Bigelow ed ULA insieme in orbita lunare

Ma la NASA ci sta?

Usato da solo come avamposto forse è un po’claustrofobico.Come magazzino è ok.

Ma in orbita lunare come hanno risolto il problema delle radiazioni? O il tempo di permanenza previsto sarà proprio minimo?

Penso che non l’abbiano risolto :death:

Ecco cosa dice il sito di Bigelow…


Ma certo!
E’ come per le tute spaziali; vari strati di materiali assicurano protezione dalle radiazioni!
E potremmo anche ipotizzare uno strato tipo “materasso ad acqua”.

Molto meglio di un modulo di metallo.

Non riesco a capire, sei ironico? :thinking:

Secondo la Bigelow questo progetto sarebbe una partnership tra il pubblico e il privato. La quota della Nasa sarebbe di 2,3 miliardi di dollari, mentre per la Bigelow e la ULA ci sarebbe diverse centinaia di milioni di dollari per la costruzione del modulo e per i lanci. Se la Nasa desse l’OK, la Bigelow prevede 4 anni di tempo per realizzare il progetto.

“Bigelow emphasized he saw this proposal as a public-private partnership. He estimated NASA’s share of the costs to be $2.3 billion, in addition to the “hundreds of millions” being spent by both Bigelow Aerospace and ULA. “It’s executable within four years of receiving funding and NASA giving us the word,” he said.”

http://spacenews.com/bigelow-and-ula-announce-plans-for-lunar-orbiting-facility/

Sono serissimo.
Il sistema gonfiabile a strati ,a mio parere, consente una maggiore possibilità di protezione dalle radiazioni rispetto ad un normale modulo “metallico” sul genere di quelli adottati per la ISS.

gonfiandoli con l’ acqua?

Dicono solo stazione in orbita e modulo deposito per la Luna. Il pericolo radiazioni in questo utilizzo mi pare limitato.

Si avevo sentito di una migliore protezione fornita dal tessuto composito. Inoltre le scorte d’acqua tappezzerebbero le pareti.
Ma contro i raggi cosmici molto energetici pare che ancora non ci sia soluzione. Vedremo se la magnetoshell sotto studio potrà offrire qualche vantaggio.

Ovviamente no.
Come noterai dall’immagine postata,sono previsti vari strati di materiale protettivo (esattamente come per le tute EVA).
Ognuno di questi strati (di cui la struttura del modulo gonfiabile è composto) aggiunge protezione-schermatura all’interno.
Essendo l’acqua protettiva contro le radiazioni, io ipotizzavo (ma non so sia previsto nè se sia tecnicamente realizzabile in una struttura gonfiabile) che uno di questi strati potesse essere costituito da una membrana contenente dell’acqua .

In ogni caso a me sembra che il sistema Bigelow multistrato sia un mezzo molto più efficace per proteggersi dalle radiazioni di qualunque sistema possa essere adottato per un modulo metallico tipo ISS-Deep Space Gateway…senza contare la praticità di un modulo inflatabile.

Che alla fine la Bigelow costruisca con i suoi moduli la deep space gateway(o futura stazione spaziale lunare) per conto della NASA?

Beh, lo strato d’acqua dovrebbe essere bello spesso però!
Comunque su cosa basi il fatto che sia più efficace il multistrato di Bigelow rispetto a un modulo metallico?
Anche a me piace molto questa tecnologia ma le radiazioni sono un bel problema e ci vuole massa per bloccare i raggi più energetici.

Se gli strati sono divisi da materiale ad alto contenuto di idrogeno (come lo e’ l’acqua e molte schiume poliuretaniche) allora e’ efficace perche’ genera meno radiazioni secondarie rispetto ai “grossi” nuclei degli atomi metallici.

Me lo auguro.
I dati sono sul piatto da anni:

  1. Minor rapporto peso/volume
  2. Occupano meno volume al momento del lancio
  3. Maggiore resistenza contro i detriti
  4. Maggiore schermatura alle radiazioni.

Mi sembra che non ci sia confronto con i metallici standard.
Trovo semplicemente assurdo non pensare di utilizzarli. Ovviamente la cautela impone un impiego graduale, che passi da architetture ibride.

Appunto.
Consideriamo poi la ricerca su nuovi materiali e schiume atte alla schermatura,che potrebbero venire in aiuto nel respingere le radiazioni.
E tutto questo farebbe già parte della struttura del modulo,un modulo perdipiù inflatabile (con tutti i vantaggi del caso).
Se si usasse un modulo metallico queste schermature dovrebbero essere sovraposte alla superfice del modulo,aggiungendo peso (peraltro è probabile che in questo caso gli strati sarebbero meno numerosi).

Un altra considerazione necessaria è quella relativa alla durata di una missione su un avamposto in orbita lunare.
Non so se siano state fatte ipotesi in merito,ma secondo me a lume di naso un equipaggio non resterebbe lassù così tanti mesi come sulla ISS…non avrebbe senso una missione di sette mesi o di un anno,anche per il problema radiazioni.
Ricordiamo inoltre che questi avamposti non sarebbero occupati in permanenza come la ISS,ma verrebbero chiusi tra una missione e l’altra.
Di conseguenza un modulo gonfiabile che offrisse una buona schermatura sarebbe idoneo ad ospitare in sicurezza un equipaggio per uno-tre mesi.