In un articolo pubblicato da Nasaspaceflight.com vengono svelati nuovi dettagli del progetto a cui sta lavorando la United Launch Alliance (ULA), una partnership fra Lockheed e Bigelow per poter utilizzare il vettore a scopi turistici e commerciali.
Il vettore dovrà fornire il collegamento con la stazione orbitante realizzata da Bigelow, la quale sarà posta a 489 km di altezza con un’orbita di 41° in modo da poter avere un periodo che permetta di passare sullo stesso luogo ogni giorno alla stessa ora potendo così disporre di 4 opportunità al giorno di rientro per l’equipaggio a Edwards o a White Sands.
Il vettore sarebbe in grado di trasportare payload fino a 9 ton senza avere “black zone” cioè momenti durante il lancio in cui se ci fossero problemi è troppo tardi per rientrare o azionare il sistema di fuga e troppo presto per entrare in orbita, condannando quindi l’equipaggio… Il percorso dovrà anche evitare zone in cui la sopravvivenza è di per se difficile, come il nord Atlantico o le Alpi. Ed è stato proprio per la presenza di queste “black zone” che il vettore era stato scartato per il CEV, che era comunque pesante più del doppio rispetto alla capsula di Bigelow.