Prime analisi sulla EVA interrotta di Parmitano e Cassidy

La NASA ha espresso anche preoccupazione per il liquido antiappannante con cui si deterge l’interno del casco, che aveva causato irritazione agli occhi a Parmitano nella precedente EVA-22.

In più mi sembra di aver capito che quello avrebbe potuto essere un motivo del cattivo gusto dell’acqua, perchè in caso l’acqua potabile avesse toccato il vetro del casco questo avrebbe spiegato il cattivo gusto.
Peró da quanto ho capito oggi hanno escluso la bag dell’acqua completamente.

All’acqua per il circuito del controllo termico, esattamente come per gli altri ITCS della stazione, vengono aggiunti dei sali per evitare la formazione batterica. Quindi quell’acqua è una base di acqua distillata con l’aggiunta di sali particolari, e questa potrebbe essere l’altra spiegazione del perchè Luca ha detto che il gusto dell’acqua era strano.

Pare che la EMU S/N 3011 avesse già sofferto di problemi al sistema di raffreddamento; estraggo e riporto quanto descritto dal report n° 2006-01-2240 che ho trovato poco fa:

"DESCRIPTION OF FAILURE EVENTS
Three EMU’s were onboard ISS for an extended duration following the Columbia accident. All three units eventually experienced a cooling failure. The first occurrence was on May 28, 2003. During a routine Don/Doff procedure EMU s/n 3013 failed to provide sufficient crewmember cooling. On August 7, 2003 the second EMU, s/n 3005, experienced a temporary loss of cooling that was recovered by cycling system valves.
On May 19, 2004 during another Don/Doff s/n 3005 again failed to provide cooling and could not be recovered as it had been previously. During that same Don/Doff, the third EMU, s/n 3011 experienced a temporary loss of cooling but this unit was recovered by cycling system valves.

The leading theory for the loss of cooling was that the water pump rotor within the EMU cooling loop was jammed. The pump assembly is an intricate, precision device which up until this time had only been serviced on the ground. On orbit maintenance procedures were
developed and spare parts were launched on a Russian vehicle. In a first of its kind on-orbit operation, the pump of EMU s/n 3013 was disassembled, cleaned and reassembled with a new rotor. The process went smoothly and cooling was successfully restored. Also a new gas trap filter was installed on s/n 3013. A small water sample and old gas trap filter from s/n 3013 were returned to Earth on Soyuz flight 6S in April of 2003.
Next work on orbit was done on s/n 3005 to regain functionality of that unit. The failed pump rotors from s/n 3013 and s/n 3005, the gas trap filter from s/n 3005, a large water sample, and some wipes used in the repair of the EMUs were returned on Soyuz flight 8S in April of 2004 for analysis.
Due to cargo constraints, only two of the three EMU’s, s/n 3005 and s/n 3011 were returned on STS 114 in August of 2005. Up to this point s/n 3011 had experienced temporary cooling problems but had not failed completely.

Following their return s/n 3011 was ground tested to verify it was still working at which time it failed to provide cooling, and it could not be recovered."

Attendiamo nuovi sviluppi in merito

http://www.youtube.com/watch?v=vfw_5NDWWto#ws
http://www.youtube.com/watch?v=zpJ3HLEPzGo#ws#at=18

Mi sembra che l incidente sia serio e comunque da non sottovalutare e sarebbe bene fin d’ora studiare le procedure di emergenza per guasti simili che potrebbero accadere su una base lunare o marziana .

E’ strano che nessuno abbia ipotizzato questo tipo di incidente, per il futuro è un bene che sia avvenuto e che sia finito bene. Se avvenisse su Marte o sulla Luna, probabilmente l’astronauta si bagnerebbe solo i piedi :butt:

nell’intervista del TG1 a Parmitano l’astronauta ha parlato di danno al circuito di raffreddamento, oltre che della sua paura quando l’acqua ha raggiunto i noti livelli.

Rientrare e asciugarsi i piedi, direi.

Edit: ops, scusa Jeff, sei arrivato prima :slight_smile:

Veramente un incidente del genere su Marte o sulla Luna non mi sembra tanto banale perchè se mi trovo sulla Luna ad un chilometro dalla base è giorno , ci sono 130 gradi centigradi e il sistema di raffreddamento non funziona come si deve ho l’impressione che potrei provare l’esperienza di un pollo arrosto .

Nessuno diceva che fosse banale, ma la termoregolazione non era il problema principale in questo caso.

Spero non ti sia offeso, ma avendo appena accettato la tua richiesta di cancellazione, temo di si. Ciao!

OT/ Il caldo dà alla testa /OT
IT
Ma quindi la fuoriuscita d’acqua è dovuta ad un problema nell’impianto di raffreddamento ( non posso mettere l’audio in ufficio ) ?
Mi pare di aver letto da qualche parte che manderanno dei ricambi per riparare il problema, confermate?
Grazie :stuck_out_tongue_winking_eye:

Credo che il kit di riparazione sia già andato su con la Progress.

…dovrebbero far in maodo che se si ripete un evento simile, l’astronuatoa possa bere senza rischio di intossicazione!

Comunque, anche se non è popolare, continuo a puntare il dito sui micrometeoriti.

A prescinder da ciò, mi domando: la tuta soggetta al guasto rientrerà a terra per esser esaminata?

Mi pare di aver capito che comunque “resta in servizio” e non viene “escluso il suo riutilizzo” ma che verrà riparata direttamente sulla stazione.
Mi pare un pò rischioso “riparare il loco” il presunto danno.
Di fronte ad un evento del genere mi aspetterei una commissione di inchiesta che studi approfonditamente l’incidente e trovi soluzioni sicure per il futuro.

Bè, però, considerando che in un’eventuale missione di lunga durata, ad es. verso Marte, non vi sarebbe la possibilità di inviare dispositivi vari sulla Terra per farli riparare, non credo sia sbagliata l’idea della riparazione direttamente sulla ISS, se attuabile con i mezzi inviati.

assolutamente d’accordo, ma in questo caso si tratta di un “primo evento” che credo vada studiato a dovere.

d’altronde il detto “prevenire è meglio che curare” non sbaglia mai!

Non è mai stato a rischio intossicazione.
Il suggerimento di bere non è stato “bloccato” perchè anche se fosse (come probabile) l’acqua del circuito di raffreddamento, si sarebbe trattato di acqua e sali non tossici, aggiunti per impedire la crescita microbica.

Non è questione di popolarità. E’ che manca il “buco” per sostenere quell’ipotesi :slight_smile:

giusto, ho letto poco fa dell’intossicità dei liquidi che restano soltanto un pò “amari”.

certo, manca il buco…

ci sono precedenti storici di impatti di micrometeoriti su tute spaziali?

lo chiedo perchè forse può esser un metro di paragone utile a togliermi totalmente il dubbio.
anche se preferirei scoprire che si tratta si un impatto anzichè di un guasto tecnico: sarebbe una buona dimostrazione che le tute possono salvare gli astronauti dai micidiali “esserini”.

a tutt’oggi comunque la causa non mi pare sia stata individuata (sbaglio?)

ao, se ciò azzeccato voffrò una digital-birra :slight_smile: (non sono assolutamente un tecnico, vi prego di perdonare “l’ignoranza”)

ps scusate la battitura impicciata del precedente messaggio (con l’ipad a volte ci litigo)

E c’è anche il piccolo particolare che l’impatto di un oggetto anche minuscolo che viaggia potenzialmente fino a decine di km/s, oltre a lasciare un buco nella tuta, lascerebbe al malcapitato astronauta anche un tantino di buco nel corpo, o almeno un leggero prurito.

Se ci fosse stato un buco, Luca avrebbe avuto problemi peggiori che l’acqua nel casco…
A parte questo, alla NASA non è che se ne stanno con le mani in mano. A leggere certi commenti sembra che lì ci lavori solo un branco di incompetenti… L’investigazione è ancora in corso e fino alla conclusione dubito che si facciano affermazioni pubbliche. Comunque il circuito responsabile della perdita è già stato individuato e la rosa di elementi che potrebbero aver causato la perdita è già stata ristretta a pochi elementi. Ti tolgo subito il dubbio: non si tratta di micrometeorite.

mi scuso non volevo accusare nessuno di incompetenza, sono certo che è gia programmata ogni mossa di indagine e sicurezza più adeguata.

la storia del buco è una “fissazione” perchè anni fa avevo letto un testo, che parlava di particolari accorgimenti a “difesa” dai micrometeoriti.
in quel testo si parlava di come un tessuto sia molto più facile da proteggere, o meglio da render “autosigillante”, rispetto ad un pannello rigido.

c’era anche un illustrazione che mostrava i vari strati della tuta e tra di essi, uno strato che si “espandeva” a turare la falla (forse una sostanza tipo quella usata per i copertoni dei mezzi blindati?).
ovviamente si parlava di impatti di micromicrometeoriti!

l’articolo, concludeva con una serie di foto, riguardanti simulazioni di impatti di micrometeoriti su lastre di metallo (dove si potevano vedere crateri e buchi sui mettalli, di circa 10 cm fatti da una sfera di 1 mm!).
viceversa, un forellino sulla tuta “flessibile” potrebbe risultare “impegnativo” da trovare (o almeno questo è quello che mi viene spontaneo pensare).