Se qualcosa parte male… [emoji85]
d’altra parte è giusto che non azzardino manovre propulsive prima di aver capito se il satellite è controllabile. Bel guaio.
Qui c’è il comunicato ufficiale di Energia di ieri (la traduzione inglese è attualmente “Not found”):
https://energia.ru/ru/news/news-2018/news_01-15.html
In sostanza ammettono di aver identificato (non risolto) un problema nel sistema di alimentazione. Quindi l’iniziale blackout non era solo colpa delle batterie. Non è chiaro se si tratti del “problema di compatibilità tra hardware russi e francesi” (il bus del satellite è costruito da Energia, mentre il playload da Airbus) di cui ha parlato Interfax, come riportato da Zak e spaceflight101.com. Se così fosse sarebbe un altro brutto segnale per l’industria russa.
Intanto il satellite (che non è in GTO ma in un’orbita di poco superiore alla GEO) ha superato la posizione dove doveva fermarsi e continuato il suo lento giro attorno al globo, uscendo dalla zona raggiungibile dagli strumenti del centro di controllo “Korolev”. AngoSat fa un’orbita ogni 113 giorni circa (3,2° al giorno) e tornerà ad essere visibile a metà aprile: speriamo che allora siano riusciti a capire come risolvere.
Nel frattempo è probabile che ci saranno altri “richiami”
Nel link di ROberto c’é anche scritto che aspettano Aprile per evitare di fare manovre in zona orbita geostazionaria, probabilmente (dal traduttore: “elevata responsabilità”) perché potrebbero mettere nei guai altri satelliti. La geostazionaria é una fascia stretta, vero? Ecco il perché di tanta “pazienza”.
In teoria la GEO è una precisa circonferenza, più che stretta è filiforme in pratica è una banda di una manciata di km. Evitano di manovrare anche perchè fare una manovra di correzione orbitale e poi non avere tempo di seguire il risultato perchè si perde la visibilità non è una buona idea. Per tornare allo spot devono scendere di quota, riguadagnare la posizione e risalire. Roba di settimane, credo.
Interessante, Zio. Da Wikipedia:
L'orbita geostazionaria è molto ambita per una quantità di satelliti artificiali: telecomunicazioni, previsioni del tempo, satelliti spia. Tale è l'affollamento che l'orbita è suddivisa in pezzetti dei quali si tiene il conto di quelli rimasti liberi ed occupati, e dopo alcuni anni un satellite deve lasciare libero il posto alla fine della sua vita operativa, spostandosi su un'orbita più alta o più bassa.
Quindi il posticino designato andrà riconquistato con una manovra molto precisa.
Riconquistato e mantenuto. Un satellite non in grado di mantenere la posizione rischia di interferire, oscurare o perfino urtare i vicini. Per cui c’è l’obbligo di raggiungere un’orbita di parcheggio più alta a fine vita. Per cui un satellite che non sia in perfetta efficienza ed in grado di manovrare correttamente è molto mal visto.
Angosat-1 è stato dichiarato definitivamente perduto. Gli angolani dovranno aspettare ancora un annetto per vedere la TV via satellite, la Roscosmos State Corporation ha accettato di fornire un Angosat-2 senza costi aggiuntivi per il Paese.