Esplosione Proton-M/DM-03 (3xGlonass-M) - 2 luglio 2013

http://www.youtube.com/watch?v=EJ5__1PPgNQ#ws

An unmanned Russian rocket carrying three navigation satellites has crashed shortly after lift-off from the Russian-leased Baikonur launch base in Kazakhstan, Russian media reported. There were no reported injuries.

State-run Rossiya-24 television showed footage of the Proton-M booster rocket veering off course seconds after lift-off. It fell apart in flames in the air and crashed in a big ball of fire near the launch pad.

Personnel who were in bunkers at the site when the rocket lifted off survived, the Interfax news agency reported, citing an unnamed source.

Interfax said Kazakh emergency authorities were considering evacuating nearby towns in the sparsely populated area because of the potential health threat from toxic rocket fuel burning at the crash site.

The estimated loss from the three satellites, meant for Russia’s troubled Glonass satellite navigation system, was about $200m (£130m), Rossiya-24 reported.

The state-run RIA news agency said the cause might have been a problem with the engine or the guidance system.

Link all’articolo del Guardian

Che botto!
Adesso è davvero una bella gatta da pelare per la RKA!
Aspettiamo ulteriori notizie prima di proseguire con l’analisi dell’evento.

C’è del fumo scuro, prima della perdita di assetto. Turbopompa, camera di combustione… da quelle parti?
Secondo Wiki il Proton ha fatto finora 384 lanci con una percentuale di insuccessi dell’11,4% (44 failures). La maggior parte degli insuccessi avvenne durante la fase di sviluppo come ICBM, bisognerebbe vedere la serie storica per valutare l’affidabilità negli ultimi anni.

Va detto che gli ultimi insuccessi sono legati ad anomalie degli upper stages, qui invece il problema come detto da IK1ODO, è nei motori del primo stadio.
Problemi su problemi per il vecchio Proton…

Fra l’altro ci saranno serie implicazioni ecologiche a Baikonur…

Grazie Giuiba, ieri sera mi son messo a guardare con la family le vecchie foto… oh signur com’ero giovane! e mi son perso il “botto”!
Son andati in fumo un bel pò di quattrini!

Luca, puoi spiegare meglio le implicazioni ecologiche? Pensassero lanciassero da un posto come il Kazakhistan proprio perche’ non c’e’ nulla da perdere li’…

Ho letto questa mattina la notizia tra le scritte che scorrono durante i notiziari ed infatti ero rimasta perplessa avendo capito di un problema nella fase iniziale…invece è vero :frowning:

In ogni caso anche la ripopolazione della costellazione dei satelliti Glonass è a rischio.

Oggi hanno perso tre nuovi satelliti.

Una gran brutta tegola!
Dopo i problemi all’upper stage adesso anche al primo stadio…la vedo nera proprio!

All’epoca dell’URSS venne scelto il Kazakistan sopratutto per la latitudine, una delle più basse disponibile nella vecchia unione sovietica. Come hai visto il razzo è esploso pochi secondi dopo il lancio, per cui quasi tutto il carico di combustibile ipergolico è esploso tutto insieme ed in un posto solo. Si tratta di componenti chimici altamente tossici ed inquinanti, e in questo caso ne sono stati dispersi decine di tonnellate, anche in un paese non esattamente democratico come il Kazakistan questa è un’emergenza ambientale che non si può ignorare. A questo aggiungiamo anche che il governo locale potrebbe cogliere l’occasione per alzare un pochino il prezzo dell’affitto, usando come scusa il rischio di lanci con materiale ipergolico.
Quello che mi ha davvero stupito è che il razzo non è stato fatto detonare appena ci si è resi conto che era irrimediablimente fuori controllo, ha cominciato ad andare a pezzi pochi secondi prima dell’impatto al suolo. Qualcuno sa se per caso i russi hanno una fire safety range per l’autodistruzione del razzo come in altri centri spaziali?

Anatoly Zak (RussianSpaceWeb) riporta che a bordo del Proton non c’è un sistema di esplosione controllata; è possibile solamente spegnere i motori, ma non nei primi 45 secondi di volo, per permettere un buon allontanamento dalle strutture del pad di lancio.

Un video amatoriale ripreso da alcuni osservatori (vicinissimi): http://www.youtube.com/watch?v=DSTVkkDv30k#

Il razzo è caduto nell’area del cosmodromo di Baikonur, che è gestita dalle autorità russe e credo che amministrativamente sia territorio russo (se si viaggia a Baikonur bisogna chiedere il visto alle autorità russe, non a quelle kazake). Non so però quali siano le implicazioni dell’incidente.

Per scelta di progetto i razzi sovietici/russi non hanno sistemi di distruzione esplosiva in volo. I loro sistemi di terminazione d’emergenza del volo, attivabili circa 42 secondi dopo il lancio, si limitano allo spegnimento dei propulsori.

Questa decisione è frutto di una lunga esperienza di compromessi ed equilibri ingegneristici fra la tutela della sicurezza e delle infrastrutture di lancio. Questa lunga storia, in cui esplosioni poco dopo il lancio hanno distrutto rampe e infrastrutture causando danni ingenti, è raccontata in Rockets and People di Boris Chertok.

Nella bella news di Paolo si dice che i vettori russi non dispongono di cariche esplosive comandabili a distanza ma solo di sistemi di interruzione del volo che semplicemente spengono i propulsori. Questi pero si attivano 42 secondi dopo il lancio mentre in questo caso il vettore si è distrutto (da solo?) dopo circa mezzo minuto quindi prima del loro intervento, ed infatti i motori mi sembrano ancora accesi nel video.

Edit:
Ecco mi ha preceduto direttamente lui! :embarrass:

Qui ci sono le statistiche (Proton-M/Briz-M e Proton-M/DM-03 sono separati): http://www.spacelaunchreport.com/log2013.html#rate

La news di AstronautiNEWS: Spettacolare esplosione di un Proton-M dopo il lancio.

Grazie per le informazioni e la citazione bibliografica , sei insostituibile Paolo! :slight_smile:

Che la sezione superiore del razzo si stacchi poco prima dell’impatto e’ una cosa voluta in caso di abort o e’ un (altro?) malfunzionamento?
(o magari e’ il carico pagante che non ha retto alle sollecitazioni delle varie piroette e si e’ staccato…)

Un malfunzionamento. In caso di catastrophic failure non vedo che praticità avrebbe un costoso e complesso sistema di recupero di emergenza per un carico unmanned.

Su questo sito http://www.russianspaceweb.com/proton_glonass49.html#investigation si fa riferimento allo spegnimento di uno dei 6 motori del primo stadio appena qualche socondo dopo il decollo. Questo ha portato alla deviazione dalla traiettoria e al fallimento.