ESA e NASA sempre più vicine per la missione su Europa

La partecipazione europea è molto probabile ma personale ESA ha detto chiaramente che si deve sempre passare per il processo di selezione e valutazione per le missioni M5. A mio avviso una missione di questo tipo avrà però una elevata probabilità di vincere, perché può usufruire di un passaggio “gratis” fino ad Europa, con un alto rapporto scienza /costi.

“non possiamo permettere che si vada su Europa senza gli europei…” :stuck_out_tongue_winking_eye: mi sembra una motivazione più che sufficiente per partecipare.
Scherzi a parte, uno studio più approfondito di Europa sarebbe davvero affascinante ed importante. Le caratteristiche così peculiari di questo satellite meritano di essere approfondite, e questa missione sembra un’ottima occasione. ESA dovrebbe ricoprire un ruolo importante!

Se si va, non vedo l’ora.

A parer mio andarci è più che d’obbligo viste le scoperte recenti su questa luna gioviana e quello che potrebbe offrire essendo una luna molto attiva.

Per quanto riguarda la partecipazione da parte dell’Europa, concordo sul fatto sarebbe meglio utilizzare un lander piuttosto che una seconda sonda o un qualche oggetto sparato contro la superficie. Il far atterrare un lander darebbe la possibilità di visionare al meglio la superficie e studiarla in dettaglio, potendo così valutare al meglio le caratteristiche superficiali avendo dati più precisi per le missioni che, sicuramente, verranno fatte in futuro.

“… uniche nel sistema solare oltre alla Terra, …”,
ed Encelado dove lo mettiamo? Eh, dove lo mettiamo?

Inoltre poi perforarne in futuro la crosta significherebbe importare qualche forma di vita elementare, “contaminando” la luna.
Potrebbe essere proprio l’essere umano a portare su Europa la vita.

Forse meglio farlo bene la prima volta …

!
Ahhh cacchio, Encelado…
melo scordo sempre nel cassetto prima di uscire… :slight_smile:
Grazie Peter, ora tolgo la frase dall’articolo.

Bolden dimostra di aver letto Arthur C. Clarke:

ALL THESE WORLDS ARE YOURS—EXCEPT EUROPA
ATTEMPT NO LANDING THERE

Just kidding, notizia molto interessante, speriamo non accumulino ritardi.

Ogni qual volta si manda una sonda sulla superficie di un pianeta si prendono tutte le precauzioni possibili per far si che non vi sia contaminazione da parte di microbi o similari terrestri. Certo, il rischio c’è sempre però se non si faranno queste missioni non si potra mai scoprire come questi pianeti e lune sono composti e su essi vi sia vita in qualsiasi stadio.

Ovvio. Immagino comunque l’estasi di un bacillo nostrano nel trovarsi in un ambiente acquoso, forse ricco di sostanze minerali e nelle vicinanze di una fonte geotermica, come i punti caldi dei nostri fondali oceanici insomma, e senza forme di vita antagoniste.
Sarebbe curiosa una missione volta a “inseminare” Europa con una selezione di forme batteriche terrestri, ma credo che sia contro l’etica di NASA.

Ovviamente solo nel caso in cui molteplici missioni non avessero trovato niente.
Ma anche in quel caso, potremmo essere sicuri di aver cercato la cosa giusta? La scoperta migliore è nel trovare qualcosa di completamente sconosciuto che rivoluzioni il nostro modo di vedere la vita, ed in quel caso una contaminazione sarebbe un disastro. :rage:

Ed ancora, da un punto di vista etico, abbiamo il diritto di alterare, in tempi brevi da un punto di vista evoluzionistico, ambienti che in futuro potrebbero sviluppare autonomamente forme di vita autoctone differenti dalla nostra? Danneggiando potenzialmente ecosistemi di cui non ci siamo accorti?

Da un punto di vista puramente pragmatico sono solo voli mentali pindarici, ma per muoverci nell’universo non dovremmo portare con noi una morale condivisa, rispettosa della possibile ed infinitamente variegata vita extraterrestre, oltre ad un cocktail di brillanti progressi tecnici?

NASA ha dichiarato di recente: «Ci impegniamo a promuovere un tipo di esplorazione del sistema solare che protegga gli ambienti visitati e li mantenga integri nel loro stato naturale».

Luca Parmitano: «Noi esseri umani abbiamo un dono che è allo stesso tempo un limite: l’immaginazione. Passiamo un sacco di tempo a immaginare situazioni che non abbiamo mai vissuto. La cosa più eccitante che ci aspettiamo di trovare là fuori, durante le esplorazioni spaziali? Quella che non abbiamo ancora immaginato. Non sapevamo cosa aspettarci da Philae e Rosetta, e guardate ora dove siamo arrivati. Questa è la vera natura dell’esplorazione spaziale. Non ce l’aspettavamo, e adesso è qui».

Sarebbe interessate la sua esplorazione anche per il semplice fatto di vedere un liquido scorrere su un’altro corpo celeste che non sia la Terra e, a parer mio, questo sarebbe già più che sufficiente per organizzare al più presto una missione e farla partire.

In merito a quanto si dice e si scrive per il rischio di contaminare altri corpi celesti, con tutte le precauzioni che potremmo prendere succederà sempre che qualche cosa di terrestre scapperà ai controlli e conseguentemente andremo a contaminare il pianeta esplorato. Perchè, voi pensate forse che, anche se involontariamente, non abbiamo già fatto atterrare su Marte qualche nostro microbo?

Se poi vogliamo continuare con questa idea di preservare gli altri corpi del Sistema Solare, dovremmo forse snmettere di inviare sonde sui pianeti e lasciare che pezzi di sonde o di scudi termici siano fatti cadere o disintegrare nelle loro atmosfere; così non facciamo altro che inquinare e contaminare ambienti che per secoli sono rimasti “incontaminati”. Che poi questo non è neanche vero poichè, come ogni giorno succede per la Terra, anche sugli altri pianeti continua a cadere materiale proveniente dallo spazio e sempre sarà così!

Bisogna procedere nelle esplorazioni cercando di minimizzare il rischio di contaminazione, ma bisogna procedere!

E non c’è solo la contaminazione biologica: diverse sonde hanno dei generatori a radioisotopi che sono potenzialmente dannosi.

Proprio qui ti volevo. Ergo il senatore toppa. :bookmark_tabs:

I radioisotopi non credo che nuocerebbero più della radioattività naturale, solare e planetaria.
Lo stesso Giove ne spara una quantità smodata, se non sbaglio.
Ma chi sa cosa ne penserebbero i marzianini invisibili composti da materia oscura … :stuck_out_tongue_winking_eye:

Devo dire che da questo punto di vista non avevo valutato la cosa.

Le nostre sonde planetaria sovente trasportano contenitori al cui interno vi è riposto del materiale radioattivo però, allo stesso tempo, dove vanno ci sono più radiazioni di quelle che noi solitamente siamo abbituati ad avere, conseguentemente non ci si dovrebbe preoccupare di questa cosa. Allo stesso tempo però, quello che trasportano potrebbe essere materiale diverso da quello presente sul posto e il tutto provocherebbe una possibile contaminazione con materiale differente.

Come fanno gli asteroidi insomma …

Finora abbiamo sparpagliato qualche kilogrammo di plutonio con emivita inferiore al secolo se non sbaglio…non mi sembra probabile che possa cagionare la genesi di un Godzilla alieno.

Più complicato il discorso della contaminazione batterica, prima di correre rischi bisognerebbe essere ragionevolmente certi dell’ assenza di vita indigena…e poi? Una parte di me dice che sarebbe bello trapiantare la vita terrestre su altri corpi celesti in grado di ospitarla. In prospettiva, daremmo l’incipit alla creazione di nuovi ecosistemi e nuove linee evolutive, estremamente affascinante.

Tornando in topic e coi piedi per terra:
Auguriamoci che SLS proceda positivamente il suo sviluppo. Se no nel 2022, quindi fra sei anni, sarà difficile che parta la missione di cui al titolo.