NASA: nuove idee per moduli privati sulla ISS

Senza alcun dubbio una buona idea che è realizzabile a breve tempo. A parer mio però, il problema è la disponibilità dei punti di aggancio dove attaccare eventuali nuovi moduli e la disponibilità di astronauti per operare in questi ultimi.

Se già gli equipaggi a birdo della stazione sono oberati dagli impegni e dagli esperimenti, come potrebbero seguire altre attività se vi fossero agganciati altri moduli?

Non credo che ci sia un problema di punti di aggancio: C’è quello attualmente utilizzato da beam che presto tornerà libero, quello di unity rivolto verso la terra e forse ci può stare un piccolo modulo su quello superiore del nodo tre o sul nodo due… Direi che già se trovano tre moduli privati in una decina di anni sarà un buon risultato, senza considerare che un modulo potrebbe avere a sua volta due cbm.

Come da me precedentemente citato, alla ISS si potranno pure agganciare altri moduli però, con nuovi esperimenti al loro interno, vi sarà comunque la necessità di avere più personale a bordo e non so dire se questo sia possibile attualemnte viste le possibilità della stazione. Più astronauti a bordo sarebbero sostenibili dalla stazione?

Se non sbaglio oggi il limite di astronauti è vincolato al numero di “scialuppe di salvataggio” disponibili, forse se CST-100 o la Dragon V2 riusciranno a diventare operativi questo numero potrebbe essere alzato.

Più che per le scialuppe di salvataggio, penso che il vincolo sia dovuto ai rifornimenti e alle capacità dei sistemi della ISS di produrre energia, acqua e sistemi di purificazione dell’aria. Penso, comunque, che se si migliorassero questi sistemi o li si rendessero adeguati alle nuove esigenze, sarebbe possibile incrementare il numero degli astronauti in orbita.

Vedremo i prossimi sviluppi che la NASA effettuerà per andare incontro alle nuove necessità!

Penso che la ISS non abbia problemi a raddoppiare il personale, in quanto a sistemi di mantenimento vita: durante le missioni Shuttle le presenze erano più che raddoppiate, e durante l’attracco la navetta era, da quel punto di vista, tenuta in stand-by: si usavano unicamente le cuccette, mentre toilette e riciclo aria/acqua erano a carico della stazione.
Correggetemi se sbaglio, vado a memoria :stuck_out_tongue_winking_eye:

L’unica cosa da fornire ad altri equipaggi sono scialuppe e posti letto, oltre ai rifornimenti che vanno aumentati.

Probabilmente quello che manca su per accogliere altra gente (per lunghi periodi) è lo spazio off-duty, quello non occupato da laboratori :stuck_out_tongue_winking_eye:

Avevo letto invece che quando la ISS era carica di personale, ovviamente nel periodo shuttle, gli astronauti avvertivano un leggero mal di testa, perché il sistema di riciclo atmosferico faceva fatica a supportare così tante persone, per il resto penso anche io che è solo un problema di scialuppe o di numero di cargo destinabili a essa

Oltre al fattore rifornimenti penso proprio che tu ci abbia azzeccato; quello che si dovrebbe aumentare sarebbero i sistemi di supporto della ISS dato che attualmente sono predisposti per un numero di 6 persone. Incrementare il numero di astronauti a bordo porterebbe ad avere problemi con i sistemi di supporto.

Non è vero che i sistemi di supporto non sono dimensionati per piu astronauti e che la ISS non possa ospitare più degli attuali 6 astronauti… più volte negli anni si è discusso di aumentare l’equipaggio a sette astronauti e non è detto che in futuro questo non avvenga. Attualmente l’unico vero vincolo sono le Soyuz di emergenza da utilizzare come scialuppe, al massimo 2. Non appena partiranno le missioni “commerciali” NASA la possibilità che l’equipaggio salga, se necessario, sono concrete.

Ovvio che siamo sempre solo nel campo delle ipotesi, dato che l’incremento di anche un solo astronauta sarebbe ottimo, ma in linea teoria, come sistemi della stazione, al massimo tutti insieme, quanti astronauti potrebbero soggiornare?

By Regulus

Non so quali siano i limiti dei sistemi ma, grazie a Lupin, sappiamo qual è il massimo storico. Si potrebbe cogliere l’occasione per andarsi a leggere questo suo bell’articolo: https://www.astronautinews.it/2016/05/26/100-000-orbite-la-iss/ , dove ricorda che varie volte la stazione ha ospitato 13 astronauti contemporanamente, per brevi periodi, e nel 2009 per 11 giorni di fila. Ecco la foto di gruppo:

Da quel che mi risulta con l’arrivo delle prossime capsule private manned i membri dell’equipaggio sulla ISS verrà portato a 7 astronauti e questa è una buona cosa!

Per il resto non so dire, se davvero la ISS fosse in grado di ospitare più di 7 astronauti, perchè non mandare su un’ulteriore Soyuz oltre alle due che solitamente vi sono collegate? Se il problema fosse per i portelli di aggancio, basterebbe non far sostare per lingo tempo le Progress ai punti di aggancio che solitamente utilizzano inoltre, già in altre situazioni si è avuto il portello assiale del modulo SM vuoto, perchè non utilizzarlo?

Rimango fermamente convinto del fatto che il limite sia imposto dagli apparati di sostentamento della ISS.

Per le Soyuz c’è veramente il problema del numero di docking port: c’è ne sono quattro, due sono occupate da soyuz e due da progress.

Per le Soyuz c'è veramente il problema del numero di docking port: c'è ne sono quattro, due sono occupate da soyuz e due da progress.

Una progress in meno ed un cargo giapponese o privato in più e il gioco è fatto! Un portello libero per una terza Soyuz e più rifornimenti sulla ISS per sostenere gli astronauti residenti.

Non credo sia così semplice, guarda ogni quanto lanciano una progress e ogni quanto lanciano un HTV o una cygnus tanto per cominciare, poi le progress sono progettate per restare attraccate per un tempo molto maggiore rispetto ai veicoli che attraccano all’usos. Bisognerebbe riprogettare radicalmente queste capsule, o forse sarebbe più comodo che i russi lancino il “nodo”.

Oltre ad un problema di carattere gestionale, come nel caso delle porte di attracco e dello spazio, il problema è anche, a parer mio come ho già spiegato, dei riciclatori di ossigeno in particolare.
Tecnicamente parlando tutti queste limitazioni verebbero risolte con l’invio (nel 3050 conoscendo la tempistica russa) dei (nuovi) 3 moduli Roscosmos.
Quest’ultimi potrebbero risolvere il problema di porte di docking, spazio di ricerca e per ulteriori cuccette e infine con ulteriori moduli di sostentamento.

Ma tra le altre cose le Progress non svolgono anche la funzione di reboost? Mi sembra che anche questo sia uno dei motivi per cui stazionano così tanto tempo attraccate alla ISS.

Probabilmente una delle ragioni per cui le Progress rimangono attraccate così a lungo è che ci vuole tempo per produrre e raccogliere i rifiuti da smaltire con la distruzione della capsula.

Non credo sia così semplice, guarda ogni quanto lanciano una progress e ogni quanto lanciano un HTV o una cygnus tanto per cominciare, poi le progress sono progettate per restare attraccate per un tempo molto maggiore rispetto ai veicoli che attraccano all'usos. Bisognerebbe riprogettare radicalmente queste capsule, o forse sarebbe più comodo che i russi lancino il "nodo".

Infatti questa cosa non l’ho mai capita anche se è certo che sia tutta una questione politica e altro. Le Progress portano un tot di carico, mentre un HTV porta sicuramente più materiale. Perchè non fare più viaggi con gli HTV piuttosto che utilizzare le Progress? Facendo uso degli HTV si avrebbero più rifornimenti sulla ISS e un portello libero per una terza Soyuz.

In tutto però prevalgono gli interessi ed altro e, conseguentemente, quello che vogliono far passare per collaborazione è solo una questione di interesse reciproco.