crew STS-120 in Italia

appena ricevuto da ASI

Paolo D’Angelo

Un tour italiano per Paolo Nespoli e il suo equipaggio
Gli astronauti della missione Shuttle STS-120/Esperia saranno in Italia 14 al 25 gennaio

Un giro d’Italia in undici giorni per l’astronauta Paolo Nespoli e i suoi compagni di viaggio: l’equipaggio della missione Shuttle STS-120/Esperia al gran completo sarà nel nostro paese dal 14 al 25 gennaio. Da Torino a Milano, da Modena a Pisa, passando per Livorno, Viterbo e infine Roma gli astronauti incontreranno istituzioni locali, popolazione e stampa per raccontare la loro indimenticabile esperienza sulla Stazione Spaziale Internazionale.

L’equipaggio (oltre a Paolo Nespoli, astronauta italiano in forza all’Agenzia Spaziale Europea, vi saranno il comandante Pamela Melroy e gli astronauti NASA Clayton Anderson, Scott Parazynski, Doug Wheelock, Stephanie Wilson, George Zamka) inizierà il tour da Torino, dove giungerà nel pomeriggio del 14 gennaio accolto da rappresentanti dell’Agenzia Spaziale Italiana e dell’Agenzia Spaziale Europea. Alla cena che seguirà sarà presente anche il sindaco Sergio Chiamparino.

Il giorno successivo i sette visiteranno ALTEC (il centro per il supporto logistico e ingegneristico ai moduli di costruzione italiana della Stazione Spaziale Internazionale creato nel capoluogo piemontese da ASI e Thales Alenia Space) e la Italdesign di Giorgetto Giugiaro (che ha disegnato il logo della missione Esperia). In serata si sposteranno a Milano, dove il 16 gennaio li attendono gli incontri con il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e con il Sindaco di Milano Letizia Moratti, nonché le visite al Museo della Scienza e della Tecnica, al Cenacolo Vinciano e al Duomo.

Il 17 gennaio faranno rotta verso l’Italia centrale con tappe allo stabilimento Ferrari di Modena, un passaggio a Pisa per incontrare il sindaco e visitare la Torre e Piazza dei Miracoli, e finire la giornata a Livorno. Qui ha sede la Brigata Paracadutisti “Folgore” di cui Paolo Nespoli ha fatto parte prima di iniziare la sua carriera di astronauta, che gli astronauti incontreranno, assieme al sindaco di Livorno, la mattina successiva.

Da Livorno il gruppo si sposterà, sempre il 18 gennaio, a Viterbo, per visitare il comando dell’Aviazione Leggera dell’Esercito, e finalmente in serata giungerà a Roma dove trascorrerà l’intera settimana successiva.

Gli astronauti potranno godersi da turisti le meraviglie della Città Eterna, visitando Musei Vaticani, Galleria Borghese, i Fori e la Domus Aurea. Ma tra una visita e l’altra parteciperanno a Domenica In su Rai Uno (il 20 gennaio), visiteranno la sede ESA/ESRIN di Frascati (lunedì 21), incontreranno gli studenti all’Università “La Sapienza” (il 22). Non mancherà naturalmente un incontro con la stampa, fissato presso ESRIN per lunedì 21 alle 12.

Fitto anche il programma di incontri, con il Papa e con le autorità italiane: gli astronauti saranno ricevuti da Benedetto XVI la mattina di mercoledì 23, nel pomeriggio del 24 saranno in Campidoglio e poi al Quirinale per l’incontro con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e in data ancora da definire vedranno il Presidente del Consiglio Romano Prodi.

I sette ripartiranno quindi alla volta di Houston (la “casa” degli astronauti NASA) la mattina di venerdì 25 gennaio.

Il tour italiano dell’equipaggio della missione STS-120/Esperia è organizzato congiuntamente da Agenzia Spaziale Italiana e Agenzia Spaziale Europea, e conclude idealmente la missione Esperia, che tra il 23 ottobre e il 7 dicembre 2007 ha portato sulla Stazione Spaziale Internazionale Paolo Nespoli. Durante questa missione, Nespoli ha “accompagnato” in orbita il Nodo 2, un modulo di interconnessione tra i diversi laboratori scientifici della ISS, progettato e costruito in Italia da Thales Alenia Space nell’ambito di un accordo tra NASA, ESA e ASI.

Cavolo, un ottimo itinerario, fitto e degno dell’attenzione e la considerazione della NASA verso l’Italia che tanto sta collaborando nella costruzione della ISS! :smiley: :smiley: Un applauso anche ad ASI che ha organizzato e pianificato gli eventi… Grazie anche a Paolo che ci informa sempre :stuck_out_tongue_winking_eye:

Gran bel programma!
Peccato però che, da quel che mi pare di capire, gli eventi pubblici saranno solo a Roma… :kissing_heart:

Albyz85 ha scritto:

Peccato però che, da quel che mi pare di capire, gli eventi pubblici saranno solo a Roma... Think

Già mannaggia!! e pensare che partono da Torino, dove siamo noi!! un giro al Polito non glielo fanno fare? che ci va a fare alla Italdesign? cavolo…che dici andiamo ad aspettarli all’aeroporto? dai inventiamoci qualcosa… :cylon: :cylon:

Sottoscrivo in pieno!!! :smiley:

Incredibile, praticamente sotto casa! :smiley:/ Il 17 gennaio mi piazzerò sotto la Torre Pendente (è vicina a dove lavoro), per non perdere un attimo della loro visita (Nespoli deve avere un debole per Pisa, visto che vi ha trascorso parte della sua carriera militare). Cerco al più presto il programma ufficiale della visita e vi faccio sapere.
Anzi, visto che siamo tanti e un pò ovunque, propongo di raccogliere informazioni (orari, percorsi, foto, curiosità, interviste sulla stampa locale…) per ogni tappa della visita, in modo da seguire il tour quasi in tempo reale!

si ragazzi fatemi sapere cosa fanno a Roma di pubblico! :stuck_out_tongue_winking_eye:

ma mannagg…ma a Bologna a mangiare tortellini e lasagne no!!!
bè vorrà dire che organizzerò un bel sequestro…
a parte gli scherzi, davvero lodevole iniziativa! e poi tutto l’equipaggio :scream:!
bene, vorrà dire che seguirò scrupolosamente tutte le tappe del loro viaggio da chi di voi li vedrà/assalterà (mi raccomando,il casco di Scott è mio)e sui media…a proposito: non vedo l’ora di vederli a Domenica In, Sacro vs. profano :stuck_out_tongue_winking_eye: :star_struck:

Il programma di Milano non prevede alcuna tappa al Planetario o la partecipazione di membri del suo staff alle iniziative ufficiali. Abbiamo saputo di questo tour solo dal buon Paolo D’Angelo su Forumastronautico.

Questa dimenticanza è comprensibile. E` vero che il Civico Planetario “Ulrico Hoepli” è un ente del Comune di Milano, ma ha un ruolo del tutto marginale nella divulgazione dell’astronomia in città. Fondato solo di recente, nel 1930, e visitato ogni anno solo da 100.000 persone da tutto il paese, è il più grande planetario italiano. Questa modesta attività è ignorata non solo in Italia e in Europa, ma anche negli USA.

Anche la sua tradizione di divulgazione dell’esplorazione spaziale, del resto, è recentissima e improvvisata. Risale solo agli anni '60 del XX secolo. Da Il Civico Planetario “Ulrico Hoepli” di Milano (di Enrico Miotto, NATURA, vol. 81, marzo 1990, pag. 10):

Nel 1968 il vecchio, e glorioso, Zeiss modello II fu sostituito con un planetario più moderno uno Zeissi modello IV: l'istituto poteva così affrontare, rinnovato e più spettacolare, la grande esplosione di interesse per l'astronomia che seguì allo sbarco sulla Luna del luglio 1969.

Che dire degli astronauti ed esponenti del mondo spaziale ospiti del Planetario? Solo figure secondarie come Giovanni Fabrizio Bignami, Umberto Guidoni, Franco Malerba, Paolo Nespoli, Roberto Vittori, Sergei Avdeyev e Nagin Cox. Minore è stato anche l’interesse dell’istituto per importanti progetti scientifici spaziali nazionali.

A essere sinceri, anche le iniziative del Planetario per STS-120 sono state in tono minore. Non capisco dunque perché Nespoli ci abbia chiesto di far volare nello spazio su STS-120 una bandiera con il logo del Planetario. Che volete che sia, è già accaduto innumerevoli volte – a quanto pare soltanto al Buhl Planetarium di Pittsburgh (STS-37) e al planetario del Don Harrington Discovery Center di Amarillo, Texas (STS-61-B).

No, non vedo proprio perché le istituzioni lombarde e l’ASI avrebbero dovuto coinvolgere il Planetario di Milano.

Paolo Amoroso

Partecipo al tuo cordoglio Paolo … qualcuno disse un tempo: " … non ti curar di loro ma guarda e passa … " :wink:

O come ci ha ricordato Benigni:
“Non ragionar di loro…” che è pure più profonda… :wink:

Paolo (Amoroso),
per come la vedo io: questo genere di tour, letto con attenzione il programma, hanno uno specifico target: le industrie, i contractors, le autorità civili e politiche. Vere e proprie “visite ufficiali” insomma.
Credo tra l’altro, anzi, mi sento di dirmi certo, che questo avvenga indipendentemente dalla volontà degli astronauti.
Possiamo certamente discutere, poi, su quali ricadute sui contribuenti abbia il fatto di dedicare sostanzialmente tutti i giorni che trascorreranno in Italia in un certo modo.
Meno male per la partecipazione a Domenica In, e beati gli studenti de “La Sapienza”, ma un programma di incontri pubblici più articolato avrebbe avuto maggior impatto…
Capisco la tua amarezza. Il consiglio è di inviare al più presto un invito formale da parte del Planetario a tutto l’equipaggio. Sai mai che passati questi momenti “ufficialissimi”, qualcuno di loro preferisca tornare ed essere padrone di stare tra la gente… :smiley:

Lo so. Ma anche tenendo conto di questa impostazione del tour si può leggere qualcosa di più tra le righe del programma.

Anch’io ne sono certo al 104%.

Un buon consiglio.

Paolo Amoroso

Magari vado fuori strada, ma ecco il mio pensiero conseguente: una radicale riforma (o forse faremmo meglio a dire creazione ex novo) dei rapporti tra ASI e istituzioni “educational” è uno dei tanti obiettivi che penso sia giusto che la nostra agenzia spaziale persegua quanto prima.

Ho l’impresione che da anni questo fattore sia trascurato, e che spesso “se la cantano e se la suonano” tra addetti ai lavori e relativo stuolo di giornalisti.
Con l’ovvia conseguenza che queste manifestazioni non producono ricadute di immagine e non stimolano la “voglia” in qualcuno del “popolino” di investire anni di studio in discipline scientifiche.
Che poi è quell’azione di PR che si richiede agli astronauti da parte della NASA una volta che questi sono tornati a terra.

Su con la vita. vi saranno altri voli, e quindi altre occasioni :wink:

Mi sembra di leggere, tra le righe, una velatissima anzi che dico quasi impercettibile “vena polemica” in quanto scrive il buon Paolo Amoroso.

Mi associo alla nota polemica di Paolo aggiungendo inoltre che nemmeno il MARS, società di Telespazio per cui lavoriamo io e Buran, è stata nominata manco “di striscio” in quest’iniziativa pur avendo una parte non secondaria, a livello europeo, nel supporto alle operazioni scientifiche della ISS sia per l’ASI che per l’ESA.

Così vanno le cose… :frowning:

Per quello che serve, e per quello che può valere, Paolo, Peppe e Buran, avete la mia comprensione!!! :-?

Straquoto l’admin. Sarebbe ora che ai vertici di ASI e (perchè no?) di ESA si rendessero conto dell’apporto che le associazioni culturali, grandi o piccole, pubbliche o private, possono dare alla causa dell’astronautica, dell’astronomia e della divulgazione scientifica in genere.

Sono vizi radicati, da quello che vedo questo succede anche nelle Università, eventi che potrebbero interessare anche i non addetti ai lavori sono di fatto chiusi per un circolo ristretto di persone, che lavorano nel settore e che quindi,come dici tu, si parlano spesso addosso.

Non sono d’accordo.
Condivido il dolore di Paolo A. e di Archipeppe e capisco davvero il loro rammarico. Hanno pienamente ragione ma per il resto, scusate, la penso diversamente.
Non credo (e non è così visto che lo vivo in maniera diretta) che ASI e ESA ed un manipolo di “giornalisti eletti” se la spassi con gli astronauti lasciando fuori tutti gli altri.
Analizzate, prima di commentare, il loro tour. Lo definirei un massacro più che un tour. Ed è prevalentemente istituzionale con decine di migliaia di strette di mano formali. Questo perchè si tratta della loro prima uscita ufficiale. E’ ovvio che poi siamo in Italia e loro ripartono. Ma quante volte dopo il primo tour gli astronauti presenziano chessò il lancio della prima palla di una partita di baseball ? O che sono in toto ospiti di TV o scuole delle loro città di nascita ?
Sono straconvinto che Nespoli “e soci” avrebbero fatto a meno di incontri con sindaci ed assessori vari per “andare tra la gente” ma ora il protocollo impone questo.
La parte poi della stampa è ridicola. Non vedetela da appassionati che vorrebbero esser lì. I giornalisti servono proprio a far sapere al grande pubblico quello che loro raccontano. Anche il presidente del consiglio rilascia dichiarazioni alla stampa e non si mette in piazza a parlare ai passanti anche se potenzialmente interessati.
Anche io consiglio, come è stato detto, al Planetario di Milano o al Mars Center di fare una lettera alla NASA (o ASI o ESA o anche a tutte insieme) chiedendo la presenza dell’equipaggio. Non penso che ci saranno risposte negative. Il problema potrà forse essere logistico o economico (la presenza degli astronauti viene pagata) ma non un rifiuto a priori. Anzi.

Spero di essere stato chiaro e perdonatemi se sono stato troppo lungo.

Paolo D’Angelo

Io sono d’accordo con Paolo d’Angelo. Sarei stato il primo ad essere felice se gli astronauti avessero fatto una visitina al dipartimento di ingegneria aerospaziale ad esempio, ma sono anche il primo a capire che il loro programma è di gran lunga più dettagliato, più fitto di impegni e più impegnativo di quanto tutti noi avremmo mai potuto immaginare… Dieci giorni !! Dico, dieci !! Tutto l’equipaggio !! In Italia ! Certo, noi siamo un ottimo contribuente per la ISS, abbiamo ottime industrie e centri di eccellenza, siamo stati gratificati per l’ottimo Paolo Nespoli in STS-120… Però mica possiamo pretendere che visitino tutte le province italiane ! Non è una visita pastorale :stuck_out_tongue_winking_eye: Ergo, ben vengano delle aggiunte agli incontri formali. Si, perchè se volessimo essere onesti capiremmo che gli incontri basilari sono proprio quelli con le autorità di massimo grado. Il di più è grazie ad ASI e grazie a Bignami in prima persona (secondo me). Visite alle aziende, alle bellezze di alcune città e alla Sapienza sono un di più che in parte è una visita simil-turistica (Pisa, Roma musei Vaticani, Duomo di Milano, etc…) mentre in altra parte delle visite ad alcuni centri presi “a campione” del mondo dell’università e delle aziende aerospaziali. Signori, questo programma è decisamente esteso ed impegnativo. Se non passano dal mio comune di residenza, pazienza :stuck_out_tongue_winking_eye: