Firmati contratti per la nuova generazione di mezzi spaziali europei

Sono stati firmati questa settimana due importanti contratti per la definizione di un nuovo sistema di lancio per l’ “European Next Generation Launcher” (NGL) e un altro per lo sviluppo del IXV (European Intermediate eXperimental Vehicle).
Entrambi sono stati assegnati a NGL Prime S.p.A., ditta italiana di Torino con partecipazioni di Finmeccanica (30%) e EADS Astrium (70%), creata appositamente nel 2006 per questo scopo.
Entrambi i contratti fanno parte del Future Launchers Preparatory Programme (FLPP), che si pone l’obiettivo di sviluppare e dimostrare la tecnologia per l’NGL, che dovrebbe entrare in funzione intorno al 2020. Secondo obiettivo è l’abbassamento dei prezzi e l’aumento delle prestazioni per i lanciatori attuali.
Il valore dei contratti è di 20 milioni di euro e aggrega al suo interno 43 organizzazioni industriali e di ricerca provenienti da 11 paesi europei.
La decisione finale verrà presa nel 2008 quando verranno mostrate le varie opzioni fra cui scegliere il futuro NGL.
Parallelamente l’IXV dimostrerà le capacità per il rientro e dei vari sistemi di supporto, verrà lanciato a bordo del Vega da Kourou nel 2010 e seguirà un rientro completamente automatico nelle acque dell’Oceano Pacifico.
I contratti sono stati firmati da Antonio Fabrizi direttore del programma lanciatori dell’ESA e da Axel Roenneke, CEO di NGL Prime S.p.A…


La firma dei contratti - credits: ESA


L’IXV - credits: ESA


L’IXV - credits: ESA

Speriamo che vada in porto

Che l’ESA scelga un LB… riutilizzabile :kissing_heart: magari anche soltanto per cargo… :kissing_heart:
La speranza è l’ultima a morire… :roll_eyes:

Da quel che si dice e dalle voci che ogni tanto girano sembrerebbe di si, a partire da quello che un tempo doveva essere il CRV, poi l’accordo per il klipper, poi quella voce che era uscita poco tempo fa su un mezzo LB costruito a Torino per l’ESA (è questo?), per finire con l’IXV… in mezzo ci può stare anche l’ARIES visto che allo studio ha partecipato Thales Alenia Space che sia da parte italiana (Finmeccanica) che da parte francese è praticamente leader Europeo e papabile capocommessa per un futuro mezzo ESA insieme ad EADS…
Insomma quando e se l’Europa svilupperà un proprio mezzo manned sembrerebbe che l’architettura possa essere quella, piuttosto che una capsula o un alato… (direi meno male visto che non penso abbia ambizioni lunari…)

in mezzo ci può stare anche l'ARIES

magari sarebbe fantastico [-o<

direi meno male visto che non penso abbia ambizioni lunari...

Ma non era stato fatto un programma per lo sbarco dell’Esa sulla Luna?Se non sbaglio si chiama Aurora.

E’ un programma di esplorazione più in generale, che focalizza più che altro l’attenzione su Marte, comprendendo alcune sonde automatiche, la prima delle quali sarà Exomars.
Per la Luna sembra che si pensi a moduli singoli e/o attrezzature specifiche in collaborazione con la NASA, in modo simile a quello che accade oggi per la ISS.

Qualche mese fa su ESA bulletin è stato pubblicato un lungo articolo che illustra studi di corpi portanti.

Paolo Amoroso

Esatto, qui c’è l’articolo di cui parli in parte dedicato all’IXV e in parte agli altri studi condotti o in corso (USV) in europa:

Quando si comincia a mettere nero su bianco con l’autografo in calce, e i soldi cominciano a girare, è sempre una buona notizia.
Ottimismo… :razz:

Quoto!

Il problema è che si scuciranno pure i soldi, ma senza la volontà non vedremo mai un astronauta europeo lanciato da Kourou con un vettore europeo che porta una navicella europea, magari lifting body… Ricordate l’hermes ??? Beh, qui di soldi ne sono girati, eccome !!! Eppure, nulla !! Purtroppo gli studi di fattibilità in campo spaziale sono poco di più del libro dei sogni… Ciò non toglie che con “Soyuz at CSG”, alla (si spera) fattiva collaborazione per il Kliper e alla “Euro soyuz” (ma si fa ancora??) un po’ di ottimismo può anche starci… Ovvio che questi studi sui corpi portanti sono importanti ma sono solo studi; vedremo il loro concretizzarsi solo se le tappe intermedie suddette saranno rispettate nei prossimi anni…

Prima o poi accadrà,il problema è se tra dieci o quarant’anni.L’IXV (che nome del piffero…) è più che altro un dimostratore.Da quì a passare ad un lifting body con equipaggio,dati i tempi Europei…Per qull’epoca la ISS sarà già deorbitata.