Installato lo scudo termico sul primo Orion

L’Avocoat è a sua volta coperto con uno strato argenteo riflettente che invece ha il compito di proteggere lo scudo dalle fredde temperature dello spazio durante la missione.

Di primo acchito verrebbe da pensare che lo scudo termico verrà costantemente protetto (fino a pochi minuti prima del rientro in atmosfera) dal modulo di servizio. Evidentemente però quest’ultimo non fornirà una protezione termica. È corretto?

Lupin, non ho ben capito il tuo dubbio. :thinking:

Lo scudo termico non viene mai esposto allo spazio in quanto rimane sempre coperto dal modulo di servizio. Mi chiedevo quindi a cosa serva la copertura termica. La risposta potrebbe essere che il modulo di servizio non protegge lo scudo termico dal punto di vista… termico.

Bisognerebbe sapere con quanto anticipo voene sganciato il modulo di servizio prima di rientrare, ossia per quanto tempo lo scudo rimane “nudo” prima di rientrare in atmosfera…già in quel lasso di tempo potrebbe essere esposto a differenze di temperatura significative. Poi, Orion può riportare a Terra l’equipaggio…in condizioni non nominali può anche darsi che trascorra più tempo del previsto senza modulo di servizio, nel dubbio non mi giocherei mai lo scudo termico visto chr senza di esso l’equipaggio è condannato…

Non sono convinto. Il modulo di servizio viene sganciato minuti prima del rientro, di certo non ore prima. Lo scudo dello Space Shuttle rimaneva esposto a differenze di temperature significative per giorni/settimane.

Nelle missioni Apollo mediamente (Apollo 13 esclusa) il modulo di servizio veniva sganciato circa 15 minuti prima dell’interfaccia di rientro programmata.

Come diceva Blitzed bisogna considerare le situazioni off-nominal.
Forse c’è qualche requisito che richiede, in caso di emergenza, di rimanere più tempo esposto al freddo.
Per quanto riguarda lo shuttle, lo scudo era fatto di altro materiale con altre caratteristiche ovviamente