STS-122 - Rimandata di 24h EVA1

E’ stato appena comunicato all’equipaggio un rinvio di 24h della prima EVA della missione.
Molto probabile una connessione del rinvio con le ripetute chiamate mediche effettuate nella giornata odierna, non previste, soprattutto in fasi delicate come l’aggancio.
Non sono state rese disponibili ulteriori informazioni in merito a chi ha problemi e di che tipo per, comprensibili, motivi di riservatezza.
La riunione MMT di oggi è già stata posticipata di alcune ore per prendere le decisioni necessarie a riprogrammare l’attività.
Appena ci saranno notizie verranno pubblicate in questo thread.

E’ stato appena comunicato che Hans Schlegel non parteciperà alla EVA1 prevista ora per lunedì.
E’ quindi probabile che sia lui ad aver avuto problemi di salute in queste ultime ore, al suo posto uscirà Stan Love.
E’ la prima volta che avviene un cambio con un backup quando l’orbiter è già nello spazio.
Schlegel non è un rookie, ha già volato con STS-55.
La missione verrà probabilmente estesa di 1 giorno, l’unico disponibile.

Non ci saranno problemi con gli obiettivi della missione, ci sarà però la necessità di riprogrammare tutta la missione.
Si sta valutando un piano di risparmio energetico per riuscire a allungare di un ulteriore giorno la missione.
E’ stato anche specificato che l’astronauta in questione (non è mai stato relazionato Schlegel al problema medico) non è in pericolo di vita, non sono stati forniti ulteriori dettagli medici.

Ora si spiegano tutti gli “strani” avvenimenti di oggi… :scream:

Accidenti che brutta situazione…non immagino come si debba sentire Hans…incredibile che nonostante l’allenamento fatto a terra si stia male…comunque speriamo che si rimetta al più presto…ma l’Atlantis non ha il sistema di trasferimento dell’energia dalla ISS?

No, è l’unico orbiter a non averlo ancora installato…

Sembra che Hans Schlegel abbia partecipato alle manovre di docking comunicando apparentemente con normalità con Houston.
Si stanno delineando alcuni ipotetici scenari, il primo sarebbe quello per cui non sarebbe Schlegel direttamente ad avere problemi medici, ma semplicemente il più adatto a sostituire chi li ha, e a sua volta potrebbe essere stato sostituito per la prima EVA. La seconda possibilità è quella per cui il problema non sarebbe grave, tanto da permettere a Schlegel di partecipare a tutte le attività cui era assegnato oggi per il docking ma potrebbe aver avuto episodi di vomito durante questi primi giorni, episodi che se si dovessero però ripetere durante una EVA potrebbero essere estremamente pericolosi e quindi per precauzione è stato spostato ad altri compiti.
La situazione è estremamente fluida, probabilmente se ne saprà di più nelle prossime ore.

Ho la sensazione che i media inizieranno a occuparsi di questa missione.

Paolo Amoroso

Purtroppo ho paura di si, Paolo… :-?

E cosa vi aspettate? Magari si tratta di un problema da niente, e tutta questa congiura da cappa e spada che hanno inscenato ingigantisce il tutto. E poi non capisco che privacy bisogna rispettare: se Totti si spacca una caviglia lo sa tutto il mondo (e giustamente). Mica andranno a dire che qualcuno si e’ preso una malattia venerea…
Scusate, ma io la penso cosi’: se qualcuno sta male, dire chi e’ e cos’ha (nei limiti) e’ semplicemente una questione di trasparenza e corretta informazione.

No, la questione è ben più complessa, lo stato di salute di una persona è tutelato negli USA (come in Europa) da specifiche leggi che ne salvaguardano la riservatezza, e senza l’esplicito consenso dell’interessato nessuno, che sia medico, assistente, tecnico o altro può rivelare nulla sulla salute di qualcuno.
Le politiche a questo scopo sono state sempre queste, e Shannon durante la conferenza stampa è stato categorico ad ogni domanda sul tema è passato alla successiva rispondendo con un “NO” secco. Non c’è stata, giustamente, nessuna transigenza, in primis perchè avrebbe infranto una legge (l’HIPAA) e in secondo luogo perchè sarebbe stata l’unica cosa che i giornalisti cercano… e francamente si può fare altro che “sputt…re” qualcuno per problemi medici…

Questo riservatezza della NASA sullo stato di salute degli astronauti in missione risale almeno agli anni '60.

Paolo Amoroso

Si esatto la legge è comunque stata introdotta dopo STS-36, anche se giustamente, come dici, la politica è sempre stata la medesima.

Per quel che riguarda la mia misera opinione, se i giornalisti dovessero interessarsi a questa missione solo per il prurito di inventarsi qualcosa sul “mistero dell’astronauta ammalato” (mi rivolgo specialmente alla categoria dei giornalisti nostrani, pochissimi esclusi)…beh allora che continuino pure a parlare delle solite facezie che trattano quotidianamente. :incazzato:

Per quanto la professione di astronauta metta sotto i riflettori, non bisogna scordarsi che, queste persone compiono un lavoro che non ha nulla a che fare con il mondo dello spettacolo o dello sport, soprattutto esaurito il periodo d’oro dell’astronautica (ovviamente gli anni '60). Sono piloti militari, ingegneri, scienziati che non hanno intrapreso la professione per stare sotto i riflettori e difendono molto la loro riservatezza, una volta era così anche con i calciatori e gli sportivi in generale…

Rimango dell’idea che quello della privacy sia un meraviglioso alibi (sin dagli anni del raffreddore di Schirra, se per questo), per evitare che qualcuno possa insinuare che la preparazione degli astronauti e’ carente, ad esempio.
Mettetela come volete, ma se uno va sullo Shuttle e posa per ennemila foto, interviste, filmati, viene ripreso anche nello spazio etc. etc, il suo diritto alla privacy e’ gia’ affievolito, con il suo beato consenso, vorrei aggiungere.
Se non vogliono che si pensi male, allora dicano CHI ha COSA, altrimenti si meritano la terza pagina del SUN con gli amplessi spaziali.

ho letto adesso i comunicati sull’astronauta tedesco. direi che per quanto scarni sono perfettamente accettabili ed in linea con quanto una amministrazione trasparente DEVE rendere pubblico. Nulla di piu’.

Infatti deve essere l’astronauta a dare il consenso e nessuno può in qualsiasi modo divulgare alcuna informazione su di esso, ripeto c’è una legge che parla in maniera decisamente chiara e nessuno, NASA compresa, ne è esonerata.

Poi non concordo sul discorso delle foto o delle riprese, esiste un campo in cui questo è fatto, che è quello lavorativo/istituzionale e un altro in cui ad ognuno, astronauta compreso, è concesso il diritto di avere una vita privata e questa, credo di essere abbastanza certo, non sia e non dovrà mai essere intaccata, a dispetto delle “ennemila foto, interviste, filmati, viene ripreso anche nello spazio etc. etc”, e mi dispiace ma credo fermamente che la salute di ognuno ricada in questo secondo campo, e nessuno dovrebbe sentirsi in diritto di divulgare informazioni private di un astronauta, o di chicchessia, punto.
Un astronauta non vive in un astro-grande fratello, un astronauta sta lavorando, certo nell’ufficio più bello del mondo, ma è un lavoro, e per quale motivo dovrebbe veder divulgato ai quattro venti il suo stato di salute?
La sua divulgazione porterebbe vantaggi a qualcuno? La missione corre pericoli se l’opinione pubblica non sa quante volte ha vomitato un astronauta in orbita? No, mi spiace, questo non ha nulla a che fare con l’astronautica, credo sia solo uno dei tanti effetti della tv, o giornalismo che dir si voglia, spazzatura, che ci ha abituati a voler sapere tutto di tutti in maniera tassativamente senza filtri in una sorta di Grande Fratello globale, in cui tutti ci sentiamo in diritto di scavare, rovistare e divulgare nella vita di qualcuno senza rimorsi ne timori solo perchè è un qualcuno con una certa visibilità, ma che questa visibilità forse vorrebbe fosse limitata da confini ben definiti e certi, lasciando spazio ad un minimo vitale di riservatezza dell’individuo, soprattutto in casi come questo dove la visibilità è un fattore secondario del proprio lavoro e non il fattore principale su cui si basa la propria professione, come potrebbe essere un cantante, un politico o un presentatore. E ripeto, e penso di essere sicuro se dico che la mia vita non sarebbe cambiata di molto se avessi saputo ieri quanto e perchè Schlegel è stato male o se non avessi mai saputo la causa dei suoi problemi… queste sono solamente cose da “pettegolezzi” nostrani televisivi… l’astronautica è ben altra cosa, e di queste cose dovrebbe limitarsi all’osservazione, all’analisi se utili per miglioramenti di qualsiasi sorta, ma da non dover oltrepassare MAI se non ci sono motivi ben chiari e indispensabili.

Sono d’accordo con te Albyz!!

no, guarda le cose non sono sono così semplici:
foto eccetera fanno parte del loro contratto, le condizioni di salute invece sono
protette dalla privacy. Non possono essere rese pubbliche così, ai quattro venti,
per legge. I comunicati medici vengono divulgati, in modo essenziale e sintetico
solo quando la parte interessata vi acconsenta. Non c’entra la trasparenza,
gli astronauti sono in primis professionisti, non personaggi pubblici.

quindi Paolo137 “purtroppo” hanno fatto bene a usare tutte le precauzioni
del caso, certo, magari possono sembrare eccessive, ma il protocollo è questo.

Quoto entrambi al 1000% :wink: