Lanciata la missione Dragon CRS-8

Beh, risultato spettacolare senza dubbio!

Che meraviglia! Di questo passo posso proporre il terrazzo di casa mia come landing zone? :star_struck:

veramente una delle missioni più interessanti degli ultimi anni, ottimo articolo Paolo!

Ragazzi, piano con l’entusiasmo!

Prima di tutto non posso astenermi dall’esprimere la mia grande riconoscenza per l’ottimo epitome redato inerente questa missione e il suo sviluppo futuro.

Cogliendo l’occasione vorrei chiedere delle delucidazioni in merito a quanto scritto. Attualmente è previsto che il modulo BEAM rimanga attaccato alla ISS per i prossimi due anni. Viene citato il fatto che, al termine di questo periodo di tempo, quest’ultimo dovrà essere rimosso poichè il portello che andrà ad occuppare dovrà essere adibito ad altro uso; per che cosa dovrà essere utilizzato?

Poichè il BEAM è stato studiato per rimanere in orbita ed operativo per 5 anni, non sarebbe possibile spostarlo sul portello zenit del Nodo3?
Mi sovviene spontaneo chiedere questo poichè il portello zenit del Nodo 3 è inutilizzato e, visti gli ingombri che avrà il BEAM, non dovrebbe causare impedimenti di alcun genere ad altre parti della stazione.

Altro questito che vi pongo e che mi frulla in testa, dopo aver letto vari articoli sul web, è il seguente: “Qual’è effettivamente il peso totale trasportato dalla capsula Dragon in questa missione (compreso il modulo BEAM)?”.

Al momento non è dato sapere.

Altro questito che vi pongo e che mi frulla in testa, dopo aver letto vari articoli sul web, è il seguente: "Qual'è effettivamente il peso totale trasportato dalla capsula Dragon in questa missione (compreso il modulo BEAM)?".

Quello indicato nell’articolo. 3.136 kg che superano il precedente record di 2.317 kg (CRS-5).

IMHO il lancio di BEAM dovrebbe fare più notizia dell’atterraggio del Falcon, perché questa è davvero una delle tecnologie che aiuterà l’umanità a viaggiare nello spazio profondo.

Anche se SpaceX riuscirà a riutilizzare costantemente i suoi lanciatori, io non ci vedo una riduzione dei costi di uno o più ordini di grandezza, non ci vedo quel salto quantico di cui abbiamo bisogno.

Se davvero i moduli gonfiabili diventano operativi invece, lo spazio d’ora in poi sarà un posto diverso, dimentichiamoci gli angusti spazi della MIR e della ISS, arriveremo a vedere ampi spazi più simili a quello a cui ci hanno abituato i film di fantascienza. Questo potrebbe davvero essere l’inizio di una rivoluzione nell’esplorazione spaziale :clap:

Assolutamente concorde anche io, non c’è dubbio quello di ieri è stato uno dei successi più spettacolari scenograficamente negli ultimi 30 anni dell’astronautica (parlando di tecnologie), ma dal punto di vista della testa piuttosto che della pancia la tecnologia che sperimenta da anni Bigelow e che sarà utilizzata dal BEAM è molto più “game changer” rispetto all’atterraggio del primo stadio.

Concordo sull’importanza grandiosa del Beam e degli sviluppi dei moduli Bigelow, ma personalmente credo anche la riusabilità dei primi vettori non sia molto distante come importanza.

Diciamo che questo lancio ha la sua storicità per entrambi i settori !

:beer: :beer: :beer: :beer: :beer:


Launch


landing on “Of Curse I still Love you”

Hey Michel, long time no see! Welcome back!

Il secondo video a quella velocità sembra davvero un lancio dalla chiatta, visto al contrario.

intanto Dragon di sta’ avvicinando alla ISS, iniziata su NASATV la diretta di avvicinamento e aggancio

http://nasatv-lh.akamaihd.net/i/NASA_101@319270/master.m3u8

Spettacolare sia il recupero dello stadio che la riuscita della missione CRS-8.

Avrei due domandine, :flushed:
ho visto un test di impatto fatto dalla NASA dove sparando a circa 40.000 Km/h una sfera da un grammo in ferro su di una lastra in allluminio spessa 12mm questa è stata perforata rovinosamente, come fa il modulo BEAM ad esserre più resistente agli impatti con detriti o micrometeoriti?

perchè il modulo BEAM viene estratto e agganciato al boccaporto con il braccio robotico manovrato da terra invece che manovrato dagli astronauti a bordo?

Credo per lo stesso motivo per cui gli indumenti e le protezioni antiproiettile sono fatti ‘‘a strati’’ con vari materiali quali kevlar ecco.

Opss!! :flushed:
Grazie non avevo proprio pensato al materiale sovrapposto a strati tipo le protezioni antiproiettile.

Per capirlo bisogna mischiare la chimica e la fisica. Alcuni materiali compositi tipo il Kevlar, per via delle loro molecole molto lunghe, sono molto più resistenti agli impatti del metallo, in cui invece gli atomi sono disposti in strutture cristalline.

Un altro punto non proprio intuitivo: una lastra di 12 mm può essere meno resistente agli impatti di due lastre di 5 mm l’una separate da uno spazio. Il punto è che un singolo detrito esercita una pressione immensa sulla superficie in cui impatta, il che rende davvero diffiicile evitare la perforazione. Se invece si mettono varie superfici in sequenza, la lastra esterna ha il compito di assorbire un po’ di energia e frantumare il detrito mentre viene forata, così che i pezzi che passano oltre e impattano sulla seconda lastra sono più piccoli e più lenti e non riescono a perforare la seconda lastra.

Grazie Buzz! È’ Molto più chiaro adesso.

Ecco, hai descritto anche il funzionamento delle moderne corazze dei carri armati. Una volta si mettevano 50 cm di acciaio pieno, oggi invece… quella roba lì.