Semaforo verde per lo Space Rider

É stato firmato ieri, a Parigi presso la sede dell’ESA, il contratto con Thales e ELV (collaborazione Avio ASI) che sancisce la nascita dello Space Rider.

Si tratta di un velivolo automatico riutilizzabile, figlio di IXV, velivolo che nel 2015, lanciato con un razzo Vega, aveva fatto con successo una missione suborbitale con rientro ed ammaraggio.

http://www.asi.it/it/news/space-rider-leuropa-verso-laccesso-autonomo-allo-spazio

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Un rendering da twitter di Thales

Mi stavo giusto chiedendo poco tempo fa se IXV avrebbe avuto un seguito ed ecco la risposta.
Speriamo bene.
L’X-37 italiano?

In effetti, a parte la mancanza delle alucce, gli assomiglia. Ma IXV rientra solo in mare e col paracadute, vero?

E’ rientrato in quel modo.

Mi pare una buona cosa, intanto anche in europa iniziamo a sviluppare la tecnologia di rientro che fino a ora mi pare mancasse.

Finalmente un nome per questo programma!
Sperando che non si aggiunga alla lunga fila di blueprint, ma che faccia onore ad ATV e IXV sui avi :beer:

Evidentemente sono le porte della cargo bay. Così a occho potrebbe contenere 500 kg, non di più.

Potrà portare 800 kg (0.8 m[sup]3[/sup]) nella payload bay cioè un quinto rispetto all’X37B. Sempre per amor di confronto avrà un quinto della massa dell X37B e metà della sua lunghezza e sarà lo spazioplano più piccolo e leggero che abbia mai volato.

Gli 0.8 m[sup]3[/sup] di payload bay sono stati ricavati sostituendo il modulo di propulsione integrato dell’IXV con l’AVUM service module.

Fonti:

limitandomi a quelli entrati in orbita, il BOR-4 mi sembra piu’ piccolo e con una massa al lancio inferiore http://www.buran-energia.com/bor/bor-desc.php
per non parlare di X-23 e ASSET, che pero’ non erano orbitali

Grazie Paolo, mi sembrava un’affermazuine un po’ azzardata. Allora c’è da correggere Wikipedia.

The Space Rider is similar in shape and operation to the US Airforce X-37B but half the X37's length and a fifth the X37's mass and payload capacity making it the smallest and lightest spaceplane to ever fly.

Chi l’ha scritto evidentemente non conosce altri “spazioplani” oltre all’X-37 (e allo Shuttle, presumo)

Un altro crimine disinformativo sventato da forumastronautico.it :clap:

fight fight fight, FAit!!! :ninja: :ninja: :ninja:

:stuck_out_tongue_winking_eye:

https://www.esa.int/Our_Activities/Space_Transportation/Space_Rider

notizie dall’ESA:
“Space Rider è completamente integrato con Vega-C per fornire un laboratorio spaziale per i carichi utili che operano in orbita per una varietà di applicazioni in missioni della durata di circa due mesi.

La fase B1 è stata completata con la riunione del consiglio di revisione dei requisiti di sistema del 21 dicembre 2017, concludendo che il progetto è tecnicamente valido.
Le attività per la fase B2 / C, che coprono la revisione preliminare del progetto e la revisione critica del design, sono iniziate il 25 gennaio 2018.
Aumentare il volume della stiva multiuso è una priorità per consentire carichi più o più grandi su ciascuna missione. Un altro obiettivo è quello di affinare le operazioni di missione e i requisiti per il segmento di terra insieme al consolidamento del piano aziendale per lo sfruttamento.”


“Dai farmaci alle fibre ottiche, sono molti i prodotti che potrebbero avere una marcia in più se fabbricati nello spazio, perché l’assenza di gravità cambia il modo in cui le molecole si assemblano”, afferma Battiston. “Per questo puntiamo come agenzia spaziale allo ‘space manufacturing’ entro i primi anni Venti. Se fino a poco tempo fa le fabbriche nello spazio potevano sembrare fantascienza, ora stiamo già partendo con i primi test. Nel 2019, con il lancio del nanosatellite Dido della compagnia israeliana Space Pharma, daremo l’opportunità a ricercatori italiani e israeliani di condurre le loro ricerche in campo biologico e farmaceutico in orbita, per imparare a usare le nuove tecnologie necessarie in assenza di gravità. Seguirà poi una seconda fase sperimentale con Space Rider, lo shuttle europeo che rimarrà per mesi in orbita per poi tornare sulla Terra riportando il materiale sviluppato a bordo”.


Virgin Galactic effettuerà un volo di ricerca dedicato del suo SpaceShipTwo spaceplane suborbitale per l’agenzia spaziale italiana ASI, con uno specialista italiano del carico utile a bordo, secondo un accordo annunciato il 18 dicembre.
Parlando alla Conferenza dei ricercatori suborbitali di prossima generazione, George Whitesides, amministratore delegato di Virgin Galactic, ha dichiarato che la lettera di intenti con ASI copriva un volo di SpaceShipTwo da Spaceport America nel New Mexico nel 2019. L’accordo include la formazione dello specialista italiano del carico utile chi volerebbe in missione.
[…]
Whitesides ha detto che la ricerca che ASI eseguirà sul volo è legata a Space Rider, uno spaceplane riutilizzabile sviluppato dall’Agenzia Spaziale Europea. I carichi utili possono essere trasportati su SpaceShipTwo in modo subor- bito, ha detto, prima delle successive missioni orbitali su Space Rider o sulla Stazione Spaziale Internazionale.


Space_Rider_factsheet_HiRes_ok.pdf (1.17 MB)

Volo inaugurale nel 2021.

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Bene. Se già c’è l’interesse commerciale ed industriale, oltre a quello scientifico, ci sono buone possibilità che il progetto vada in porto.
Da qui ad un manned?

Beh, intanto aspettiamo questo, sarebbe il primo veicolo di rientro fatto in Europa mi pare.

Un bel video di ESA su Spacerider

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Ha mancato la pista! :scream::grinning_face_with_smiling_eyes:

Sono curioso come riesca a mantenere il controllo dell’ assetto durante il rientro (RCS thrusters?)

Da quel che si vede nell’animazione, il retro di Space Rider è identico a quello di IXV

I quattro pod sono propulsori per il controllo dell’assetto, mentre nella parte inferiore sono presenti due superfici di controllo aerodinamiche. Tutto ciò provvede al controllo dell’assetto durante il rientro