutrizionali e nelle eventuali integrazioni è secondo me segno evidente di una scelta alimentare complessivamente deficitaria e impegnativa. Meglio della dieta carnivora e iper-proteica, si, ma non mi sentirei di consigliarla. Una meta-analisi canadese di qualche anno fa, peraltro, di cui purtroppo non ricordo gli estremi, valutava la life expectancy pura a seconda del tipo di dieta, ed i più longevi risultavano essere proprio i vegetariani. Anzi, i vegetariani che consumavano poche quantità di carne o pesce. Tuttavia va anche detto che in una valutazione simile influisce anche lo stile di vita generale, per cui è probabile che chi si dedica ad una dieta particolare sia anche generalmente più attento alla propria salute.

Riguardo gli astronauti: la selezione “per dieta” sarebbe sicuramente eccessiva, ma fornire loro una dieta controllata con quantità ridotte di carne, non vedo perché no.

Anch’io penso che una dieta vegetariana (integrata con un po’ di pesce) sia più equilibrata di quella vegana.

Posso assicurarvi personalmente che una dieta a base vegetale, o vegana, è completa nutrizionalmente (non ho capito bene cosa intendete con equilibrata). Molti studi sono stati fatti direttamente sull’incidenza delle proteine animali a livello di salute fisica ed emotiva com’è stato citato. Chiunque fosse interessato può contattarmi in privato, anche solo per chiedermi consigli.

In questo topic intendevo proprio mettere l’attenzione sulla missione spaziale, quella su Marte avrà una lunga durata, come si è visto in piccoli esperimenti sull’ISS, anche con ridotta gravità sono cresciute diverse piante, quindi ha senso poter pensare di crescere piante e ortaggi commestibili in aggiunta al carico di bordo.
Riguardo poi alle colonie su Marte delle serre con piante più complesse darebbero anche la possibilità di avere cibo fresco all’equipaggio.
Un altro aspetto che era stato toccato era proprio la salute dell’equipaggio stesso, proporrei un vegan Mars500 per poter aver una piccola casistica e confrontare i risultati, Elon lo finanzierebbe? :slight_smile:

Cosa ne pensate dal punto di vista della missione?

Giustissimo! Ognuno ha l’insindacabile diritto di esser fatto a modo suo. :wink:
Comunque io e un vegano andremmo d’accordo a tavola con un bel piatto di patate fritte (il mio cibo preferito che però, per ovvie ragioni, non può esser mangiato tutti i giorni) o anche arrosto. :slight_smile:
Fine di questo semi OT.

Un’altra considerazione è che da un punto di vista strettamente biologico l’uomo nasce onnivoro, come si evince dalla dentatura e dalla lunghezza dell’intestino. Poi non siamo fatti solo di istinto e possiamo scegliere le nostre abitudini alimentari consapevolmente secondo gusti e principi personali, di cui personamente ho sempre rispetto.
Vegetariana da più di 20 anni, non potrei mai rinunciare al cioccolato nè alle omelette al forno o allo yogurt fatto in casa! (Per gli altri cucino tutto, compresi i wurstel che detesto)
Lo spiritoso qui accanto a me chiede se i vegani sono gli abitanti di Vega e in tal caso cosa ci fanno su Marte…:wink:

Trovo che un mars500 vegano sarebbe un’ottima idea, estremamente utile anche a livello di sensibilizzazione delle masse circa l’argomento (alimentazione/ecologia/economia!!) e sia a livello di ricerca.
Su astronauti già vegani però…perchè diventarlo in un contesto già così stressante potrebbe aggiungere ulteriori difficoltà, secondo me.

Preferisco la carne, non riuscirei a farne a meno!

Ecco, intendevo una sana alimentazione vegana, comprensiva di tutti i nutrimenti, eh caro amico, patatine e pane di sicuro non lo è. :wink: Intendo un’alimentazione ricca di colori, sapori, e frutta e verdura fresca.
Concordo che sia una scelta, ciò che mi preme è più che altro essere informati, soprattutto per quanto riguarda le mense scolastiche e ospedaliere (perlomeno nel fornire l’alternativa), per dar l’opportunità alle famiglie di passare valori di rispetto e delicatezza invece che violenza sugli animali, e in parte anche di responsabilità civile per quanto riguarda lo sfruttamento dell’ambiente (senza divulgarmi ora, ci sono tanti tanti modi per avere un’impatto positivo sull’ambiente, questo è un modo indiretto e praticabile ogni volta che si sceglie cosa mangiare e senza neppure dover fare donazioni! :wink: )

D’altro canto si sa pure che la popolarità ha il suo peso, in America la scelta di Bill Clinton e della conduttrice Ellen hanno avuto il loro peso, anche se spero che tale scelta del proprio stile di vita sia fatta su altri valori e riflessioni personali, presumo che un intero equipaggio di astronauti vegani avrebbe il suo peso anche dal punto di vista mediatico.

Ok, dove devo firmare? :wink:
Riguardo all’aspetto biologico trovo che ormai siamo una specie a parte libera di evolversi nella direzione che ritiene più opportuna. Detto questo volendo far paragoni i felini e altri cacciatori fanno estremi sforzi, mangiano più che altro le budella degli animali, e poi si sfiaccano tutto il giorno. Le scimmie hanno una alimentazione più a base vegetale, non tutte, e hanno energia di balzare da un albero all’altro durante la giornata. Il fattore d’intelligenza sociale, prima ancora che alimentare, è un aspetto da cui molti umani dovrebbero prendere esempio. Le scelte sociali e pacifiste dei bonobi si posso discutere in altra sede.

So di parlare fra persone intelligenti, sento che spesso mancano spunti di riflessione in questa direzione. La mia curiosità in questo caso è posto sulla missione stessa dal punto dell’efficienza e dei benefici a lunga durata.

Un buon punto di partenza potrebbe essere contattare Diego Urbina, dell’equipaggio di Mars 500, manifestandogli l’interesse e la disponibilità per un’iniziativa di questo tipo, magari anche una versione iniziale più breve come la precedente Mars 120. A sua volta lui potrebbe riferire agli organizzatori degli altri esperimenti.

Tieni presente che gli equipaggi in isolamento prolungato sono omogenei per genere, cioè o tutti uomini o tutte donne, come suggerisce l’esperienza passata. I russi lavorano in questo settore da decenni.

perchè l’omogeinità di genere dev’essere un must? non potrebbe essere fonte di conflitti? (sarà che io lavoro in un ambiente quasi esclusivamente femminile e…non è bello)

L’esperienza dei russi ha dimostrato che nelle simulazioni di isolamento a terra con ambiente misto tendono a verificarsi episodi spiacevoli, come attenzioni morbose e molestie nei confronti delle donne. Le informazioni pubbliche sugli aspetti psicologici di questi esperimenti sono limitati, ma le poche disponibili sono fra l’altro raccolte nel libro Packing for Mars di Mary Roach.

Perchè tutto quel che fa bene non sa di nulla?

Interessante, grazie, lo farò, tentar non nuoce, mal che vada si inizia a prendere in considerazione, sai dove posso trovare articoli che mettano in relazione SpaceX e Mars500?

Riguardo all’omogeneità, sono abbastanza d’accordo con felottina, certo bisogna tener presente l’esperienze russe, secondo me un’idea che potrebbe iniziare a proporre è mandare direttamente delle coppie. Ricordo il caso cinese che un’astronauta sposata aveva più probabilità di andare in orbita (ancora ora la mia mente a riguardo commenta "Oddio… ").
Mandare coppie ovvierebbe diversi problemi.

Ai media arriverebbe come un ibrido vegano fra Friends e The Big Bang Theory :slight_smile:

Non ho informazioni in proposito.

non sono d’accordo daiii…pensa alla frutta di stagione, alla verdura fresca, alle spezie!
non sarà che l’uomo ha la tendenza a intossicarsi? mi fa sempre riflettere che sia stato conosciuto prima l’alcool che il sapone…

Io ho una teoria sull’argomento (seria, non fregnacce) ma se devo esprimerla faccio un trattato e vi annoio.

vuoi farmi star sveglia tutta la notte a pensarci? raccontaaa!! :slight_smile:

Vorrei ringraziare Astra perchè qusto topic apre la porta a considerazioni che vale la pena di sviluppare mettendo in comune esperienze, conoscenze, sensibilità. La cena del 22 promette bene! :slight_smile:

Questa mi è nuova! (solo per quel che riguarda la lunghezza dell’intestino) Proprio due settimane fa il mio prof aveva detto che il nostro intestino è lungo perchè siamo erbivori… ha torto allora!