Sì, e con un robusto aumento del prezzo. Gli americani non sono molto contenti, anche se il congresso ha approvato senza fiatare. Insomma, la mancanza di un veicolo americano si fa sentire, e questo è un fatterello importante. Ma suppongo anche che alcune industrie americane non abbiano tanta voglia di affrettarsi con i loro veicoli, data l’età della ISS. Ho l’impressione che la ISS cominci a diventare un fastidio per molti.
Senza alcun dubbio la NASA ha fatto bene ad anticipare i tempi e stipulare un contratto, fin d’ora, per ulteriori passaggi verso la ISS dei suoi astronauti; visti i tempi di crisi non è da escludere la possibilità che quanto previsto slitti oltre le date ipotizzate.
Questo dimostra, comunque, la non buona organizzazione nel suo programma spaziale; avrebbero dovuto prevedere una situazione del genere e pianficare il tutto in un periodo di tempo più esteso rispetto a quanto fatto.
Per il prossimo futuro bisognerà anche “mettere in conto” il fatto che alla Russia mancheranno i soldi della NASA, quando finalmente ritornerà ad essere autonoma nel trasporto di astronauti, e che questo si riperquoterà sicuramente sulla costruzione delle future Soyuz e Progress. Non è da escludere la possibilità che la Russia non sarà più in grado di inviare i prorpi cosmonauti sulla ISS ecercherà altri soci per riempire le proprie casse. Vedremo forse, finalmente, anche i cinesi sulla ISS?
Che la Russia non potrà più permettersi le Soyuz,mi pare un pò forte.
Di sicuro ricomincerà a fare cassa con i turisti spaziali.
Ma il meraviglioso mercato privato che doveva fornire in tempi rapidi un veicolo-taxi alla NASA,dov’è?
Non ho idea di quali siano i costi di costruzione e preparazione di una missione con la capsula Soyuz, è comunque certo che, senza i soldi della NASA, i russi avranno meno disponibilità finanziaria.