15 anni di astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale

Già 15 anni!!

Però. Ma i pannelli solari principali non cominciano a perdere di efficienza?

Buon compleanno era spaziale. Sono 15 anni che siamo diventati in tutto e per tutto una civiltà spaziale, con esseri umani permanentemente nello spazio. Speriamo di arrivare almeno a 25 anni di fila e che nel frattempo si sviluppi qualcosa che non ci faccia riprecipitare negli anni bui con i piedi incollati al suolo…

Assoutamente sì! Cmq non tutti i pannelli hanno 15 anni :wink:
Regolarmente si fanno dei “max power output tests” per vedere lo stato dei pannelli. In sostanza si accendono tutte le cose possibili per portare il consumo al massimo e trovare il limite massimo dei pannelli (ovvero quando oltre ai pannelli, si vedono le batterie che cominciano a scaricarsi)

Comunque sia, vista l’intenzione di estendere l’utilizzo della ISS fino al 2020 e oltre, penso che i pannelli solari saranno in grado di svolgere al meglio il loro lavoro.

Grazie Buzz!
Quindi se la % di efficienza scende, loro aggiungono un pannello solare per compensare…

Sarebbe difficile senza lo Shuttle :wink:

Non è che tutti i giorni la ISS consuma sempre uguale, dipende da che cosa si accende e che cosa si tiene spento. Un esperimento come EML ad esempio consuma 2 kW, altri esperimenti consumano di più o di meno, e lo stesso vale per tutti gli equipaggiamenti.
Ogni settimana JSC PRO raccoglie da tutti gli utenti e gli IP il consumo previsto di energia, fa un calcolo del budget ora per ora e controlla che non si superi il valore massimo.
Se in real time qualcuno vuole cambiare le cose e vuole ad esempio accendere qualcosa che non era previsto dal piano delle attività, non lo può fare se prima PRO non controlla il budget e verifica che ci sia abbastanza margine. Per dirla in maniera spiccia: prima di accendere la lavatrice, devi controllare di non avere già la lavastoviglie e il forno accesi…

Se l’efficienza dei pannelli scende nel tempo, di conseguenza si avrà un valore di picco più basso quando si fa il budget del consumo di energia della settimana. Significa che a un certo punto avremo delle limitazioni nell’accendere troppi esperimenti in parallelo (cosa che già adesso c’è, ma essendo il limite ancora piuttosto alto non crea problemi)

Ecco, appunto. La cosa sarà in qualche maniera risolvibile senza Shuttle? Oppure si dovrà spegnere e basta?
Intendo dire, secondo chi ne sa più di me, è possibile fare un lancio di un vettore cargo che trasporti dei pannelli solari che vengano ad esempio catturati dal braccio robotico della ISS per essere poi installati?

Una domanda da nerd:
in 15 anni quante orbite ha compiuto la stazione intorno alla terra?

Beh,in teoria potrebbe essere possibile,ma credo che il solo braccio robotico non sarebbe sufficente e ci vorrebbero molte EVA,complesse e delicate.

Non è la domanda giusta secondo me…
La domanda dovrebbe essere: servirebbe a qualcosa aggiungere dei pannelli solari, a fronte del costo che questo comporterebbe?

La ISS comunque tra meno di 15 anni verrà fatta deorbitare. I pannelli solari per quanto ne so subiscono una riduzione di efficienza nei primi anni, ma poi dopo raggiungono un’efficienza più o meno stabile e smettono di degradare, non è che arrivano mai a zero.
E supporrei che nella progettazione della stazione abbiano tenuto in conto un margine sufficiente per riuscire comunque a fare quello che serve. Magari ci saranno dei vincoli più stringenti durante la pianificazione, ma non vuol dire che questo renderà impossibile usare la stazione per fare scienza…

La ISS in effetti è in orbita dal 1998, quindi da 17 anni. Circa 16 orbite al giorno, significa 5840 l’anno. In 17 anni arriviamo tondi tondi a 100mila orbite, non male :slight_smile:

Il Resto del Carlino di quindici anni fa: lancio e aggancio della Soyuz TM-31. L’uomo inizia a vivere permanentemente nello spazio!


Grazie degli articoli Lunakhod! Hai mai pensato di fare un blog o una raccolta di tutti i tuoi quotidiani e riviste storiche? Non ho idea delle implicazioni legali della cosa.

Ovviamente questo passaggio era sottinteso, mi ero spiegato male, intendevo scrivere che il braccio robotico sarebbe stato necessario per prendere i pannelli solari in quanto in questo caso (trasporto dei pannelli) non credo che un razzo cargo si potrebbe agganciare alla ISS.

Ok, ecco era questo che volevo sapere, anche perché ero sinceramente convinto (da come me ne avevano parlato) che il degrado dei pannelli solari era continuo e il calo dell’efficienza continuava fino ad arrivare appunto a valori negativi (i pannelli iniziano a consumare energia delle batterie anziché ricaricarle).
Grazie della spiegazione.

Io avevo un’idea baggiana a costo quasi zero… salvare tutti i pannelli solari dei moduli di rifornimento, staccandoli da quelli perché tanto bruciano in atmosfera al rientro, e attaccarli in giro per la stazione :grin: :grin: :grin:
Magari con una progettazione modulare specifica, si sarebbe pure potuto fare, scherzo o non scherzo.

Dipende se questi pannelli sono necessari al funzionamento del mezzo da deorbitare

E se vuoi un numero più preciso, basta guardare qui:
http://www.heavens-above.com/orbit.aspx?satid=25544

Al momento in cui scrivo siamo a 96964
:slight_smile:

Però l’esposizione diventa un casino…Zarya ad esempio avrebbe anche i suoi pannelli, ma l’ingombro sterico (…) dei moduli circostanti e i problemi di esposizione li rendono inutilizzabili nella configurazione attuale. Con una struttura complessa come la ISS avere un sistema centralizzato di pannelli consente di gestirne sempre l’ esposizione in modo ottimale.