Nuove opportunità sulla Luna, un enorme telescopio a specchio liquido

Potrebbe avere prestazioni eccezionali se venisse realizzato, è una nuova generazione di telescopi che potranno portare enormi contributi alla conoscenza dell’universo.
L’apertura possibile varia fra i 20 e i 100m, un’enormità se pensiamo ai più grandi telescopi ottici disponibili oggi sulla Terra e nello spazio.
Gli oggetti osservabili potranno essere dalle 100 alle 1000 volte più deboli di quelli osservabili con il futuro James Webb Space Telescope.
La pubblicazione è apparsa su Nature del 21 Giugno e apre le porte ad una classe di telescopi tutta da scoprire e da approfondire.
I telescopi a specchio liquido trovano come base naturale la Luna, si potrà quindi adagiare un enorme contenitore rotante in cui inserire il liquido riflettente, e quando sarà necessario pulirlo basterà svuotarli e riempirli nuovamente, la stessa cosa se venissero scoperte nuove formule più riflettenti per il liquido, basterà svuotarlo e sostituirli con il nuovo.
L’enorme vantaggio è nella compattezza per il lancio e nei piccoli ingombri prima dell’allestimento.
In laboratorio i ricercatori hanno usato dei sali particolari come liquido, in grado di restare appunto liquidi anche a bassissime temperature, rivestiti da un finissimo strato di cromo e da un’ulteriore di argento. Attualmente la riflettività non è ancora quella adeguata, ma i limiti sono semplicemente tecnologici e in molti confidano di trovare presto una formula adeguata.
Il primo telescopio liquido lunare potrebbe nascere dopo il 2020.
L’idea è tutta incentrata sulla Vision e si candida come a uno dei più importanti apporti che l’esplorazione umana spaziale possa portare alla conoscenza scientifica, in particolare con le future basi lunari sarà possibile attrezzare un’area totalmente dedicata alla ricerca ottica del cosmo.
Lo studio è supportato dal NASA Institute for Advanced Concepts e diretto da Ermanno Borra, Laval University, Quebec, Canada e da Pete Worden del NASA Ames Research Center.

questo sì che è un valido motivo per tornare sulla Luna!

Dovrà essere davvero qualcosa di eccezionale!!! .

L’attività sismica lunare? Immagino serviranno degli smorzatori… con i controczz… .:stuck_out_tongue:

Uhmm non penso sia così “continua”, una volta che capita si butta l’esposizione e si ricomincia, anche perchè smorzatori che agiscano sul liquido la vedo dura… :smiley:

In effetti… :stuck_out_tongue: però comunque anche solo avere attività umane nei pressi del telescopio crea onde “anomale” che vanno compensate. E’ dovuto anche a ciò il fatto che telescopi di una “certa” precisione non vengono installati sulle stazioni spaziali… Gli astronauti fanno troppo casino! :stuck_out_tongue:

Si beh ma le vibrazioni su un mezzo sono infinitamente di più e più fastidiose di quelle di un corpo celeste… comunque bisognerà vedere anche la tensione superficiale del liquido perchè da quel che ho capito non sarà assolutamente bassa…

Quello che la notizia non dice e’ che telescopi a specchio liquido esistono gia’ sulla terra, ed hanno il notevole limite che possono osservare solo allo zenith, non potendo essere inclinati dalla verticale.

Sembra che l’idea risalga a Newton.

Paolo Amoroso

Beh anche Arecibo è “bloccato” ma non mi sembra da buttare… anche perchè se le aspettative venissero confermate il salto di qualità sarebbe enorme…

Vero. Ma la domanda e’: c’e’ bisogno di costruire un telescopio di 100 metri sulla Luna, di prestazioni limitate visto che potra’ osservare al massimo entro una fascia di cielo molto limitata, quando ad un costo molto inferiore sono allo studio telescopi di dimensioni simili basati a terra? (per esempi l’OWL? http://www.eso.org/projects/owl/ )

Più che altro continuerei gli studi su telescopi inflatable di grande apertura di impiego spaziale. Già il JWST dovrebbe essere un notevole salto di qualità data la sua forte riduzione dell’areal density rispetto ad HST e altri space-based telescopes… Per l’ipotesi di moon-based telescopes, penso che l’idea sia un buon concept ma difficilmente realizzabile: meglio sperimentare telescopi spaziali o terrestri (per ora)…

A quanto pare si, visto che ci si sta lavorando… :smiley:
Comunque quello che hai pubblicato a parte che penso copra solo una porzione del cielo, ma mi vien difficile pensare abbia le stesse prestazioni di un telescopio di ugual diametro posto in assenza di atmosfera, e con meno problemi di “peso” delle strutture e quindi più snello…

Idea favolosa! Sarebbero davvero di grande utilità, e soprattutto, come già citato, di modesto ingombro, sia per il lancio, e sia per il materiale stesso. Non c’è che dire…il 21 secolo sembra proprio essere dedito alla ricerca spaziale! Eccellente, finalmente qualcosa di intelligente nel Mondo!