SpaceX: licenziamenti e ritardi per Dragon manned

chissà che bel clima di terrore ci deve essere in questi giorni in space X

Non capisco. L’articolo titola di licenziamenti e poi si legge che in realtà il personale alla fine dell’anno aumenterà del 20%.

Meglio assumere un lavoratore e licenziare uno che passa la giornata alla macchinetta del caffè…
Peccato non si possa fare anche in Italia…

Non è così “palesemente” giusto o sbagliato se la quota di turnover è fissa e a intervalli di tempo regolari… significa che non licenzio chi eventualmente passa la giornata al caffè, ma licenzio comunque gli “ultimi” 200-400 di una “classifica” interna indipendente dai risultati ottenuti. Non conta il proprio risultato o i propri obbiettivi, ma l’operato di ciascuno in confronto a quello degli altri… è l’estremizzazione della competizione personale, una visione, più o meno condivisibile, tipicamente americana nella gestione del personale…

E se a passare la giornata alla macchinetta del caffè fosse il tuo capo? E se al tuo capo desse fastidio che tu lavori così tanto perché teme che tu gli possa fare le scarpe? Quanto ci metterebbe a sbarazzarsi di te?

Abbiamo tutti un po’ di esperienza lavorativa o universitaria: quante volte ci è capitato di incontrare un cretino (o peggio) come professore o come nostro superiore? E magari ci è anche capitato che quella persona sopra di noi ci abbia preso in antipatia.
Bene, ora proviamo a pensare a cosa sarebbe successo se quella persona avesse avuto la capacità di farci licenziare da un giorno all’altro grazie alla flessibilità all’americana…

Avrebbero fatto fuori il mio capo e non me… :rage:
E posso risponderti anche sull antipatia, mi è capitato ed ho perso 10 anni di carriera che sto faticosamente cercando di recuperare in questi ultimi 2 o 3 con un capo che finalmente mi stima ed ha capito come tirare fuori il meglio di me.
Fossi stato licenziato 13 anni fa in un ambiente come quello americano (più facile trovare un lavoro che in Italia) forse a quest ora sarei un dirigente e non un impiegato che lavora tutti i giorni con dirigenti di alto livello…

E se lui andasse a dire ai suoi superiori che gli obiettivi non sono stati raggiunti perché tu sei sempre alla macchinetta del caffè? crederebbero a lui o a te?

Buon per te che cambiando lo hai trovato. Io posso dire lo stesso di me, e al momento mi ritengo infatti molto fortunato. Ma non a tutti capita il colpo di fortuna…

Per come la vedo io ogni forma estrema è negativa, sia quella americana superflessibile che quella italiana super-rigida.
Dicendo che il sistema all’americana non funziona non sto dicendo che quello all’italiana funzioni bene :wink:

Ho gia’ espresso la mia opinione circa la via americana al licenziamento selvaggio in un altro post, per cui non mi dilungo… aggiungo solo che sono felice di notare come molti amici del forum, persone che lavorano nel settore in campi di eccellenza mantengano un’opinione equilibrata sulla vexata quaestio.

A noi non piace la polemica politica, tutta fuffa. Mi limiterò ad osservare che oramai i contratti collettivi nazionali valgono e varranno sempre meno, perché appena una ditta importante perde di competitività, questa viene spostata in un’altro paese con minori costi, oppure la ditta viene rilevata da una multinazionale con sede all’estero (vedi ethiad) che applica le regole che dice lei. Il licenziamento / non licenziamento di cui parli tu che sia giusto o ingiusto é secondario ed ogni discussione inutile, perché non lo decide più l’opinione pubblica o il lavoratore o io o te, ma la competitività.

Eppure basterebbe portare la contrattazione a livello internazionale, visto che gli interessi sindacali italiani sono gli stessi di quelli dei polacchi, ungheresi o cinesi. Ma un passo del genere e’ parecchio difficile da accettare e da mettere in pratica

Non sono troppo d’accordo su questo. Imho uno dei punti di forza del modello tedesco (mai citato dai nostri quando parlano del modello “tedesco” da implementare in Italia) e’ la forza del sindacato.
Per fare un esempio, qui e’ possibile licenziare chiunque con un mese di preavviso, indipendentemente dal tipo di contratto. Ma ogni licenziamento e ogni assunzione devono essere approvati dal consiglio dei lavoratori, che per sua natura ha nel proprio interesse il prosperare dell’azienda nel lungo termine (e non semplicemente il segno positivo dei dividendi a fine anno, cosa che iguida l’operato del consiglio di amministrazione).

Per dirla in termini ingegneristici, semplificando molto, ci vuole imho un sistema di controllo. E come controllo intendo un “IF X, then Yes, else No”. Un sistema che in uscita da’ sempre “Yes” (all’americana) o sempre “No” (all’italiana) non e’ sotto controllo, ed e’ quindi instabile per sua natura…

Buzz, sono pienamente concorde con te sul primo punto. Abbiamo una Unione Europea economica, ma per il resto ognuno per sè.
Pure, ritengo che lal UE sia “un arma” che ancora non abbimao imparato ad usare.
Spiego e vado OT: se voglio vendere un prodotto nel territorio dell’UE, devo sottostare a precise regole tecniche, altrimenti il prodotto, qui, non è vendibile. Non esistono però regole di carattere morale. Sarebbe possibile introdurle specificando che il prodotto in questione, oltre alle specifiche tecniche dev’essere seguito da specifiche sociali quali, che so, una setimena lavorativa di max 6 giorni ed il settimo di riposo, garanzie sul pagamento degli straordinari, retribuzioni degne per i lavoratori, ecc., ecc. tutte cose facilemnte verificabili. Un pò come definire un missile manned e non manned. Allora vedremo che lel aziende la smetteramnno di trasferirsi all’estero deve la manodopera si paga a spiccioli e certi governi fascisti saranno costretti a fare dietrofront. L’UE, se ben usata, ripeto, è un arma formidabile. Se lo pensiamo noi, poi i politici si accodano, che tanto sono surfisti professionisti.
Fine OT.
Sembra strano il provvedimento di Space-X. Sembrava un’azienda in rapida espansione ed ora opta per tagli di massa seguiti da assunzioni di massa. Confesso di non conoscere le logiche con cui si gestisce il personale, pure i conti non mi tornano. Anche perché nel mio ambiente i licenziamenti si fanno, le assunzioni di massa promesse invece arrivano con il contagoccie. Non vorrei che fosse un segnale dell’inizio di una crepa, del culmine di una azienda che ci ha fatto sperare nel sogno privato.

Preciso solo, non è esattamente così, se una qualsiasi multinazionale con sede all’estero opera in Italia in questo paese è soggetta alla legislazione Italiana, compresa quella sul lavoro, non è che applica “le regole che dice lei”.
Alitalia in ogni caso non è stata rilevata, è sempre a maggioranza Italiana, altrimenti non potrebbe volare in Italia/EU.

Alitalia non è stata rilevata , perde 500 mln l’anno e con il capitale prossimo allo 0 se non arrivano banche,poste ed Ethiad porta i libri in tribunale
cmq su Alitalia , dal 2008 ad oggi il numero di voli è diminuito di poco a dispetto del personale .Nel 2008 sono stati lasciati a casa con stipendio 7000 persone ,oggi nel 2014 si prevede di lasciarne a casa altri 2500 e rimarrebbe una forza lavoro complessiva di circa 10.000 unità .
vuol dire che con la metà circa del personale i voli si fanno lo stesso
voi pensate che se non ci fosse stato lo spettro del fallimento Alitalia avrebbe mai trovato la forza di tagliare la metà della propria forza lavoro ?
se il sig Musk deve investire pensate lo possa fare in Italia o preferirà cmq la California

Comunque, come in tutte le cose, il giusto sta nel mezzo, ed una mediazione da ambo le parti e necessaria, in America si estremizza da una parte, in Italia dall altra, ed in Germania il fatto che i sindacati preferiscano non far fallire un azienda piuttosto che cedere su giusti licenziamenti mi pare geniale… Vedremo se ci arriveremo anche in Italia dove si dice sempre solo no a qualsiasi proposta sensata o meno e dove i manager sebbene falliscano su tutti i loro obiettivi prendono pure buone uscite milionarie invece che calci nel sedere…

Confermo e integro. Il sindacato qui in Germania approva anche lo stipendio che i manager decidono di offrire al nuovo dipendente, e lo fanno in modo da evitare che si creino grosse discrepanze tra persone con lo stesso bagaglio tecnico/esperienza oppure che hanno livelli di responsabilita’ simili. Nessuna invidia all’interno di un team che deve lavorare insieme.
Il punto e’ proprio questo, per essere produttivi la squadra deve “funzionare” e deve essere una squadra vera… se un mio collega non riesce a risolvere un certo problema che a me e’ gia’ capitato, intervengo io ad aiutarlo e so che accadra’ sempre anche il viceversa… la squadra quando funziona si muove come un corpo solo.

Ora immaginiamoci che qualcuno dica, da domani si fa una graduatoria e gli ultimi 100 retrocedono e se ne vanno a casa, voi a questo punto lo aiutereste il vostro collega? O sarebbe tutto nel vostro interessa mantere una posizione di “vantaggio” sugli altri? una posizione che vi permette di essere l’unico che sa risolvere certi tipi di problemi?
Senza contare il fatto che appena decido di andarmene l’azienda perde uno dei pochi se non l’unico che sa risolvere quel problema…
Un team funziona se c’e’ armonia, no competizione tra i diversi componenti

detto questo eviterei paragoni USA-Italia, alitalia e compagnia bella tanto ha ragione Acris:

Non conoscevo questo tipo di “modello tesdesco” e ne sono impressionato sinceramente. Tocca un punto fondamentale secondo me: in Italia si parla sempre di lavoratori contro azienda come fossero 2 cose distinte che lavorano ognuno per i propri interessi, mentre non si pensa al bene comune cioè che l’azienda deve prosperare altrimenti si va tutti a casa indistintamente. Il punto interessante di quanto detto da Buzz è “il prosperare dell’azienda nel lungo termine indipendentemente dal segno positivo dei dividendi”. Ecco in tutte le vertenze e situazioni di cui ho letto, sentito parlare e sperimentato di persona in Italia è la mancanza di questa prospettiva per miopia da entrambe le parti (il mio pensiero in realtà mi dice più da una parte ma non voglio scatenare polemiche inutili).

IMHO

Tornando a SpaceX e alla notizia.
Anch’io sono rimasto colpito dalla dichiarazione che comunque ci sarà un 20% di aumento personale. Quindi di tratterebbe solo di mera speculazione per stimolare i dipendenti/ridurre i costi (mi viene da pensare che i nuovi assunti avranno paghe più basse ma senza nessun riscontro ovviamente).
Per quanto riguarda i ritardi, a mio avviso non sono indicativi della situazione, sappiamo tutti che sono normali nel corso di sviluppo di questo tipo di hardware, forse servono solo a ricordarlo a chi non lo ha mai considerato.

Esattamente!

Questa è l’essenza del sistema dualistico tedesco, la divisione tra chi ha la visione di lungo termine e chi ha quella di breve termine. E non manca solo in Italia, manca ovunque è implementato il sistema “anglosassone”.

(E qui andiamo davvero OT)
Questo discorso non vale solo sulle assunzioni e i licenziamenti.
In Germania nelle aziende ci sono due enti distinti: il consiglio di gestione (Vorstand, sarebbe il classico consiglio di amministrazione) e il consiglio di sorveglianza (Aufsichtsrat). Il consiglio di sorveglianza è composto da chi ha la visione strategica, di lungo termine (in sostanza gli azionisti di maggioranza e il sindacato), e ha diritto bloccare le decisioni prese dal consiglio di amministrazione, che invece è quello che ha la visione di breve termine.
Questo significa, per fare un esempio semplice, che se il consiglio di amministrazione decidesse di tagliare la ricerca perchè nel budget del prossimo anno è solo un costo che fa abbassare i dividendi a fine dicembre, il consiglio di sorveglianza non glielo permette, perché sa che questo porterà un guadagno nei prossimi 30 anni.

Si Buzz, interessante.
Sarà interessante capire, e lo vedremo nei prossimi anni, quale dei due modelli, quello tedesco o quello anglosassone, é il più forte. Fondamentalmente la logica é la medesima, il profitto, ma nel caso tedesco sono stati smorzati i contraccolpi delle mutevoli situazioni del mercato con una mediazione intelligiente. Esiste un’intera letteratura economica sull’argomento: chi sostiene che il “liberismo” senza vincoli (modello anglosassone) sia il più reattivo e flessibile, e chi invece sostiene che un sistema economico mediato con le esigienze dei lavoratori sia quello che genera più evoluzione sociale e più mercato. Immaginare invece un mondo dove tutti i paesi si accordano per uniformare le leggi sindacali sul lavoro e per tutelare i diritti sindacali ovunque… beh, é un’utopia molto spinta, mi ricorda il manifesto marxista :stuck_out_tongue_winking_eye: :grin:.

Relativamente a SpaceX, un’ipotesi: e se questa tranche di licenziamenti rispondesse semplicemente a un progetto di sviluppo, che prevede un rinnovamento di una parte dell’organizzazione per far fronte ai nuovi scenari che stiamo vedendo nascere?