SKYLAB.

Skylab-II,Primo equipaggio:Conrad Weitz,Kerwin.Equipaggio di riserva:Schweickart ,McCandless,Musgrave.Lancio:25 Maggio 1973,Splash down:22 Giugno 1973.

Skilab-III.Primo equipaggio: Bean,Lousma,Garriott.Equipaggio di riserva:Brand,Lind,Lenoir.Lancio:28 Luglio 1973,Splash down:25 settembre 1973.

Skylab-IV.Primo equipaggio:Carr,Pogue,Gibson.Equipaggio di riserva:Brand,Lind,Lenoir.Lancio:16 Novembre 1973,Splash down: 8 Febbraio 1974.

Skylab Rescue.Spedizione di soccorso organizzata nell’ eventualità che il CM di una missione Skylab non fosse più in condizione di riportare sulla terra l’equipaggio.Skylab Rescue prevedeva un modulo di comando modificato,con cinque posti anzichè tre.Primo Equipaggio:Brand,Lind.Equipaggio di riserva:nessuno.

Skylab-V.Proposta missione di soli 20 giorni per condurre nuovi esperimenti scientifici,spostare lo Skylab in un orbita più alta e “metterlo in sonno” in attesa dell’inizio dei voli dello Shuttle.Malgrado il costo incredibilmente basso della missione,e la disponibilità di un Apollo e di un Saturno-1B (poi finiti in un museo),la NASA decise di non procedere,assegnando il “reeboost” dello Skylab ad STS-2 (Haise-Lousma) nel 1978.Equipaggio:Brand,Lind,Lenoir.Equipaggio di riserva:non nominato (probabilmente Bean,Lousma,Musgrave).

Confronto tra le dimensioni dello Skylab e quelle dell’attuale ISS.Lanciando un secondo Skylab e agganciando ad esso una serie di moduli pressurizzati tipo “spacelab” trasportati dallo Shuttle,gli USA avrebbero potuto disporre di una gigantesca stazione orbitale già nella prima metà degli anni 80.

Riguardo a quello scritto da Carmelo, faccio comunque notare che in origine la NASA aveva già costruito ed era ormai pronto a partire una seconda versione dello SKYLAB.
Successivamente, a causa dei fondi e dell’ormai disinteresse per il programma, tutto venne abbandonato e messo a riposo.
Forse non tutti sanno che lo SKYLAB che attualmente è esposto in un museo, in realtà , oltre ad essere stato costruito come modello di studio, era stato preparato per il lancio in orbita.
Anche per questo laboratorio erano state previste tre missioni con equipaggio e di lunga durata.
Se ne può trovare informazioni a riguardo sul sito:
ROMANCE TO REALITY, andando sul sito:
www.ninfinger.org

Anche lo Skylab fa parte di quei programmi intrapresi dalla NASA senza sapere bene dovo andare a parare…
aspettavano i voli dello shuttle per poterlo riutilizzare ma come sapete il Sole ci mise lo zampino e fece decadere l’orbita della stazione molto più velocemente del previsto (gonfiando l’atmosfera terrestre e quindi creando molta più resistenza ed attrito che rallentarono il veicolo). In più lo shuttle (che avrebbe dovuto compiere il primo volo nel 1978/79) ritardò il primo volo fino al 1981 quando ormai lo Skylab era rientrato nell’atmosfera distruggendosi… :frowning:
Per la serie occasioni sprecate…

E’ stato davvero un gran peccato aver perso così miseramente lo Skylab , era davvero una bella stazione ma sopratutto molto capiente con un laboratorio molto ampio.
Certo che, non sarebbe una brutta idea, prima della fine dei lanci Shuttle, che si andasse ad agganciare uno degli Et alla ISS.
Questa soluzione permetterebbe agli astronauti di avere a disposizione un ampio spazio per esperimenti e altre attività connesse all’assenza di peso.
E’ comunque solo una fantasia dato che, per fare questo , sarebbe necessario fare degli studi e delle modifiche sia danarose che lunghe, peccato!

Scusate, poco piu di una ventina d’anni fa lessi su un numero di Aerospazio Mese della storia dell equipaggio dello Skylab 4 che si “ammutinò” ai programmi giornalieri del controllo di Houston e fece piu o meno quello che passava loro per la testa. Pare si fosse creata una certa conflittualità tra l’equipaggio e il centro di controllo, tant’è che poi i membri dello Skylab 4 non volarono mai piu.
Che cosa c’è di vero? Questa storia del presunto ammutinamento dello Skylab mi ha sempre affascinato così tanto che sarebbe un’ottima idea farci un film…

…ma…perche’ proprio un ET?
Non e’ neanche parente di un modulo orbitale…

Puoi leggere un breve resoconto della vicenda qui.

Paolo Amoroso

Ma come veniva rifornito lo Skylab? Non credo che in un apollo ci stesse roba per missioni di 1-2 mesi…

Ho notato ora una cosa divertente:
nelle foto ufficiali (quelle con l equipaggio in tuta accanto al modellino), il modellino dello Skylab del primo equipaggio è quello progettato inizialmente, coi due pannelli solari, mentre i successivi equipaggi posano accanto a un modellino un po piu “rattoppato”: senza un pannello e con la vela di mylar (credo mylar!) stesa sopra il corpo cilindrico, così come il vero Skylab!! :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye:

Puoi leggere un breve resoconto della vicenda qui.

Wow: non avrei mai immaginato uno sciopero così.
Del resto non penso che esista un sindacato degli astronauti.

…e lo Skylab divenne come la Casa delle Libertà: "facciamo un po come ca**o ci pare!) :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye:

Poveracci,non avevano tutti i torti
Essendo l’ultima missione significativa dal punto di vista scientifica fino all’inizio del programma Shuttle previsto per la fine degli anni 70 (poi si arrivò al 1981) li caricarono di lavoro come somari.
L’equipaggio di Skylab-4,però pagò molto cara la cosa.
Nessuno di loro volò mai più,pur essendo in forza alla NASA fino all’arrivo dello Shuttle.
Bisogna però anche dire che tradirono la fiducia del capo dell’ufficio Astronauti, Deke Slayton.
Carr e Gibson,i promotori dello “sciopero” (il pilota-scienziato Pogue si accodò ai compagni),erano originariamente il LMP ed il CMP di Apollo 19 (con Fred Haise come comandante).
Furono nominati come primo equipaggio di SK-4 da Deke per dare loro un occasione di volare prima della sospensione delle missioni in attesa di STS.
Altri astronauti,anche veterani,furono lasciati a terra per dar loro questa opportunità.
A quel punto anche se hai ragione,non pianti casini.

Fin dall’inizio erano previste solo tre missioni (al massimo anche una quarta breve).
Tutto il materiale sufficente per tre voli era già stoccato all’interno del laboratorio.

Non credo nemmeno io, almeno non nel senso che intendiamo noi come sindacato.
D’altro canto quello dell’astronauta è un incarico talmente specializzato e d’elite che punta, per quanto riguarda la risoluzione dei problemi sul lavoro, più sul dialogo e la professionalità delle varie parti che alla contrattazione collettiva come le grandi categorie di lavoratori (ad. es. operai metalmeccanici, trasporti pubblici).
Inoltre, almeno all’epoca, quasi tutti gli astronauti erano militari “prestati” ad un’agenzia civile come la Nasa, che si avvaleva quindi non solo delle loro competenze, ma anche delle loro attitudini di disciplina e obbedienza. Questo tuttavia non esclude che all’epoca si verificassero incidenti grandi o meno grandi, come la rivolta sull’Apollo 7, o lo svarione dei “francobolli” su Apollo 15, incidenti che costarono la carriera all’equipaggio delle due missioni.
Insomma, all’epoca finire sulla lista nera della Nasa era relativamente facile…