Il futuro di ESA nelle parole di Jan Wörner

Bell’articolo, ci voleva.

A parer mio (valore zero), la Luna è una tappa importantissima per la colonizzazione di Marte, per il collaudo di tecnologie e procedure, ma anche per porre infrastrutture utili a progetti di ampio respiro.

Sulla riutilizzabilità non ho parole :stuck_out_tongue_winking_eye:

Wow, grazie Marco per l’ottimo resoconto della conferenza stampa! :clap:

Sarà interessante vedere in che direzione si va.
Considerando che lo sviluppo inizia ora o è iniziato da poco, con tutto quello che abbiamo visto di Blue Origin e SpaceX, sicuramente in Airbus-Safran prenderanno in considerazione l’idea dei lanciatori “ritornanti”, ma non è detto che scelgano quella soluzione. Può anche essere che dal trade off venga fuori che quella soluzione non riduce i costi…

Trovo molto interessante anche quello che Wörner ha detto a riguardo del post-ISS. Sarà da vedere se oltre alle parole seguono dei fatti, e soprattutto se gli stati membri sono d’accordo e finanziano in quella direzione.

Un’altra cosa che ho notato: l’esplorazione e i trasporti (lanciatori) sono in posizione 6 e 7 nella lista degli interessi degli stati membri, ma sono stati la parte centrale della conferenza e anche delle domande, mentre invece non si è parlato per niente di Earth Observation, applicazioni integrate, telecomunicazioni e navigazione… forse un segno che c’é una disconnessione tra quello che “fa notizia” e attira il pubblico e quello che invece è il core di ESA, quantomeno per come lo vedono gli stati membri

Speriamo che in America approfittino per aderire a questa iniziativa lunare e per reindirizzare Orion ed SLS verso un architettura lunare integrata (che poi è l’unico modo che ha Orion di sopravvivere,secondo me).

Bellissimo articolo

Nel mio piccolo volevo rassicurare Worner, per quanto riguarda il finanziamento di Galileo io mi sono già portato avanti con le birre…

“Capitano, si avvicina un iceberg a prua!”
“Mmh, iniziamo a virare lentamente, i passeggeri potrebbero spaventarsi, sono quasi tutti di prima classe.”

Non ho capito se intendi dire che è tardi per pensare alla riusabilità o altro…

Diciamo che è un tema molto vivo, e tutti, con i propri tempi, stanno facendo le loro considerazioni, compatibilmente con gli investimenti in essere, il know how, i progetti intrapresi, etc.

l’interesse per la riusabilità dipende anche dalla quantità di lanci che vuoi fare
ad oggi chi va in quella direzione sono aziende che fanno dei lanci uno degli scopi della loro stessa esistenza
diversamente il nuovo direttore generale ESA ,vede le forze in campo tira le somme e dietro un ottimismo di facciata si mette alla finestra
non ha alternative

piace poi la revisione al ribasso del 50% dei costi , cifra evidentemente elevata che al di la dell’affinamento produttivo e tutto il resto ,sembra una specie promozione molto terra terra
se è vera , e non abbiamo motivi di dubitarne , ha fatto bene a comunicarla

E dipende anche dal fatto che la riusabilità porti o meno un effettivo taglio dei costi…

Di sicuro Airbus-Safran e Arianespace puntano a ridurre il costo dei lanci, e di sicuro al momento stanno studiando in che direzione conviene sviluppare il loro nuovo lanciatore. Quello che resta da vedere è se nei loro studi non salti fuori che si può ridurre i costi con soluzioni diverse da quella intrapresa da SpaceX (la quale, come abbiamo detto molte volte, ancora deve dimostrare che la riusabilità comporti davvero un vantaggio economico).

Articolo
“Il programma di esplorazione lunare e la realizzazione di una grande base permanente, con cui il vice primo ministro Rogozin ha più volte intrattenuto i media nei mesi scorsi, vengono rinviati ai prossimi PSF decennali, quindi dopo la metà degli anni ’30.”

Parola fine alla partecipazione russa al villaggio lunare?

Condivido. Bassi costi, molti più lanci, riusabilità in loop. Pare il modello Ford per la diffusione dell’automobile.
Non dimentichiamoci che Musk ha anche in mente una rete internet satellitare.
E scommetterei quasi sulla fioritura del mercato dei cubesat.

Giusto
Per contro é una evidente ammissione che di qua non é previsto nessun aumento considerevole .
Confidiamo che i soldi risparmiati con il taglio del 50% rimanga in questo settore

Se la riutilizzabilità del Falcon 9 si concretizza, si scaricherà anche sul Falcon Heavy aumentando il numero complessivo di voli del primo.
Ogni FH sono il volo di 3 F9, circa. Vedremo cosa riusciranno a realizzare. :wink:
Ma se gli entra è un jackpot … :face_with_thermometer:
Come suol dire Albyz, le mie sono chiacchiere da bar :ok_hand:

Non sono d’accordo: il modello “Ford” di fabbricazione delle automobili si basava sull’abbattimento dei costi legato alla introduzione della produzione di massa con la catena di montaggio.
Che e’ esattamente l’opposto rispetto a quanto succede con l’introduzione della riutilizzabilita’.
Se il costo per unita’ prodotta si abbatte serializzando la produzione di migliaia di unita’ usa e getta, inevitabilmente producendone poche decine che voleranno decine di volte ciascuno portera’ ad un aumento del costo per unita’.
Bisognera’ vedere dove sta il punto di incontro di queste due strategie contrastanti, cioe’ quante volte sara’ economicamente conveniente far rivolare uno stadio (aumentando ad ogni volo inevitabilmente il fattore di rischio) rispetto a produrne uno nuovo.
Tutto il resto e’ marketing. :slight_smile:

Si, la parola che dovevo usare è “mi ricorda”.
Sono d’accordo su tutto, tranne che:

  • sul prodotto: Ford vendeva auto, SpaceX vende lanci, non vettori. Quello che deve abbattersi è il costo dei lanci, anche se il costo individuale dei vettori diventerà più alto considerando le maggiori ridondanze e la manutenzione. La riusabilità potrebbe aumentare il numero di lanci per vettore prodotto, abbassando il costo dei lanci. Se mi perdonate il paragone, vedo la riusabilità come la catena di montaggio, cioè una innovazione nel processo di “produzione” dei lanci.
  • sul fatto che sia solo marketing: mi pare di vedere una strategia. Se questa sia solo il talento dei pubblicitari, tanto di cappello.

Ma il punto è l’audacia nel seguirla, vedremo se pagherà più seguire la propria vision o stare alla finestra e copiare le soluzioni.
E mi viene da chiedermi, le riduzioni dei costi dei lanci annunciati da molte agenzie erano tutte già in programma o sono in parte state indotte dal marketing di un agguerrito concorrente? In questo caso, ben venga il marketing.