Luce verde per il lancio dell'Endeavour

Alla conclusione della FRR (Flight Readiness Review), a poco meno di una settimana e mezza dal lancio, è stata ufficializzata la data di partenza della prossima missione STS-118, il 7 Agosto alle 7:02pm EDT.
L’unica questione rilevante è rimasta la gestione dell’ET-120 per la sTS-120 che a causa dei sensori dovrà essere sottoposto a controlli e ad una probabile sostituzione di essi nel VAB.
L’intero processo dovrà avvenire in tempo per avere il tank operativo il 15 settembre in caso di necessità per una missione di soccorso all’Endeavour. I tempi sono stretti ma sembra che siano comunque sufficienti per compiere l’intera revisione dei sensori con le possibili sostituzioni. Nel caso dovessero esserci ulteriori problemi è comunque stato comunicato che esiste anche un piano di backup con l’impiego di Soyuz per evacuare la ISS, reso possibile anche grazie al nuovo generatore d’ossigeno americano.

Non ci sara un rinvio per il Sabotaggio?

No è tutto riparabile in qualche ora, è già stato ufficializzato che non ci saranno rinvii a causa del problema e che tutto è “aggiustabile” prima della partenza.

menomale

Un piano x evacuare gli astronauti “naufraghi” dalla ISS utilizzando le Soyuz?
Questa mi giunge nuova!
Se lo Shuttle dovesse avere problemi e gli astronauti si rifugiassero sulla ISS, si troverebbero in 10 a bordo.
Per riportare a terra tutti gli astronauti dello Shuttle, occorrerebbero 3 soyuz , dato che sullo Shuttle sono in 7; cosa farebbero , farebbero partire altri due missili Soyuz per riportare a terra tutti gli astronauti?
Così su due piedi non mi sembra un buon sistema , comunque, sarebbe interessante sapere qualcosa in più in merito a questa missione di soccorso con le Soyuz.

Sulle soyuz ci stanno tre persone, anche con tre soyuz un astronauta dovrebbe rimanere in orbita :kissing_heart: .

No calma, se 3 persone sono già a bordo almeno tre rimarranno anche dopo l’evacuazione, quindi cominciamo a considerare solo le persone dello shuttle, poi la questione è determinata dalle scorte di beni di prima necessità, quindi se anche se ne portano giù solo 3 ad esempio con la Soyuz che già è attraccata un mese dopo il “blocco” (tempo di organizzarsi) si potrebbe intanto lanciare una nuova Soyuz con un solo membro all’andata in grado di riportarne a terra altri due… poi magari un Progress extra con i rifornimenti per i rimasti e così via con lanci nell’ordine di 1-2 ogni 2-3 mesi… se anche l’evacuazione è portata a termine in 6 mesi non penso ci siano grossi problemi, basta assicurare i rifornimenti necessari per tutti (il cui numero comunque piano piano diminuisce ed incide sempre meno sulle scorte)…

Mi pare però che in questo caso (TT) ci sia un grosso problema di sicurezza a bordo della ISS…
Se scendono in 3 con la Soyuz presente, rimangono in 7 senza scialuppa di salvataggio!

Considerato che la missione 3xx sarebbe in panne, non penso che sia una soluzione percorribile.

Ma non saprei cosa sarebbe meglio… :kissing_heart:

No beh, presumo che prima di farli scendere si faccia arrivare un’altra Soyuz in modo che anche i tre dell’equipaggio ISS siano sempre coperti…

Francamente non capisco dove stia il dubbio visto che il problema di evacuazione della ISS in caso di shuttle attraccato in panne era sempre esistito fin da STS-114… :kissing_heart: E’ ovvio che se non potesse essere più utilizzato lo shuttle per riportare gli equipaggi a Terra si dovrebbe fare affidamento alle Soyuz… in fondo per due anni e mezzo la ISS è sopravvissuta in questo modo… Ma se lo shuttle non dovesse più volare per un blocco FINALE dei voli comunque toccherà alla Soyuz pensare a trasferire gli equipaggi… almeno fino al COTS (2010 :roll_eyes:) o al CEV/Orion (2014 :scream:). Quindi ripeto… perchè vi scandalizzate ora della situazione… quando sia la NASA che l’ESA ha praticamente affidato la logistica manned della ISS alle vecchie Soyuz russe? Non resta che sborsare dollari od euro ed i Russi sono ben contenti di affittarci le loro Soyuz… :stuck_out_tongue_winking_eye:

In teoria comunque con uno Shuttle “bloccato” sulla ISS la prima possibilità è sempre quella di uno Shuttle di soccorso e quello in panne che rientra in automatico, l’ipotesi Soyuz è comunque sempre il “piano B” per il soccorso.

Penso che l’appunto fatto non sia sulla capacità dei russi di portare l’intero equipaggio della ISS, che come dici giustamente è sempre stato fatto e probabilmente il grosso continuerà ad essere così, ma di evacuare al completo un equipaggio Shuttle in tempi “utili”.

Quoto Albyz…
Il discorso è nato dai possibili problemi alla eventuale STS-320 per l’ET-120.

E certo che i russi, pagandogli il disturbo, devierebbero l’Orient Express in orbita… :stuck_out_tongue_winking_eye:

Ipotizzando un possibile problema allo Shuttle in orbita, qualsiasi siano le decisioni, nel caso in cui non fosse attuabile il rientro degli astronauti con delle Soyuz, è logico pensare che si effettuerbbe un ultima missione Shuttle x il recupero dei “naufraghi”.
Quello che mi lascia un poco perplesso, in merito a questo piano di evacuazione con le Soyuz è : ma sono già disponibili o bisognerebbe aspettare che le realizzino?
Se così fosse, non avrebbero bisogno di mesi x la loro integrazione?
Non sarebbe meglio, aspettando anche l’arrivo del CEV, munire la ISS di una sciasluppa di salvataggio adeguata prendendo i fondi necessari da qualche altro progetto?
io penso che la prima idea sia sempre la migliore ; bisognerebbe quindi ritornare al progetto originale che vedeva la ISS con due capsule di salvataggio.
Questa soluzione garantiva sia agli astronauti residenti, sia a quelli risultanti da un problema Shuttle, di rientrare a terra in modo celere e sicuro.
L’utilizzo delle Soyuz, dato che ce ne è sempre solo una in orbita, non mi sembra un’ottima scelta come capsula di salvataggio.
Con gli attuali 3 astronauti , sulla ISS, per avere delle ottime garanzie, bisognerebbe avere almeno una seconda Soyuz a disposizione.
Questo darebe modo di rientrare anche se la prima avesse dei problemi.
La ISS la vedo come il Titanic; aveva molti passeggeri e poche scialuppe di salvataggio.

Penso che qualcuna ci sia, e comunque come già detto non ci sarebbe urgenza assoluta… basta anticipare i rifornimenti e si recuperano diversi mesi per finire la preparazione…

Non sarebbe meglio, aspettando anche l'arrivo del CEV, munire la ISS di una sciasluppa di salvataggio adeguata prendendo i fondi necessari da qualche altro progetto? io penso che la prima idea sia sempre la migliore ; bisognerebbe quindi ritornare al progetto originale che vedeva la ISS con due capsule di salvataggio. Questa soluzione garantiva sia agli astronauti residenti, sia a quelli risultanti da un problema Shuttle, di rientrare a terra in modo celere e sicuro.

Una scialuppa c’è già, per un altra non c’è posto e non servirebbe a nulla… tutte le persone a bordo hanno sempre una scialuppa SICURA.
Poi non ho capito, aspetti l’arrivo del CEV per avere una scialuppa per lo Shuttle?!

L'utilizzo delle Soyuz, dato che ce ne è sempre solo una in orbita, non mi sembra un'ottima scelta come capsula di salvataggio. Con gli attuali 3 astronauti , sulla ISS, per avere delle ottime garanzie, bisognerebbe avere almeno una seconda Soyuz a disposizione. Questo darebe modo di rientrare anche se la prima avesse dei problemi. La ISS la vedo come il Titanic; aveva molti passeggeri e poche scialuppe di salvataggio.

Questo proprio no, perchè in ogni fase del volo c’è una scialuppa per tutti e NESSUNO rimane escluso! chi e quando rimane scoperto?
Innanzitutto un problema allo shuttle che è agganciato alla ISS non mette in pericolo la vita di nessuno (almeno nell’arco di qualche mese), se dovesse esserci un’emergenza a bordo l’equipaggio della ISS andrebbe nella Soyuz e quello dello Shuttle nello Shuttle e la ISS sarebbe evacuata senza che nessuno rimanga senza scialuppa…
A cosa servirebbe una seconda Soyuz oltre ad occupare un boccaporto bloccando i Progress?
Non è una questione di filosofia, è pura matematica se un equipaggio è formato da 3 persone e una Soyuz porta 3 persone perchè mai dovrei portarne un’altra su?!
E rovesciando il discorso con due Soyuz cosa me ne farei dell’equipaggio shuttle, ammesso che per qualche arcano motivo non si voglia utilizzare lo Shuttle? si tirerebbero a sorte i tre che vanno giù?
L’idea delle due Soyuz non è mai stata abbandonata… è solo l’organizzazione delle scialuppe con 6 di equipaggio… fra un paio d’anni quando l’equipaggio sarà completo ci saranno 2 Soyuz permanentemente attraccate… non è un progetto cancellato… solo che ora è inutile averne due per cui si utilizza una sola Soyuz…

Mi devo esser spiegato male e rimedio subito.
In merito alla disponibilità di altre soyuz, nel qual caso ce ne fosse bisogno, non bisogna ipotizzare , ma bisognerebbe essere sicuri che effettivamente ci siano davvero pronte a partire.
Riguardo all’anticipare i rifornimenti con le progress, non penso che sia davvero possibile anticipare di tanto dato che, essendci un n° massimo di capsule costruite ogni anno, anche le catene di montaggio hanno i loro tempi di lavoro, non si può accellerare la produzione per averne un numero maggiore a disposizione.
Riguardo al CEV , non dico che gli astronauti di uno Shuttle in avaria, dopo essersi rifugiati sulla ISS debbano aspettare il CEV, ma che fino al 2013-2014, non ci saranno capsule o similari in grado di riportare a terra un numero di astronauti superiore a 3.
Se uno Shuttle dovesse avere un’avaria grave e non fosse ne possibile farlo rientrare, ne inviarne un 2° in missione di soccorso, come si potrebbero portare a terra i 7 membri di equipaggio?La disponibilità di una 2° Soyuz , teorico, servirebbe proprio per riportare a terra gli astronauti dello Shuttle avariato; è logico , comunque, che questa soluzione non sarebbe sufficente per riportare a terra tutti e 7 gli astronauti.
Se poi volessimo ipotizzare un incidente più grave, speriamo che non succeda mai, nella malaugurata ipotesi che l’incidente non permettesse agli astronauti di raggiungere la loro Soyuz, bisognerebbe disporne di un’altra agganciata su un boccaporto più lontano.
Mi spiego meglio:
gli astronauti si trovano nel modulo laboratorio e proprio nel nodo 1 si verifica un incendio grave, come farebbero a raggiungere la Soyuz essendo impossibilitati?
Dovrebbero , in questo caso, disporne di una seconda posta nella zona Americana della ISS.

Si ho capito ma sono io a ipotizzare, e non sono io che gestisco la produzione delle Soyuz… :smiley:
Chi di dovere avrà anche fatto due calcoli…

Riguardo all'anticipare i rifornimenti con le progress, non penso che sia davvero possibile anticipare di tanto dato che, essendci un n° massimo di capsule costruite ogni anno, anche le catene di montaggio hanno i loro tempi di lavoro, non si può accellerare la produzione per averne un numero maggiore a disposizione.

Perchè? E inoltre non sappiamo quanto sia grande la “scorta”, ovvero il tempo che intercorre tra la fine produzione e il lancio…

Se uno Shuttle dovesse avere un'avaria grave e non fosse ne possibile farlo rientrare, ne inviarne un 2° in missione di soccorso, come si potrebbero portare a terra i 7 membri di equipaggio? La disponibilità di una 2° Soyuz , teorico, servirebbe proprio per riportare a terra gli astronauti dello Shuttle avariato; è logico , comunque, che questa soluzione non sarebbe sufficente per riportare a terra tutti e 7 gli astronauti.

Infatti, e allora a cosa servirebbe la seconda Soyuz?
E ribadisco non è richiesto portare l’equipaggio a terra tutto e subito, basta portarne giù piano piano qualcuno alleggerendo ogni volta il relativo “carico” sulle provviste… ripeto, se anche ci volessero sei mesi o più, non vedo grossi problemi…

Se poi volessimo ipotizzare un incidente più grave, speriamo che non succeda mai, nella malaugurata ipotesi che l'incidente non permettesse agli astronauti di raggiungere la loro Soyuz, bisognerebbe disporne di un'altra agganciata su un boccaporto più lontano. Mi spiego meglio: gli astronauti si trovano nel modulo laboratorio e proprio nel nodo 1 si verifica un incendio grave, come farebbero a raggiungere la Soyuz essendo impossibilitati? Dovrebbero , in questo caso, disporne di una seconda posta nella zona Americana della ISS.

Si ok, ma non si può prevedere tutto, mettere una Soyuz nella parte americana vorrebbe dire occupare il boccaporto dello Shuttle e rifare un adattatore apposito da agganciare in un qualche posto, portare a bordo una copia di tutti i sedili Soyuz per ogni Expedition, e doppie tute per ogni componente, tenere pronta al volo una seconda capsula, equipaggiata con tutto quello che serve per il rientro… insomma ci vorrebbe un Progress extra che accompagni ogni expedition per fornire tutto il necessario per mantenere una capsula che da sola occuperebbe l’unico boccaporto americano (perchè se volessi utilizzare il nodo 1 i vantaggio proprio non ci sarebbero…)…
E “last but not least” una Soyuz può rimanere in orbita 6 mesi, come gestiresti i voli con due Soyuz? Si dovrebbero duplicare i voli/anno della Soyuz e delle relative Expedition oppure far viaggiare una Soyuz sempre vuota (duplicando comunque i voli…), non ci sono alternative…
Insomma va bene la sicurezza ma a quale prezzo e quante sono le possibilità che avvenga un incidente e inoltre avvenga in modo da impedire l’evacuazione?

Quoto

[citazione di albyz 85
Si ok, ma non si può prevedere tutto, mettere una Soyuz nella parte americana vorrebbe dire occupare il boccaporto dello Shuttle e rifare un adattatore apposito da agganciare in un qualche posto, portare a bordo una copia di tutti i sedili Soyuz per ogni Expedition, e doppie tute per ogni componente, tenere pronta al volo una seconda capsula, equipaggiata con tutto quello che serve per il rientro… insomma ci vorrebbe un Progress extra che accompagni ogni expedition per fornire tutto il necessario per mantenere una capsula che da sola occuperebbe l’unico boccaporto americano (perchè se volessi utilizzare il nodo 1 i vantaggio proprio non ci sarebbero…)…
E “last but not least” una Soyuz può rimanere in orbita 6 mesi, come gestiresti i voli con due Soyuz? Si dovrebbero duplicare i voli/anno della Soyuz e delle relative Expedition oppure far viaggiare una Soyuz sempre vuota (duplicando comunque i voli…), non ci sono alternative…
Insomma va bene la sicurezza ma a quale prezzo e quante sono le possibilità che avvenga un incidente e inoltre avvenga in modo da impedire l’evacuazione?

Tutto quello da te scritto qui sopra dimostra come non sia adatta, una Soyuz, al suo compito come scialuppa di salvataggio.
In secondo, è assurdo pensare di riportare a terra degli astronauti in un tempo diluito in vari mesi, non sono mica pacchi e poi non bisogna dimenticare che attualmente la ISS non è in grado di ospitare un numero alto di persone x molto tempo.
Per quel che concerne le Soyuz nella parte Americana, non è necessario effettuare nessun tipo di modifica.
Già anni fa, prima delle missioni Shuttle-Mir, era stata provata e collaudata una Soyuz con un boccaporto di aggancio grande come quello dello Shuttle.

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Tutto quello da te scritto qui sopra dimostra come non sia adatta, una Soyuz, al suo compito come scialuppa di salvataggio.

No non è adatta allo scenario che hai descritto tu, ma come scialuppa è almeno almeno idonea (e secondo me decisamente buona), visto che tutte le funzioni che deve svolgere le svolge non incidendo molto sul budget (dato che comunque sono capsule utilizzate con o senza emergenza) e rispondendo a tutti i requisiti di sicurezza necessari per poter permettere l’utilizzo della ISS in maniera continuativa, permettendo all’equipaggio di avere SEMPRE una scialuppa cui fare affidamento.
Cosa avresti in mente per una scialuppa? L’altra ipotesi sarebbe quella di realizzare un mezzo dedicato che comunque costerebbe in progettazione, prove e realizzazione, che comunque se non sono sei mesi ogni anno andrà sostituito buttando letteralmente via quello precedente senza che un solo dollaro speso sia stato utilizzato, e quali sarebbero poi i vantaggi di avere un mezzo, come dici tu idoneo?

Che problema ci sarebbe nel riportare gli astronauti a scaglioni, è la cosa più normale che possa essere fatta… quale è l’assurdità della cosa?
Il numero di persone che la ISS non può ospitare è dato dall’impossibilità di assicurare gli approvigionamenti necessari costantemente, e dei posti per dormire, mangiare, ecc… ma con lo shuttle ancorato e in una situazione che non è certamente ordinaria il problema non sussiste…

Per quel che concerne le Soyuz nella parte Americana, non è necessario effettuare nessun tipo di modifica. Già anni fa, prima delle missioni Shuttle-Mir, era stata provata e collaudata una Soyuz con un boccaporto di aggancio grande come quello dello Shuttle.

Beh allora oltre a tutte le modifiche sopra illustrate e ammesso di voler raddoppiare i voli/anno inutilmente bisognerebbe raddoppiare anche le linee di produzione per due Soyuz diverse… ricordandosi che il boccaporto USA rimarrebbe bloccato comunque…

Non mi pare che si raddoppino le linee di produzione, ma magari aumentano di un terzo, visto che le capsule russe sono composte di tre parti e quindi cambierebbe solo il modulo orbitale.
Apprendo adesso di questa soyuz, quale era il suo numero ordinale, aveva un equipaggio?
Il portellone si apriva verso l’interno del modulo orbitale?
Quale è il diametro di questo boccaporto, si poteva quindi effettuare un docking con un shuttle?