Spacewalk imprevista per Kelly e Kopra

Domanda per l’enciclopedico Lupin:

Kopra effettuerà un EVA a nemmeno 7 giorni dal suo arrivo in orbita; non è un piccolo record ameno per l’ISS?
Inoltre, speriamo non ci siano implicazioni con il mal di spazio…

Non essendo una statistica che ho mai preso in considerazione devo fare delle ricerche “manuali” ma comunque è fattibile. Sicuramente bisognerà fare una distinzione fra i puri membri di Expedition e gli astronauti dei vari equipaggi Shuttle i quali effettuavano EVA a partire dal giorno successivo il loro aggancio alla ISS e comunque meno di 7 giorni dopo essere arrivati in orbita.

Eccoci qua. Considerando solo i membri di Expedition il record appartiene (ma fra poco diremo apparteneva) a Pavel Vinogradov che nel 2013 effettuò una EVA solo 21 giorni dopo essere salito a bordo della ISS in qualità di membro della Expedition 35. Questo record sarà quindi polverizzato da Kopra.

Come dicevo però ci sono stati astronauti che hanno effettuato EVA appena un giorno dopo essere saliti a bordo, ma in quei casi si è trattato di equipaggi STS e non di Expedition. Proprio Kopra è stato uno di loro. Il 18 luglio 2009 ha effettuato la sua unica EVA (in qualità di membro della STS 127) il giorno successivo al suo arrivo sulla ISS per mezzo della navetta Endeavour. Dieci giorni dopo, quando Endeavour ha lasciato la Stazione per tornare a terra, Kopra è diventato membro della Expedition 20.

Proprio quello che intendevo Lupin! :clap:
Sei sempre più il mio idolo!! :beer:

L’EVA dovrebbe durare circa tre ore e mezza con inizio alle 14:10 ora nostra.

Questo è il carrello sul quale lavoreranno gli astronauti.


Lo stesso Hans Schlegel durante la missione 1E fece un’EVA il 13 Febbraio per completare l’installazione di Columbus, ovvero solo 6 giorni dopo il lancio di STS-122. E in realtà avrebbe dovuto fare la prima EVA già il 10 Febbraio, ma l’EVA fu riassegnata a Stanley Love per un problema medico di Schlegel. Cosa fosse il problema ovviamente è sempre rimasto riservato, ma io propenderei appunto per il mal di spazio

Non so dire chi abbia dato la notizia esatta o chi l’abbia sbagliata però, nel sito www.astronautica.us, risulta che il MT si sia fermato 10 cm dalla postazione finale prevista differentemente da quanto scritto nel vostro articolo dove si afferma che il carello in questione si sia fermato dopo solo 10 minuti di spostamento.,

Non che questo sia molto importante, ma servirebbe a capire bene se il MT sia arrivato in prossimità della postazione a lui assegnata o se non sia mai arrivato.

Qualcuno saprebbe dirmi quale è la sua giusta posizione?

Il nostro articolo è corretto. Il MT è partito dal WS4 per raggiungere il WS2 ma dopo appena 10 cm si è bloccato e lì è rimasto. Inizialmente avevo capito anch’io che si fosse bloccato a 10 cm dal suo obiettivo (lo avevo scritto in un altro thread) ma la versione corretta è quella descritta nel nostro articolo.

Una domanda per tutti (credo però che Buzz sia il più ferrato sull’argomento).
Di solito una EVA viene programmata e preparata a Terra nelle vasche a Houston o a Star City. Questa però è una EVA di emergenza, quindi teoricamente non c’è stata nessuna preparazione a ciò che i due astronauti troveranno. Che voi sappiate durante il training vengono effettuate prove di riparazione “generiche”? So che anche Samantha Cristoforetti e Paolo Nespoli si erano allenati per eventuali EVA, riguardavano proprio riparazioni di questo tipo? (non sto dicendo proprio del carrello MT, ma comunque riparazioni di strumentazione all’esterno).

Di sicuro fanno dell’addestramento per alcune contingency EVAs, per riparare guasti importanti. C’è una lista di una decina di anomalie che richiedono EVA urgenti, e credo che preparino quelle.

Non credo che l’anomalia dell’MT rientri in una di queste bigs. L’urgenza è dovuta solo al lancio della 62P, se l’anomalia fosse successa una settimana dopo, credo che l’EVA non sarebbe stata urgente e probabilmente la riparazione sarebbe stata posticipata e accorpata alla prossima EVA. Quindi tenderei ad assumere che gli astronauti non abbiano ricevuto un training specifico per questa riparazione, e anzi aggiungerei che probabilmente le procedure da usare sono state preparate, uplinkate in fretta e studiate dall’equipaggio durante questo weekend.

Quindi direi che gli astronauti hanno fatto un addestramento per EVA generiche e poi hanno studiato, già a bordo della ISS, il tragitto e l’attivitá da fare nell’EVA imprevista

Come sempre, prendi la mia risposta come una mia ipotesi, è NASA che si occupa di queste cose ed ESA non ha un coinvolgimento diretto. Quindi potrei anche sbagliarmi :wink:

Grazie Sergio, al solito avanzi :beer:

Niente di più facile che magari qualche astronauta NASA stia provando le procedure in vasca durante queste ore…o no?

Ecco dove si trova il WS4.


Decisamente plausibile :ok_hand:

Evidenziati dai cerchi rossi i freni (azionati dalle lunghe aste) dei CETA. Uno di questi potrebbe essersi bloccato, impedendo al MT di proseguire nella sua “corsa”.


Ok, grazie per la precisazione in merito a questo dubbio che mi assillava.

A fare i precisini :stuck_out_tongue_winking_eye: abbiamo scritto 10 cm, non 10 minuti, ma no probs :wink:
Giusto per fare chiarezza, la fonte che abbiamo usato e’ questa: https://blogs.nasa.gov/spacestation/2015/12/18/unscheduled-spacewalk-possible-on-monday/

The cause of the stall that halted its movement just four inches (10 centimeters) away from where it began is still being evaluated.

Marco, come ho scritto qui il vostro articolo è corretto :wink: