L’ESA ed il Vaticano uniscono le forze per salvare i dati nell’era del digitale

E’ interessante che un formato standardizzato 35 anni fa per lo scambio di dati fotometrici e spettroscopici serva a salvare gli antichi documenti.
Per ulteriori info, http://fitsdigitalconservation.blogspot.it/2012/01/salviamo-i-nostri-files-digitali-in.html

Bello, una sola perplessità: non esisteva una ditta italiana in grado di sviluppare questo applicativo? Peccato che ancora una volta i soldi e il lavoro finisca agli americani, anche di “cose nostre”

Ah, chissà. Anche perchè da un punto di vista informatico non è poi una cosa pazzesca (IMVHO…)

Non capisco le vostre obiezioni pero’: FITS e’ un formato aperto e documentato, ideato in cooperazione tra ESA e NASA. La consulenza viene fornita da ESA (che include l’Italia) e non da NASA, e l’attivita’ di scansione e’ ormai completa ed e’ durata 5 anni. Il Vaticano (che rimane uno stato indipendente, non tanto “cosa nostra” :wink: ) sta collaborando con una istituzione europea utilizzando un formato dati aperto; io ci vedo solo cose positive :slight_smile:

Marco siamo così abituati al mugugno ed a pensare negativo… che ci caschiamo. Hai ragione.

AH! Se é l’ESA, magari con tecnici italiani, già non brontolo più. Inizialmente avevo capito NASA.
Perché qui gli italiani con capacità lavorative se ne stanno andando, eh…
E il vaticano sarà pure stato autonomo, ma con l’Italia ha un legame più che profondo… :smiley: