SpaceX annuncia il ritorno al lancio del Falcon 9

Ottimo articolo, grazie.
Dalle dichiarazioni rilasciate oggi da Spacex, riprese da https://www.nasaspaceflight.com/2017/01/spacex-return-rtf-falcon-9-iridium-spacecraft/ le azioni correttive consisterebbero anzitutto nel ritorno a procedure di caricamento dei COPV, sperimentate positivamente in oltre 700 precedenti evenienze.
Da quanto ho compreso, si eviterebbe in tal modo l’uso di elementi potenzialmente sensibili alle temperature estreme cui è stato raffreddato l’elio in occasione dell’incidente.
Si sa nulla della data dello static fire (quantomai significativo, nel caso di specie) ?

static fire in programma per domani, almeno per quello che ho trovato in giro

Tra l’altro pare che la nuova procedura di riempimento dei COPV, utilizzata per la prima volta durante lo Static Fire che ha fatto esplodere il Falcon, sia stata introdotta per aumentare la flessibilità/finestra di lancio durante il countdown, che con l’introduzione dei propellenti ultra freddi si è ridotta di molto.

Il comunicato di SpaceX (il testo originae è qui) mi ha lasciato alcune domande.

Gli enti esterni coinvolti nell’indagine (FAA, NASA, USAF, NTSB) hanno approvato le conclusioni dell’indagine? Da quello che ho letto in giro non risulta ancora che la FAA abbia autorizzato il volo da Vandenberg. (D’altra parte anche il comunicato dice “SpaceX is targeting return to flight […] on January 8”).

E’ sufficiente che un’indagine di questo tipo identifichi solo “credible causes” (come si fa notare su Parabolic Arc)?

Da profano, sarei portato a pensare che la contromisura debba escludere nel modo più assoluto, ovviamente allo stato delle conoscenze, che l’incidente possa ripetersi. Ma se mi si distingue tra una soluzione a breve termine da una a lungo termine, sarei portato a pensare che la prima non sia del tutto sicura.

In pratica, se ho ben inteso, SpaceX dice: in futuro produrremo dei COPV in cui non si produrranno deformazioni; per il momento però continuiamo ad usare quelli in cui si possono produrre deformazioni che consentono in certe condizioni all’ossigeno liquido di insinuarsi tra alluminio e fibre di carbonio, ma cerchiamo di evitare (usando elio meno freddo e caricandolo prima dell’ossigeno) che tali condizioni si producano. In fondo, prima di introdurre le nuove procedure di caricamento “più aggressive” (pare - ma non ricordo dove l’ho letto - che quella di Amos-6 fosse la quinta volta che si usava il nuovo metodo più veloce), ha sempre funzionato.

Ma non è un po’ rischioso? Se io dovessi lanciare un prezioso satellite non dovrei richiedere un bello sconto per non esigere dei COPV indeformabili, che escludano ogni rischio? Oppure si specula sull’urgenza che il committente ha di vedere in orbita il proprio payload?

(Ovviamente: nessuna intenzione polemica contro SpaceX; è solo per capire).

In effetti Roberto anch’io notavo l’assenza di ogni riferimento a un’autorizzazione FAA nelle dichiarazioni ufficiali di SpaceX. In queste dichiarazioni non si parla nemmeno degli ulteriori passi necessari che coinvolgono la FAA come le ispezioni al sito di lancio. E non so se è possibile completare tutto questo in 5 giorni.

Non è rischioso in quanto si tornerà ad una procedura che ha funzionato 700 volte.

Per ora non c’è evidenza che FAA abbia autorizzato il lancio
https://www.faa.gov/data_research/commercial_space_data/
https://www.faa.gov/data_research/commercial_space_data/licenses/

Se anche questa data viene rinviata perchè non ci sta ancora l’autorizzazione, questa storia diventa una barzelletta :stuck_out_tongue_winking_eye:

Spero che non stia cosi la faccenda…

:wink: